Harry's Pov:
Venerdì 20 Maggio.
La data che avrebbe segnato ufficialmente un nuovo inizio. L'album era ufficialmente uscito e tutto stava per cambiare.Quella sera, alla UBS Arena di Long Island, si sarebbe tenuto uno show diverso da tutti gli altri: perché per la prima volta mi sarei esibito per intero il con il mio nuovo disco.
Di comune accordo con l'entourage, avevamo scelto di accompagnare la release del nuovo progetto discografico, con l'organizzazione di un grande concerto a New York. Un evento che aveva importanti fini di marketing, visto che avremmo promosso l'album e la sua tracklist grazie a ticket di ingresso al costo di soli venticinque dollari.Ero talmente emozionato che prima di salire sul palco ero dovuto ricorrere a diverse tecniche di meditazione per annichilire l'ansia che rischiava di divorarmi. Per la prima volta avrei messo a nudo la mia anima di fronte a migliaia di persone cantando ciò che portavo dentro da tanto, troppo tempo... Non so descrivere neanche adesso le emozioni che ho provato nel momento esatto in cui quell'enorme folla mi ha accolto a suon di grida e applausi. Non si può spiegare a parole un sentimento talmente intenso... così ricco di emozioni del tutto nuove. Avevo aspettato diversi minuti prima di parlare e di presentarmi al pubblico. Non riuscivo a smettere di osservare l'enorme folla che quella sera era accorsa lì per me. Continuavano ad esultare, ad applaudire, gridare e ancora... non avevo neppure iniziato a cantare.
Una distesa infinita di calore e sensazioni.Il pubblico aveva reagito come mai avrei potuto immaginare e tutta quell'energia mi aveva scosso molto. Più volte durante l'arco della serata avevo realizzato di essere, finalmente, nel posto giusto al momento giusto.
Ero riuscito a sentire ogni singola presenza, un'unione talmente forte da scuotere il mio cuore in un modo del tutto nuovo ed inaspettato.Ero sceso dal palco dopo circa un'ora e mezza di musica ed ero letteralmente scappato in camerino. La necessità di stare da solo per un paio di minuti mi aveva trasportato lontano da tutti. Dopo gli One Direction non mi sarei mai aspettato di poter provare nuovamente emozioni del genere. Era stato pazzesco ed ero, come dire, non spaventato, ma avevo bisogno di un minuto. Non ero sicuro di cosa fosse. Sapevo solo che quelle sensazioni erano incredibili.
L'immenso amore mostrato dai fan nei miei confronti era semplicemente impossibile da ignorare e lo si poteva leggere sulla faccia di ognuno di loro, che fossero fan da un anno, due anni, cinque anni, dodici anni... In quel momento, all'interno del camerino stavo ancora provando a trovare un senso a tutto quello che era appena accaduto. Pensavo all'amore, alla vergogna, all'onestà, all'importanza di essere gentile e alla terapia. Ed ero preoccupato. Ero preoccupato di come riuscire a diventare una persona influente, una di quelle che si danno completamente ai propri fan, e continuare ad essere un buon figlio, fratello, amico, partner. Più tutto diventava grande, più immaginavo una vita riservata.
I numerosi pensieri erano rimasti nitidi nella mia mente anche una volta arrivato in hotel. I miei amici, quelli presenti al concerto, mi avevano pregato di uscire a festeggiare ma non ero riuscito ad accontentarli quella sera. Ero sopraffatto. Sopraffatto dalle emozioni e sentivo il cuore pompare nel petto a tutta velocità.
Mi ritrovai a riflettere di fronte allo splendido panorama della mia camera e inaspettatamente la mia mente corse a ricordi lontani.
La fama mi aveva raggiunto alla tenera età di sedici anni, ero soltanto un ragazzino all'epoca... dal giorno in cui avevo messo piede ad X-factor, nulla era più tornato come prima. Sono uscito di casa e non sono più tornato. Grazie a quell'esperienza avevo acquisito maggiore sicurezza, molti nuovi amici e nell'arco degli anni avevo imparato a camminare da solo. Allo stesso tempo però erano cresciuti i dubbi, l'ansia, lo stress e il bisogno di privacy. Quell'irrefrenabile bisogno di tenere il bambino che era in me lontano dall'occhio del pubblico.
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FanfictionAmore. Quella parola mi aveva sempre spaventata. Ero diversa rispetto alle ragazze della mia età, non riuscivo ad accontentarmi e volevo di più. Desideravo quel tipo di amore che ti prende dentro, che ti sconvolge ... quel sentimento così incredib...