La pena di Elisa

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Qualche giorno dopo il ritorno a Rivombrosa, Elisa era sempre più preoccupata di trovare un modo per salvare la tenuta.
Si chiuse nello studio con Angelo per ore,revisionando tutti i registri contabili.
"Elisa,abbiamo già rifatto i conti 1000 volte...anche se vendessimo tutto il grano e il vino di quest'anno,non arriveremo mai a mettere insieme tutto quel denaro!"Esclamó Angelo esausta.
"Io non voglio perdere Rivombrosa!Questa casa appartiene a Martino e ad Agnese. È tutto ciò che hanno del loro padre..."protestò Elisa e,con le lacrime agli occhi,chiese al giovane di lasciarla sola a riflettere sul da farsi.
Angelo avrebbe voluto tanto aiutarla,ma non sapendo come fare,preferì accontentarla e congedarsi.
Qualche ora più tardi,Elisa si addormentò con la testa sui libri contabili. Anna,preoccupata,entró nello studio e le si avvicinò,carezzandole i capelli.
"Elisa, stavi riposando?" Chiese sottovoce,la marchesa Radicati.
"No Anna,mi ero solo appisolata,deve essere stata la stanchezza..."
Anna la invitò a sedersi di fianco a lei sul divanetto,affinché potessero parlare.
"Cara,io non ci capisco più niente.Vuoi spiegarmi cosa sta succedendo?Da quando sei tornata non fai altro che stare tutto il giorno su quei registri!"
"Anna,tu non sai, non immagini quanto io mi senta confusa in questo periodo..."
"Lo vedo.Hai l'aria stravolta!"
"Come ti ho scritto tempo fa,il tribunale di Parigi,senza un regolare processo, ha emesso sentenza di condanna contro Martino,per colpa di Lucrezia!
In base a quella condanna,avremmo perso tutto! Hanno tolto il cognome a Martino e condannati a pagare una cifra altissima per riscattare Rivombrosa.L 'unica possibilità di salvezza è impugnare la sentenza di Parigi e riaprire il processo qui a Torino,o riuscire a pagare la penale,ma la cifra richiesta è troppo alta..."
Anna arricciò il sopracciglio:" Elisa ascoltami,lo proposi anche Fabrizio quando avevate il debito con i Benac...possiamo vendere Palazzo Radicati! A me quel palazzo non è mai piaciuto,Emilia vuole vivere a Firenze e..."
"No!" La interruppe Elisa:" Già Fabrizio ti aveva detto di no allora,e lo stesso ti dico io adesso!"
"Ma Elisa,quei soldi ti servono e Rivombrosa è anche casa mia,anch'io voglio fare la mia parte!"affermó Anna risoluta.
" Forse non sarà necessario,il Duca di Nives si dice fiducioso...afferma di conoscere bene Re Vittorio Amedeo e pensa di poterlo convincere facilmente a riaprire il processo..."la tranquillizzó Elisa.
"Non è la prima volta che sento nominare quest'uomo,tu l'hai conosciuto?che tipo è?"
"Sì l'ho conosciuto.
È un tipo strano,porta sempre una maschera sul viso...E quando sono in sua presenza avverto un certo non so che...Ho come la sensazione di averlo già conosciuto...so che mi prenderai per pazza,ma ad un certo punto,ascoltandolo,mi è sembrato di sentire la voce di Fabrizio..."
"Cara, non penserei mai che tu sia pazza!"rispose Anna con un sorriso:"Semplicemente,credo che tu sia molto stanca...in questo periodo sei sotto pressione per tutto ciò che stai passando,e non avere più nemmeno Cristiano accanto ti fa sentire sola e vulnerabile.Ma tu non sei sola! Io e Antonio saremo sempre pronti a sostenerti e ad aiutarti a difendere Rivombrosa!"
"Grazie Anna. Sì,probabilmente è come dici tu. Fabrizio mi manca così tanto che mi sembra di vederlo e sentirlo ovunque..."Sospiró la contessa.
Anna la strinse a sè amorevolmente,come una sorella maggiore.
"Comunque sono curiosa di conoscere anch'io questo Duca,ma soprattutto spero che possa davvero aiutarci a mettere a posto le cose".
"Forse è già in Piemonte e appena avrà parlato col re,verrà qui ad informarci,quindi avrai occasione di conoscerlo."
" Molto bene cara,speriamo che quest'uomo riesca davvero ad aiutarci..."
"Speriamo Anna,speriamo!"

Elisa di Rivombrosa: I Misteri di Rivombrosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora