Una volta finita la doccia, avvolsi il mio corpo in un maglione caldo che arrivava fino a metà coscia, indossai un paio di stivaletti e scesi le scale per raggiungere Harry al piano inferiore.
Quando raggiunsi la fine delle scale, sentii dei leggeri rumori provenire dall'esterno così mi diressi verso la porta finestra che dava accesso al giardino e sorpassandola rimasi a bocca aperta per quello che trovai davanti a me.Tante piccole candele erano state accese ed adagiate in qua ed in là sopra al prato....un piccolo tavolino rotondo era stato allestito sotto ad un gazebo incantevole, ornato da fiori rampicanti profumati.
Harry stava finendo di accendere le ultime candele sul tavolo e non si era ancora accorto della mia presenza.
Rimasi esterrefatta da tanta bellezza. Il suo volto era leggermente illuminato dalla luce calda della fiamma ed i suoi occhi brillavano moltissimo, era concentrato e la sua fronte corrucciata. Aveva le labbra premute l'una contro l'altra, a simboleggiare il grande impegno che ci stava mettendo per non bruciarsi le dita.Mi schiarii la voce portandomi una mano davanti alla bocca e lui si voltò nella mia direzione quasi spaventato.
"Non mi aspettavo fossi già pronta!"
Disse venendomi in contro con un enorme sorriso stampato in volto.
Annuii.
Harry prese le mie mani nelle sue e disse:"Ho pensato di organizzare qualcosa nonostante abbia vinto io la gara di questa mattina."
Mi schernì prendendosi gioco di me...
"Non volevo farti stancare ulteriormente questa sera facendoti cucinare di nuovo, così ho ordinato qualcosa con consegna a domicilio, nella speranza che ti potesse piacere."
Si avvicinò e posò un leggero bacio sulla mia guancia.
Era un sogno. Nessuno si era mai preso cura di me in quel modo, so che non si trattava di un gesto eclatante ma la semplicità con la quale si preoccupava per me bastava per riempirmi il cuore di gioia.
La sua gentilezza era disarmante."E' tutto perfetto. Ma come ci riesci?"
Gli chiesi allontanandomi da lui per fare qualche passo nella direzione del piccolo tavolo.
Toccai la tovaglia, mi guardai intorno ed era tutto bellissimo.
"A fare cosa?"
Chiese lui raggiungendomi e non capendo a cosa mi stessi riferendo. Rimase alle mie spalle, poco lontano da me.
"Riesci sempre a fare la cosa giusta. Con il primo appuntamento, la sera quando sei venuto da me a cena, questo viaggio, la mattinata trascorsa al maneggio e adesso.... Come ci riesci?"
Gli chiesi io sollevando lo sguardo nella sua direzione, sperando di aver chiarito la mia insinuazione.
"Mi piace passare del tempo con te e le cose che faccio non sono frutto di un programma, mi vengono in mente e le metto in pratica, senza pensare... forse avevo solo bisogno della persona giusta con la quale condividere un po' di normalità."
Disse facendomi accomodare al tavolo, spostando la sedia per me.
Le sue parole mi fecero riflettere molto in quei pochi istanti nei quali rimasi in silenzio, lui aveva bisogno di "normalità"... quella era una parola a me molto nota ma iniziavo davvero a credere che nella sua vita mancasse da tanto tempo.
Sentii il campanello suonare. Harry corse ad aprire, la cena era arrivata.
Quando riapparse, lo fece con un bellissimo sorriso .
"Et Voilà!"
Disse scoprendo la cloche con una mossa speciale.
Sushi!
Aveva ordinato del sushi!
Con tanto di: bacchette, soia, ginger e wasabi!
Non potevo davvero chiedere di meglio.
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FanfictionAmore. Quella parola mi aveva sempre spaventata. Ero diversa rispetto alle ragazze della mia età, non riuscivo ad accontentarmi e volevo di più. Desideravo quel tipo di amore che ti prende dentro, che ti sconvolge ... quel sentimento così incredib...