Il segreto di Fabrizio

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Il sole era già tramontato ed Elisa e Fabrizio raggiunsero i loro parenti nella sala da pranzo, dove Bianca e Giannina avevano appena servito la cena.
Fabrizio indossava di nuovo la maschera del Duca per non essere riconosciuto dalla servitù.
Appena le due cameriere uscirono,Anna prese la parola e, a bassa voce,disse:
"Fabrizio,Antonio ci aveva già parlato della tua morte apparente.Ciononostante ci sono punti non ancora chiari.Puoi spiegarci cosa è successo? Come sei diventato il Duca di Nives e cosa hai fatto in questi anni?"
Fabrizio ingoiò il boccone e rispose.
"Mia cara Anna, non è stato facile...vedi,quando trovai il medaglione di Ranieri, dopo l'incendio alle cantine,mi resi conto che Elisa non aveva visto un fantasma...in realtà avevo già sospettato che quel furfante fosse ancora vivo,ma speravo di sbagliarmi.
Andai dal re e gli mostrai il medaglione, ma sulle prime non sembrò darmi ascolto.
Ne parlai allora con Terrazzani, l'unico che comprendeva la gravità di ciò che stava accadendo.
Il prefetto convinse il re ad indagare sulla possibilità che i congiurati potessero essere ancora molto pericolosi.
Sua maestà incaricò allora alcuni soldati di cercare Ranieri, lo trovarono e riuscirono a ferirlo;quel maledetto riuscì però a fuggire e si andó a nascondere,probabilmente aiutato da Harmand Benac.
"Padre, quando vi è venuta l'idea di fingervi morto?" Lo interruppe Martino.
"In realtà l'idea non è stata mia.Quando Angelo mi disse di quei balordi,che avevano attaccato il borgo,ebbi subito il sospetto che si trattasse di una trappola e mandai Titta ad avvertire Terrazzani,affinché mandassero rinforzi, ma purtroppo non arrivarono in tempo.
Riuscii comunque ad uccidere Ranieri e stavo per raggiungervi in chiesa,ma qualcuno mi sparò alle spalle e persi i sensi.
Quando mi risvegliai nello stanzino, Antonio mi stava spogliando e gli dissi di chiamare il prefetto e Maffei."
"Perché Maffei? Cosa c'entrava lui?" Intervenne Elisa.
" Maffei era stato uno dei congiurati,ma per redimersi,collaborava alle indagini.Sia lui che Terrazzani mi avevano già proposto di farmi fuggire all'estero sotto falsa identità, ma io avevo sempre rifiutato..." Fabrizio strinse la mano di Elisa:" Non avrei mai voluto allontanarmi da te, anche a costo di morire!"
Elisa abbassó lo sguardo.
"Dopo l'agguato però,capii che,se il destino mi aveva dato una seconda opportunità,non dovevo sprecarla;pensai che se gli altri congiurati mi avessero creduto morto,avrebbero smesso di darmi la caccia e avrei protetto così la mia famiglia."
Quando mi portarono a Torino, sua maestà incaricò i migliori medici di curare le mie ferite. Alcune erano così profonde,che nessuno si aspettava la mia guarigione.
Dopo alcuni mesi però,mi ripresi completamente .Così grazie al re Vittorio Amedeo,riuscii a procurarmi dei documenti falsi e mi presentò a Luigi XVI come il duca di Nives.Luigi XVI gli aveva chiesto di aiutarlo a risolvere i contrasti interni e le rivolte di Parigi e io sarei stato la persona giusta. Maffei venne con me a Parigi,anche lui sotto falso nome...Margherita sparse la voce che si era traferito nel nuovo mondo per proteggerlo.Lui era l'unico a conoscere la mia identità e a potermi curare fino a completa guarigione.
Giurammo al re che non avremmo mai svelato questo segreto a nessuno e dalla Francia,io avrei scovato i complici di Ranieri e li avrei consegnati alla giustizia."
"Allora,se verranno condannati, potrai tornare ad essere di nuovo Fabrizio?"Domandó Ceppi.
Fabrizio ed Elisa incrociarono i loro sguardi.
"No Antonio. Se Luigi XVI sapesse che Vittorio Amedeo lo ha ingannato per nascondermi, potrebbe prendersela con il nostro sovrano e i rapporti del Piemonte con la Francia potrebbero inasprirsi molto.La Francia non aspetta che un pretesto per invaderci...non possiamo rischiare una guerra."
"E dunque,cosa pensi di fare ora?"domandó Anna preoccupata."Ci lascerai di nuovo?"
Elisa non riuscì più a contenere la sua inquietudine;si alzò da tavola e lasciò la stanza.
Fabrizio la raggiunse.
"Elisa,amore,non fare così..."
"Fabrizio,io ho paura...se qualcosa andasse storto?Io non voglio perderti un'altra volta..."
"Non mi perderai, te lo prometto!"
Poi le prese il viso tra le mani e la bació.
"Fabrizio, io ti amo! La mia vita non ha senso senza di te!"
"Amore mio,ti giuro che d'ora in avanti non ci separeremo più! Ma ora devo andare alla fortezza,non posso rischiare che qualcuno mi riconosca..."
Elisa si asciugò le lacrime e si ricompose.
"Va bene,ti accompagno."
Arrivarono così nel piazzale,dove il cavallo del Duca li attendeva.
Giannina e Bianca li osservavano da lontano.
"Non mi dire che la contessa ha già sostituito il principe con un Duca!"Borbottó Giannina.
"Ma come ti permetti?" La redarguì Bianca "e anche se fosse,la cosa non ci riguarda!"
Elisa e Fabrizio fecero finta di non sentire e si salutarono normalmente.
"Buona notte,contessa Ristori!" Esclamó lui,baciandole la mano.
" A presto,Duca e grazie per la compagnia!"

Elisa di Rivombrosa: I Misteri di Rivombrosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora