Anna's Pov:
"Puoi spiegarmi cos'è appena successo?" Reese era appoggiato al divano con le braccia incrociate al petto, mentre aspettava di sentire una risposta uscire dalla mia bocca.
Scossi la testa nella speranza di schiarirmi un po' le idee. Ero così confusa, non riuscivo più a capire le reazioni di Harry.
"Non lo so neanche io a dire la verità. Ti va di sederti? Vuoi del vino?" Gli chiesi avviandomi a recuperare i nostri calici rimasti sul tavolo.
Lo vidi annuire così dopo averli riempiti nuovamente mi incamminai verso di lui che era rimasto a braccia incrociate, appoggiato al divano. Gli porsi il suo bicchiere e quando lo accettò le nostre mani si sfiorarono per un secondo.
Sollevai lo sguardo nel suo e vidi il disappunto mascherato da un velo di tristezza attraversare quegli occhi verdi.
"Dovresti provare a metterti nei suoi panni ogni tanto." Dissi per anticipare l'accusa quasi mossa nei confronti di Harry.
"In quali panni scusa? Quelli di un ragazzo che aveva tutto e che lo ha buttato senza alcun rimorso?!! Quelli di una persona a cui piace giocare con i sentimenti di una ragazza quando trova qualcun altro disposto a renderla felice?!"
Le sue parole arrivarono dritte al mio petto, affilate come una lama. Come uno di quei pugni in pieno viso quando meno te lo aspetti.
"Tu non lo conosci, ok?! Io non mi fermo alla prima impressione, mai. Con nessuno. C'è sempre un motivo dietro alle parole e ai comportamenti, di ciascun individuo."
"Questo è vero. Ora devi solo capire quanto tempo, che non tornerà più indietro, sei disposta a sacrificare per sperare che in lui cambi qualcosa."
"Se tu fossi come me, sapresti che non mi interessa del tempo."
"Invece dovrebbe e secondo me ti interessa. Non ti importa sapere che i vent'anni esistono una sola volta nella vita? Tu non avrai ventitre anni ancora per molto, ne compirai ventiquattro, poi venticinque ed il tempo continuerà a scorrere senza aspettare che le cose si sistemino."
Delle lacrime iniziarono a scendere sul mio viso, lui non sapeva di aver toccato il tasto più dolente all'interno della mia anima.
Ma solo io ero terrorizzata dello scorrere del tempo? Le altre persone non sentivano, come me, il ticchettare dell'orologio biologico? Non potevo essere davvero l'unica a sentirlo scorrere perennemente.
Spesso durante i miei tipici mental breakdown quel ticchettio riusciva a bucarmi il cervello. Ero un'eterna spaventata, paura che pochi capivano. Le tipiche frasi che mi sentivo ripetere in continuazione erano: "Hai solo vent'anni e tutta la vita davanti, di cosa ti preoccupi?" oppure "Potessi tornare indietro alla tua età non sai cosa farei!"Erano proprio quelle le parole che riuscivano ad incasinarmi la mente. La paura di non vivere abbastanza e di avere rimpianti per tutta la vita.
Le domande di Reese avevano appena scandito, lentamente, ogni mia singola preoccupazione. Incuranti dell'effetto catastrofico che avrebbero scaturito. Un'improvvisa sensazione di ansia mi aveva travolta. Tanta ansia. Il tempo scorreva solo avanti, niente sarebbe mai tornato indietro e ciò poteva significare che ogni singolo momento, ogni singolo tic tac si sarebbe ripetuto una sola volta per sempre.
"Ci stai pensando vero? Questo incessante e costante rumore che ti fa aprire gli occhi, ogni tanto, e ti fa rendere conto di star sprecando quelli che dovrebbero essere i giorni più belli della tua vita. Ogni momento è unico e non si ripeterà mai più. E se quindi tu stessi sprecando attimi, momenti, secondi, ore, giorni, settimane, mesi o anni? Chi te li restituirà? Passi il tempo a sforzarti per avere attenzioni da parte di una persona che non vuole combattere per te. Tu non dovresti sforzarti di chiedere ad altri di passare un po' del loro tempo con te. Dovresti solo vivere la tua vita. Dovresti fare delle cazzate, fare nottata insieme ad un gruppo di amici. Non sei stanca di cercare sempre la perfezione in tutto quello che fai? Non hai tempo per essere perfetta, devi solo essere te stessa e vivere la tua vita al meglio."
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FanfictionAmore. Quella parola mi aveva sempre spaventata. Ero diversa rispetto alle ragazze della mia età, non riuscivo ad accontentarmi e volevo di più. Desideravo quel tipo di amore che ti prende dentro, che ti sconvolge ... quel sentimento così incredib...