La dolcezza di Emilia

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Reggia di Versailles

"Sire,Necker aveva fatto un buon lavoro e le sue riforme erano importanti per fronteggiare la crisi economica che sta dissanguando la Francia,il popolo è stremato e da quello che so,si sta già organizzando in piccoli gruppi,e nelle campagne si stanno già scatenando alcune rivolte..."Affermó il Duca di Nives,al cospetto di Luigi XVI.
"Sciocchezze Duca! Necker ci avrebbe impoverito tutti inutilmente! Il clero e i nobili non possono rinunciare ai diritti che Dio gli ha dato! D'altronde anche voi dovete molto al vostro status sociale, altrimenti non potreste nemmeno permettervi il lusso di rivolgervi alla mia persona!"
" Maestà..."
"Andate ora,Duca... e non voglio più tornare sull'argomento!"
Il Duca uscì così dalla sala di ricevimento del re e si trovò Martino davanti.
"Duca!"
"Conte Ristori, cosa fate qui?"
"Cercavo voi! Mi hanno detto che eravate qui ed ho urgenza di parlarvi!"
"Vi ho già detto che dovete venire a casa mia, Versailles non è un posto sicuro!"
"Ma ciò che devo dirvi è una questione urgente, ecco guardate qui!"Insistè Martino,mostrandogli la lettera del tribunale.
Il duca la lèsse con attenzione.
"È una faccenda delicata,venite da me questo pomeriggio e ne parleremo con calma."
"Duca, sarei onorato di ricevervi a palazzo Chevalier!Sapete,la mia famiglia alloggia lì e vorrebbe conoscervi..."
Il duca ci pensò un istante.
"Perdonatemi Martino, ma preferisco parlare con voi da solo e mi sentirei più a mio agio a casa mia."
" Va bene.Allora verrò da voi nel pomeriggio"
E così dicendo,Martino ritornò a casa, dove Elisa, Antonio ed Emilia, lo attendevano impazienti.
"Allora,com'è andata?" Chiese Elisa in ansia.
"Necker è stato licenziato, sono stato a casa sua e mi ha consigliato di rivolgermi al duca di Nives.Allora sono andato a Versailles,il duca usciva dalla stanza del re.
L'ho invitato a venire qui ma non ha voluto... vuole che vada da lui da solo."
"Non se ne parla, lo interruppe Elisa,verrò con te!"
"No Elisa, ti ho già detto che voglio affrontare da solo il problema, da uomo!"
" Mi sembra di sentire tuo padre,la sua stessa testardaggine!"Elisa non riuscì a trattenere le lacrime, appoggiata al braccio di Martino.
"Zia!" Intervenne Emilia, abbracciandola.
"Elisa, non ti devi preoccupare" tentó di rassicurarla Martino:"Il duca di Nives è una brava persona, non ha intenzione di farmi del male..."
"Martino, se mi permetti,verrò io con te!" S'intromise Antonio.
"In fondo Elisa ha ragione, noi non conosciamo le reali intenzioni di questo Duca e tu stesso ci hai raccontato che è un uomo misterioso..."
"E va bene, Antonio verrà con me. Contenta ora?"
" Quanto meno sarò più tranquilla!"affermó la contessa Ristori.
E mentre Antonio faceva accomodare Elisa sul divano per darle modo di riprendersi, Emilia afferró la mano di Martino e,con una scusa, lo trascinò in giardino.
"Non ho detto nulla davanti ad Elisa, ma anch'io sono preoccupata...e se fosse una trappola?"
"No, non credo proprio Emilia. Necker mi ha parlato molto bene del duca..."
Emilia abbassó gli occhi,Martino le sollevó il mento e le sorrise.
"Sta tranquilla, non mi succederà nulla...sei così bella e così cara a preoccuparti tanto per me..."
Emilia e Martino rimasero qualche istante in silenzio guardandosi negli occhi, poi Lui le sfiorò le labbra con le sue. Emilia chiuse gli occhi un istante, ma appena sentì il calore delle labbra di lui,provó un forte brivido e scappó via, lasciando il ragazzo interdetto.

Elisa di Rivombrosa: I Misteri di Rivombrosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora