Il ritorno di Fabrizio

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Fabrizio rincorse Elisa,la fermó nel corridoio e la strinse forte a sè.
Lei combatteva contro i suoi sentimenti. La felicità di aver ritrovato Fabrizio era sopraffatta dalla collera per il modo in cui lui l'aveva ingannata per tutti questi anni.
Fabrizio cercava di farla ragionare,ma sapeva che parlare con Elisa,quando era così arrabbiata,era inutile e avrebbe solo peggiorato le cose,ma la paura di perderla di nuovo lo spingeva ad insistere.
"Elisa,ti prego...lascia che ti spieghi!"
"Lo so." Rispose lei "So quello che ti ha spinto a farlo.Quello che non riesco a perdonarti è di non aver avuto fiducia in me. Hai deciso tu per tutti e due, senza preoccuparti dell'immenso dolore che avrei provato..."Singhiozzó.
"Mi dispiace Fabrizio, ma non ci riesco, non posso cancellare i momenti terribili che ho vissuto credendoti morto".
"Amore mio,credimi,se avessi avuto una sola possibilità di tirarmi indietro,ti giuro che l'avrei fatto,l'avrei fatto per te e per i nostri figli;starvi lontano è stato una tortura per me..."
"Perché non mi hai detto che Ranieri era ancora vivo? Che era stato lui e i suoi complici ad incendiare le cantine quella notte?"Lo accusò la contessa.
" Non volevo che ti preoccupassi. Speravo di poter risolvere la questione da solo e l'avrei fatto,se non mi avessero sparato alle spalle..."
"È proprio questo il punto! Io sono tua moglie,e i problemi dovevamo risolverli insieme!"ribattè Elisa,divincolandosi.
Fabrizio tentó di nuovo di abbracciarla.
"Elisa,io..."
"Lasciami andare,Fabrizio! Non voglio più ascoltarti...Ormai è tutto chiaro!"
Elisa si liberò dalla sua presa e guadagnò la porta.
"Addio, Duca di Nives!" Gli gridò stizzita.
Elisa tornó a casa sconvolta, passò davanti ad Anna e a Martino senza degnarli di uno sguardo e si chiuse in camera sua.Si gettò sul letto e diede sfogo a tutte le sue lacrime.
Anna e Martino rimasero interdetti,ma non ebbero nemmeno il tempo di dire una parola,che il nitrito di un cavallo attirò la loro attenzione.
"Il duca!" Esclamó Martino affacciandosi dalla balaustra.
"Bene!"Ribattè Anna soddisfatta" Credo che il signor duca debba darci molte spiegazioni..."
"A cosa ti riferisci?" domandò il giovane.
"Adesso vedrai"
E così dicendo,Anna corse incontro al duca, seguita da un Martino molto confuso.
" Buonasera Duca, a cosa dobbiamo questa visita?"
" Buonasera Marchesa Radicati,sono qui per parlare con con la contessa Elisa."
"Certo, manderò una cameriera ad avvertirla, ma intanto,vi prego...seguitemi in biblioteca"Rispose Anna,senza scomporsi.
Martino chiese a Bianca di avvertire Elisa e seguì la zia e il duca in biblioteca.
"Allora Duca, di cosa volete parlare con mia cognata?" Chiese Anna con tono inquisitorio.
"Perdonatemi marchesa, ma sono faccende private che riguardano solo me e la contessa Ristori."
Martino porse una tazza di tè ad Anna e con lo sguardo,le fece cenno di non esagerare.
Ma Anna era decisa più che mai a scoprire cosa nascondesse quell'uomo.
"Sì, capisco Duca.Ma vede,mia cognata è tornata pochi minuti fa con l'aria stravolta,si è chiusa in camera sua e voi siete arrivato subito dopo di lei.Concorderà con me che tutto questo è alquanto bizzarro,oserei dire sconvolgente..."
Il Duca notó la mal celata ironia nello sguardo di Anna.
"Cosa state cercando di dirmi,Marchesa Radicati?"
"Non capisci?" Intervenne Elisa, comparendo all'improvviso sulla porta della biblioteca,con gli occhi rossi e gonfi ancora di lacrime.
"La tua maschera qui dentro non ha senso! Anna per prima si è accorta di chi sei veramente!"
Fabrizio allora si tolse la maschera. Anna impallidì e Martino rovesciò per terra il tè che aveva tra le mani.
"Padre? Padre,siete voi?non posso crederci!"
Martino abbracciò Fabrizio commosso.
Subito dopo di lui, anche Anna abbracciò il fratello.
Fabrizio non toglieva gli occhi da Elisa.
Ma lei sembrava impassibile

Elisa di Rivombrosa: I Misteri di Rivombrosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora