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Anna's Pov:

Erano giorni che mi sentivo diversa, provavo emozioni struggenti mai provate in precedenza.

Non vorrei esagerare nel descrivere il mio stato d'animo ma proprio non riuscivo ad essere felice,  come se mi fosse stata tolta la spensieratezza all'improvviso.
Non avevo mai riflettuto a pieno su quanto sarebbe potuto essere doloroso perderlo e sapete perché? Perché Harry era riuscito a farmi sentire sicura di quello che stava nascendo tra noi. Mi aveva dato la sensazione di non volersi più allontanare da me dopo il nostro primo incontro ed io mi ero fidata della pancia e di quello che provavo quando ero con lui.

"Nel momento esatto in cui arriva una delusione d'amore, una sofferenza, la cosa peggiore che possiamo fare è resistere, far finta di niente, fingerci forti mentre abbiamo il cuore spezzato."

Avrei potuto sembrare esagerata nel parlare in quei termini, ma l'amore per quel ragazzo si era insinuato nel mio cuore silenziosamente ed aveva iniziato a riempire i miei pensieri giorno dopo giorno.

Quella mattina il 23 dicembre aveva deciso di svegliarmi con un raggio di sole proveniente dalla finestra della stanza e non potei fare a meno di pensare che in circostanze normali avrei iniziato la giornata con un sorriso ed il piacere di scoprire nuove cose... ma quelle non erano circostanze normali ed io continuavo a sentirmi strana.

Decisi di andare a lavoro prendendo la metro, non l'avevo più utilizzata come mezzo di trasporto, preferivo il taxi ma quella volta decisi di scendere le scale che mi avrebbero condotta ai binari.
Avevo raccontato a Josy quello che era successo e lei mi aveva abbracciata. Voleva che stessi meglio e cercava di distrarmi come poteva ma io non riuscivo a smettere di pensare a lui.

"Sei totalmente innamorata di quel cretino!"

Disse lei entrando nel mio ufficio e notando per l'ennesima volta il mio sguardo perso nel vuoto.

"Lo sono?"

Avevo paura. Ero terrorizzata ed il mio timore più grande era quello di perdere il controllo della situazione, comportamento tipico delle persone molto razionali come me. Si trattava di una sorta di reazione istintiva che si attivava dal momento in cui iniziavo a capire che la storia si stava facendo più seria. La paura aveva preso il sopravvento dal momento in cui il mio cervello aveva iniziato a metabolizzare di essere dipendente emotivamente da Harry. Non in senso brutto, solo dipendente... mi rendeva felice vederlo felice e dal momento in cui aveva deciso di rompere bruscamente con me nella mia vita era calato il gelo.

Essendo una persona razionale, riuscivo a capire che all'inizio di una conoscenza, sensazioni di quel genere fossero normali e anche entro certi limiti funzionali, perché iniziare a provare dei sentimenti per qualcuno, comportava necessariamente un allentamento dell'autocontrollo e un affidarsi all'altro.

Quando però si è abituati a controllare sempre tutto, come lo ero io, per carattere o per difesa da una potenziale sofferenza, non si è disposti a vivere in funzione dell'altro e quindi si ha talmente paura di amare da allontanarsi quando più ci sarebbe da avvicinarsi e lasciarsi andare.

L'innamoramento è considerato una debolezza, qualcosa che ci rende vulnerabili e dipendenti, quando si inizia a sentire che l'altro diventa un potenziale pericolo.
In amore succede proprio l'opposto di quello che dovrebbe accadere: invece che sentirsi sicuri vicino al partner, ci si sente fragili. Io mi sentivo estremamente fragile in quel momento della mia vita perché avevo appreso di essermi innamorata di Harry e stavo iniziando ad elaborare quelle informazioni, solo dopo averlo visto tra le braccia di un'altra ragazza.
La morsa allo stomaco che mi aveva assalita in quel momento era riuscita a togliermi il fiato.

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