Elisa di Rivombrosa: I Misteri di Rivombrosa

L'arrivo di Emilia

Elisa e Angelo rientrarono così a palazzo Chevalier,ormai con la certezza che Lucrezia era a Parigi, più pericolosa che mai, godendo dell'amicizia della regina.
Elisa entró nel salone con lo sguardo a terra, consegnò guanti e cappello al valletto e fece per andare verso il divano,quando una voce la destò dai suoi pensieri.
"Zia Elisa!"
"Emilia, cara, cosa ci fai qui?" Esclamó la donna,abbracciando la nipote.
" Zia...purtroppo non porto buone notizie..."
" Cos'altro è successo?"
In quel momento Martino entró nella stanza,lo sguardo fisso su Emilia,che non aveva riconosciuto subito.
" Emilia,sei proprio tu? Che sorpresa! Cosa ci fai qui!"
Gli occhi di Emilia s'illuminarono e il suo viso si aprì in un sorriso carico di emozione. Elisa osservava il volto dei due in silenzio,le sembrò una scena già vista,quelli sguardi erano inequivocabili.
"Sì caro cugino, sono io! Quanti anni sono passati! Avrei voluto tanto incontrarti in circostanze migliori, ma purtroppo sono qui per portarvi una cattiva notizia!"
"Di che si tratta?" Domandò Elisa impaziente.
Emilia tiró fuori la missiva del tribunale e la consegnò nelle mani di Elisa che la lèsse ad alta voce.
" Ma che significa tutto questo?" Sbottó Martino." Chi è adesso questa donna che si fa passare per mia madre?"
" Sono sicura che dietro a tutto questo c'è lo zampino di Lucrezia!" Affermó Elisa.
"Lucrezia?" Le fece eco Emilia,meravigliata.
"Sì,ormai ne sono sicura. Poco fa io e Angelo l'abbiamo vista agli Champs Elysèes in compagnia della regina!"
"Elisa,dobbiamo fare subito qualcosa!" Esclamó Martino.
"Quello che non sa Lucrezia è che tu hai una voglia sul collo che è identica a quella che aveva Fabrizio,è così che Amelia ti ha riconosciuto! Io posso testimoniarlo!"
" Bene,che stiamo aspettando allora,andiamo dal prefetto di Parigi!" Disse Martino,infilando velocemente la giacca.
"Martino aspetta!" Rispose Elisa,invitandolo a mantenere la calma.
" Io posso testimoniare che anche Fabrizio aveva quella voglia,ma non è detto che mi credano!Purtoppo non possiamo provarlo!"
"Vale la pena di fare comunque un tentativo, vero zia?"
"Certo Emilia, ma non facciamoci troppe illusioni..."
"Se non ci credessero,che cosa potrebbe accadere?" Domandò Martino, ritornando sui suoi passi.
In quel momento anche Ceppi li raggiunse.
"Emilia,cosa ci fai qui? Elisa, Martino..cosa sono quelle facce?"
"A quanto pare vogliono togliermi il cognome, guardate Antonio, questa lettera del tribunale è stata consegnata da Terrazzani ad Anna!"
Antonio diede un rapido sguardo alla lettera.
"Com'è possibile una cosa del genere?"
"Quando c'è di mezzo Lucrezia, ci si può aspettare di tutto!"Rispose Elisa" Quello che non capisco è perché miri a togliere il cognome a Martino,cosa spera di ottenere?"
"Elisa, non vorrei allarmarti,ma qua la denuncia dice che Fabrizio Ristori è stato vittima di un raggiro e Martino, oltre a perdere il cognome, sarebbe condannato a pagare una somma di denaro altissima allo Stato!"
Elisa ed Emilia sgranarono gli occhi.Martino sbattè i pugni sul tavolino.
"Maledizione!"urló inferocito."Non potremmo mai permetterci di pagare quella cifra! Perderemo tutto!"
Poi impugnò la pistola e fece per uscire,Emilia gli corse incontro.
"Martino,dove vuoi andare? Cosa vuoi fare?"
" Quella maledetta assassina! Me la pagherà cara!"
"Martino ti prego,non fare sciocchezze! Otterresti soltanto di peggiorare la situazione...Comprendo la tua collera e credimi,mi dispiace molto,ma vedrai,ragionando tutti insieme troveremo una soluzione!"
Davanti agli occhi lucidi di Emilia,Martino tornò indietro e rimise l'arma nel fodero.
" Hai ragione Emilia,scusa se ti ho spaventata,ero fuori di me!"
"Non preoccuparti,vieni,sediamoci e riflettiamoci su"
E così,Antonio lèggeva e rileggeva la lettera del tribunale cercando un appiglio burocratico,Martino ed Emilia,sul divanetto opposto,si tenevano le mani e si guardavano negli occhi,mentre Elisa ascoltava i ragionamenti di Antonio,sempre più preoccupata per il futuro di Martino e di Rivombrosa.