Di Nuovo a Rivombrosa

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Il Duca di Nives,appena arrivato a Torino,si diresse immediatamente da Re Vittorio Amedeo.
Il re si dimostrò molto sorpreso di vederlo e anche abbastanza seccato.
"Maestà, vi prego di ascoltarmi...vi chiedo solo di riaprire il processo,che tra l'altro non c'è mai stato in Francia,per poter dimostrare la paternità e la buona fede di Martino Ristori."
"Duca, non è così semplice.Rischierei un incidente diplomatico con Parigi e non posso permettermelo in questo momento...la situazione politica è molto delicata..."
" Sire,capisco la vostra titubanza,ma quel ragazzo ha subito una grave ingiustizia e voi lo sapete molto bene!"
Il re si alzò dalla poltrona e cominció a riflettere,passeggiando nervosamente per la stanza.
"Se anche volessi concedervi il processo, riuscireste a dimostrare che quel ragazzo è davvero un Ristori,considerando che il padre è morto?Morto...mi spiego?"
"Maestà posso chiamare a testimoniare una persona che certamente potrà confermare come sono andate realmente le cose...sono sicuro di avere molte possibilità di vincere la causa..."
Il re prese atto delle parole del Duca ma non ne era ancora convinto.
"Capisco.Duca,mettermi in conflitto con i Francesi non è proprio la missione che vi avevo assegnato..."
"Sire, ricordo bene la missione che mi avete assegnato,e riaprire questo processo vi darà modo di catturare due potenti congiurati che erano su quella maledetta lista e che ora vivono a Parigi: la marchesa Lucrezia Van Necker e il marchese Gianluca Rinaldi."
"Avete trovato la marchesa Van Necker? La principale complice di Ranieri?"
"Proprio lei! Ho ragione di credere che la marchesa sia profondamente invischiata in questo processo insieme a Rinaldi.Potremmo finalmente smascherarla!"
Il re finalmente si mostrò soddisfatto.
"Sono anni che tentiamo di catturare la marchesa Van Necker,ma quella donna riesce sempre a sfuggirci! E va bene Duca,vi concedo solo tre settimane di tempo per presentare la vostra difesa e il testimone chiave."
"Basteranno,Maestà! Vi consegnerò quei due congiurati su un piatto d'argento!"
Anche Elisa, Martino e Antonio erano tornati a Rivombrosa da qualche giorno.
Anna fu felicissima di aver finalmente riabbracciato suo marito.
Elisa prese in braccio la piccola Agnese e si rese conto di quanto tempo era passato!
"Piccola mia,la mamma ti ha lasciato sola troppo tempo non è vero? È passato più di un anno e tu sei cresciuta tantissimo!"
"Sì madre,mi siete mancata così tanto..."
"La mamma non ti lascerà mai più,te lo prometto!" Disse Elisa tra le lacrime di commozione.
Martino salutó tutti e si chiuse nello studio, cercando una traccia,un documento, che potesse essergli utile al processo.
Amava Rivombrosa e quella era la sua famiglia, aveva rischiato già una volta di perderla e ora quella minaccia incombeva di nuovo sulla sua testa...Ma ora era un uomo e avrebbe lottato strenuamente per difendere il nome e il patrimonio dei Ristori, a qualsiasi prezzo!"

Elisa di Rivombrosa: I Misteri di Rivombrosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora