La lite

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"Elisa,cosa sta succedendo?Cos'è che ti preoccupa?"
Chiese Cristiano,vedendo Elisa seduta sul letto ,con lo sguardo fisso verso la finestra.
"Non ci sto capendo più niente nemmeno io!"Rispose lei,affondando la testa nel petto di lui.
Cristiano l'abbracció amorevolmente,poi le sollevó il mento e la guardò negli occhi.
"Vuoi provare a spiegarmi?"
"È che sono cose che riguardano la mia famiglia..." rispose timidamente,non volendo farlo preoccupare.
" Siccome anch'io presto farò parte di questa famiglia,voglio sapere esattamente cosa succede!" la incalzò Cristiano.
"Ti prego!" aggiunse poi sottovoce.
" E va bene. Devi sapere che circa 8 anni fa,mio marito fu in possesso di una lista di nomi di nobili coinvolti in una congiura contro il vecchio re. Combattemmo contro tutti per difendere la vita di sua maestà e alla fine io riuscì a portare quella lista al re..."Cominció a raccontare Elisa, che a quel punto preferì narrare al principe tutta la sua storia.
" Ora mi è tutto più chiaro" rispose Cristiano.
" Ma dunque,chi potrebbe avercela ancora con te?"
" Non lo so.Per questo Martino è rimasto a Parigi,per cercare di scoprire qualcosa di più."
"Ho capito.Ma questo significa che non tornerà ancora..."Ribattè il principe,scuotendo la testa.
"No,Cristiano! E io non posso allontanarmi da qui!"
"Vorrà dire che rinuncerò alla carica di viceré!"Rispose risoluto lui.
"No! Non sarebbe giusto! I lazzaroni hanno bisogno di te! Il barone di Conegliano potrebbe approfittare della tua assenza per riprendersi i quattro venti!"
" Il Barone di Conegliano,dopo avermi fatto curare,è cambiato molto;ha ottenuto il perdono della regina ed è diventato uno dei più fedeli sudditi di sua maestà!"
"Davvero?" Chiese Elisa meravigliata.
"Sì, è così. Ed è opera tua se ha potuto comprendere i suoi errori!"
"Sono contenta per lui, in fondo non era cattivo. Credo che fosse un po' come un bambino viziato, soggiogato dalla perfidia di Lucrezia!"
"Già Lucrezia, chissà che fine ha fatto?"
Si domandò Cristiano,ad alta voce.
"Cristiano!" Esclamó Elisa,richiamando l'attenzione su di sè." Io non voglio che tu rinunci alla carica di Viceré!"
"Allora vieni con me! A maggior ragione ora!
A Napoli,tu ed Agnese sarete al sicuro e per Martino sarà più facile difendere la contea!"
Elisa alzó lo sguardo.
"No Cristiano, la mia casa è questa. Ci ho pensato bene, ti ringrazio per aver pensato ad Agnese e per tutto ciò che hai fatto e che vorresti fare per noi, ma io devo difendere Rivombrosa! Lo devo ai miei figli, lo devo a..." Elisa si fermò un istante.
" A tuo marito, vero?" Tuonò il principe in collera.
"Cristiano, ti prego, ragiona! Fabrizio non c'è più,ma Martino ed Agnese sono fratelli,sono i suoi figli e signori di queste terre, ma sono ancora troppi giovani per combattere da soli!"
"Se è questo che vuoi, tornerò a Napoli domani stesso.Ora,se vuoi scusarmi,devo preparare i bagagli!"
E dicendo questo, Cristiano uscì dalla stanza fuori di sè dalla rabbia.
Elisa, rimasta sola, si gettò sul letto in lacrime.

Elisa di Rivombrosa: I Misteri di Rivombrosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora