A palazzo Rinaldi

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Martino arrivó puntuale a palazzo Rinaldi, consegnò i guanti al cerimoniere e avanzò guardingo nel grande salone,gremito dagli esponenti della più alta società Piemontese e Parigina.
Dame e gentiluomini con abiti sfarzosi conversavano beatamente tra loro, mentre in fondo alla sala i musicisti allietavano la serata con le note di un pianoforte e tre violini.
Madame Chevalier gli andò incontro.
"Conte Ristori,ben arrivato!"
" Buonasera Madame!" Salutó il giovane baciando la mano della Signora.
"Venite,voglio presentarvi i nostri amici;il marchese Solaro Granieri,piemontese come voi,che stasera è accompagnato dalle sue splendide figlie,Vittoria e Costanza!"
Martino s'inchinó a baciare le mani delle fanciulle:"Enchantè!"
" Ristori,venite!" intervenne madame Chevalier,notando gli sguardi d'intesa tra Martino e la giovane marchesina Vittoria.
" Ci sono tante persone che voglio farvi conoscere..."
" Ma dov'è il Marchese Ranieri?"Chiese il giovane.
" È ancora nella sua stanza" rispose la donna,poi sussurrò all'orecchio di Martino"con la sua amante..."
Martino soffocò una risata,cercando di mantenere un serio contegno,non accorgendosi che qualcuno lo stava spiando da dietro ad una porta.
"Bene,bene! Stasera avete invitato proprio tutti,Marchese Rinaldi:nobili,borghesi...perfino la plebe!"
"Ma cosa dite Marchesa Van Necker! Di quale plebe state parlando?"
" Di Martino Ristori! Cosa fa quel trovatello in casa vostra?"
"Il conte Ristori è figlio del compianto conte Fabrizio Ristori,una delle famiglie più importanti della nobiltà piemontese!"
"Sì,certo. Il figlio Bastardo!"
"Ne siete sicura?"
" Certamente,conosco molto bene i fatti di quella famiglia. Se Fabrizio gli diede il suo cognome fu solo per compiacere quell'inutile servetta che lo circuì e che poi sposó...Ma resta comunque il figlio di una prostituta qualsiasi!"
"Ma perché ce l'avete tanto con quella famiglia?Non è la prima volta che la nominate..."
"Fabrizio e io ci amavamo e ci saremmo sposati,se quella sgualdrina non si fosse messa in mezzo! Rivombrosa sarebbe stata mia! Una contea così importante non può restare nelle mani di una serva e di un bastardo!"
" Ma a noi cosa importa di una contea del Piemonte, quando presto avremo Parigi ai nostri piedi?"Disse Rinaldi sornione,mentre accarezzava i fianchi della sua amante.
" Ricordate il nostro patto Rinaldi. Io vi aiuterò a conquistare la fiducia del re e Parigi sarà vostra,ma voglio in cambio Rivombrosa!"Minacció Lucrezia,sottraendosi alle carezze del Marchese.
"E sia,l'avrete!"
"Molto bene, ora aiutatemi a rivestirmi, poi uscirò dal retro. Non voglio che Ristori mi trovi qui.Quel ragazzo è molto furbo, potrebbe rovinare i nostri piani!"
"Restate qui allora, andrò io in salone a fare gli onori di casa e,appena i nostri ospiti andranno via, potremo riprendere il discorso..."insistè Rinaldi.
"No, mio figlio Andrea mi sta aspettando, è ancora così piccolo..."
" Non ha ancora superato la morte di suo padre, non è vero?"
"Il marchese Casalegno in realtà non era il suo vero padre, ma era talmente innamorato di me,che si offri di registrarlo a suo nome quando è nato."
"Siete una donna terribile Lucrezia!" Rise Rinaldi" Riuscite ad ottenere tutto ciò che volete da un uomo! Come una vera dea!"
"Rinaldi,non dimenticate quello che vi ho chiesto: Rivombrosa dovrà essere mia!"
E così dicendo andó via dall'uscita di servizio di palazzo Rinaldi, mentre il marchese si ricompose e andó in salone a salutare i suoi ospiti.

Elisa di Rivombrosa: I Misteri di Rivombrosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora