Una visita a sorpresa

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Quando Elisa tornò a casa,affranta e disperata, Martino e Antonio erano in salone ad attenderla.
"Elisa,com'è andata? Hai saputo qualcosa?"chiese Antonio ansioso.
Elisa aveva ancora il viso rigato dalle lacrime e a testa bassa,rispose:
" Purtroppo qui non abbiamo più nulla da fare. Luigi XVI difende Rinaldi e non ci darà mai ascolto.Dobbiamo tornare in Piemonte ,parleremo col nostro re e tenteremo di far riaprire il caso affinché ci sia almeno un processo...So che il re Amedeo non si è mai mostrato generoso con noi...ma è la nostra unica speranza".
"Elisa,e se chiedessimo aiuto a Cristiano?" Domandò Martino,ingenuamente.
"No!" rispose Elisa categorica " Vedi Martino,ciò che non sai è che io e Cristiano non stiamo più insieme.
Lui voleva che lo seguissi a Napoli,mentre io ho scelto di restare a difendere Rivombrosa!"
" Quindi lo hai lasciato per colpa mia?"
"No,sta tranquillo.In realtà all'inizio credevo anch'io che lo stessi lasciando per aiutare te,ma poi ho capito che era solo una scusa.Per quanto volessi bene a Cristiano,l'amore che provo per Rivombrosa e il ricordo che mi lega ancora a tuo padre sono molto più forti.
Fabrizio è stato il mio unico grande amore e nessuno potrà mai sostituirlo.
Ora che lui non c'è più,io ho il dovere di lottare per difendere i miei figli e la nostra casa.Cristiano era arrivato nella mia vita in un momento in cui mi sentivo sola e fragile;mi ha ridato la forza e il coraggio di combattere e di questo gli saró sempre grata. Ma Cristiano merita di avere accanto una donna che possa dedicarsi a lui anima e corpo,non una che porta nel cuore un grande dolore,una ferita che non si rimarginerà mai!"
"Ti manca tanto papà,vero?"chiese Martino sottovoce.
"Lui è sempre con me,nel profondo del mio cuore non c'è posto per nessun altro" ammise Elisa,portandosi una mano sul petto.
In quel momento Madame Chevalier entró nel salone.
"Elisa, perdonatemi. Hanno appena consegnato un messaggio per voi.
Elisa lèsse il biglietto ad alta voce.

Contessa Ristori,ho bisogno di parlare con voi in privato. Perdonatemi se sono stato talvolta inopportuno,vi prometto che non succederà più. Vi aspetto a palazzo questa sera.È importante.
Firmato
Duca di Nives

"Rossana, è ancora qui il messo che ha portato il biglietto?"
"Sì Elisa,attende una vostra risposta."
Elisa allora raggiunse il messo.
"Per favore,riferite al duca che non abbiamo nient'altro da dirci".
"Come desiderate signora Contessa". Rispose il servo e andó via.
Il sole era già tramontato e a palazzo Chevalier era stata appena servita la cena.
"Elisa, perdonatemi se m'intrometto,ma perché vi siete rifiutata di andare a parlare col Duca?"
"Perché è un uomo inaffidabile,Rossana.Guardate come ha trattato Martino,ad esempio.Prima lo ha illuso che sarebbe andato tutto bene e invece? Non ha potuto fare nulla."
La conversazione fu interrotta dal nitrito di un cavallo che proveniva dal cortile.
Antonio si affacció alla finestra.
"O mio Dio! Il duca è qui!"

Elisa di Rivombrosa: I Misteri di Rivombrosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora