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Il mio primo giorno di lavoro non era andato come mi aspettavo.

Mi presentai alle ore 9:00 in punto, puntuale ed emozionata per quella che rappresentava la mia rivalsa.

Venni accolta dalla donna che vidi tramite lo schermo del mio computer per un colloquio diversi mesi fa. Caroline Ford, personalità di spicco nella società inglese. Donna in affari e paladina delle giuste cause.

Mi ero documentata molto su di lei una volta saputo di aver ottenuto il lavoro, dovevo conoscere le persone per le quali avrei lavorato. Non mi aspettavo una vastità di genere così ampia, ma quel giorno conobbi personalità di ogni tipo.

Caroline era la redattrice capo della "Ford Publishing", azienda leader nel settore da molti anni a questa parte, era stata fondata dal padre e lei aveva saputo cavalcare la cresta dell'onda modernizzando i contenuti delle sue riviste, una volta che lui aveva deciso di ritirarsi.

Mi accolse con un grande sorriso, non mi sentii l'ultima arrivata e di questo le fui stata molto grata. La prima settimana in ufficio fu molto intensa data la mia scarsa conoscenza del quartiere nel quale mi ero ritrovata ad abitare ed in seguito a lavorare.

Venni affiancata da una ragazza che scoprii avere la mia età. Il suo nome era Josephine.

Molto piccola di statura, occhi chiarii, capelli biondi, lisci e lunghi fino al sedere. Non ho avuto molta difficoltà nel relazionarmi con lei, perché era alla mano proprio come me.

La mia situazione lavorativa prevedeva tante dinamiche, una tra le quali mi vedeva immersa nella documentazione riguardante la storia moderna del quartiere.

Il mondo del giornalismo mi aveva sempre affascinata. Potevo scoprire fatti della vita altrui che non avrei mai immaginato.

Riuscii a portare con me in ufficio delle fotocopie molto interessanti riguardanti il mondo dello spettacolo e le figure emergenti degli ultimi dieci anni che avevano portato lustro al paese. Non mi stupii di trovare un articolo intero dedicato ad alcuni dei miei artisti preferiti.

Entrando in redazione trovai sulla scrivania un volantino appositamente sistemato sulla tastiera del mio portatile.

Lo girai tra le mani per capire di cosa si trattasse,  ma ogni mio dubbio venne spazzato via da Josephine ,che accompagnata dalla nostra capo redattrice, spiegò l'iniziativa promossa dalla casa editrice per raccogliere fondi da donare all'ospedale pediatrico della zona.

Un ballo in maschera.

"Sei ufficialmente invitata al tuo primo party aziendale!"

Esordì Caroline fiera di sé.

"Tu sei stata più fortunata di me! Il mio primo evento trattava la pubblicizzazione di pillole per riequilibrare la flora batterica dell'apparato genitale femminile!!"

Disse Josy con un'espressione piuttosto disgustata, facendoci ridere.

"Anche quello era molto importante Josy!"

Le rispose Caroline portandosi una mano alla bocca ridendo. Era molto socievole e non sembrava il solito capo taciturno e bisbetico.

"Che cosa devo mettermi?"

Chiesi emozionata e piuttosto preoccupata. Nel mio armadio non ci sarebbe stato sicuramente niente di adatto.

"Non preoccuparti per questo! Andremo a fare shopping questo pomeriggio e ti aiuterò io. "

Mi tranquillizzò la mia nuova collega.

"Ok. Dovrò fidarmi di te! Non conosco i negozi ancora, non saprei dove cercare sennò.!"

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