Agnese e il Duca

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I giorni passavano velocemente ed Elisa e Angelo erano sempre più inquieti.
"Elisa,ho riguardato i conti,forse aumentando il prezzo del grano riusciremmo a mettere insieme ancora qualche soldo..." Affermó Angelo,mostrando ad Elisa il registro.
Poi lo sguardo del giovane fu catturato dalle voci di Agnese e Celeste che giocavano nel parco e si affacciò alla finestra.
"Elisa,chi è quell'uomo che parla con Agnese davanti ai cancelli?"
Chiese poi,aguzzando la vista.
Elisa si affacciò anche lei velocemente alla finestra,ma rimase per qualche istante in silenzio.
"Elisa! cos'hai?" Insistè il giovane,non ricevendo risposta.
"Angelo,quello è il duca di Nives..."
" Il duca di Nives?Cosa ci fa qui?"
" Mi aveva detto che sarebbe venuto anche lui in Piemonte,ma non mi aspettavo che arrivasse così presto..."
"Vuoi che vada io a riceverlo?"
"Va bene, fallo attendere nel salottino..."
Angelo raggiunse i cancelli,dove Agnese e Celeste chiacchieravano col duca.
"Buongiorno signor Duca, io sono Angelo Buondio, l'intendente e amministratore della tenuta.Posso aiutarvi?"
"Buongiorno Angelo,avrei bisogno di parlare con la contessa Ristori.Si tratta di una questione della massima urgenza!"
Angelo,allora accompagnó il Duca nel salottino e corse ad avvisare Elisa,la quale lo raggiunse col cuore in gola.
"Duca,buongiorno!"
Il Duca si alzò in piedi e le bació la mano.
"Contessa Ristori,come state?"
"Non mi aspettavo di vedervi qui così presto..."
"Sono partito quasi subito, purtroppo non abbiamo molto tempo per far riaprire il processo e il mio intervento doveva essere tempestivo."
"Cosa volete dire?"
"Ieri ho parlato con Re Vittorio Amedeo e sono riuscito a convincerlo ad impugnare la sentenza di Parigi,ma mi ha concesso solo tre settimane per presentargli la mia Linea di difesa e almeno un testimone..."
Elisa sussultò di gioia,ma poi,pensando di non riuscire a trovare un testimone,si rabbuiò in viso.
"Allora abbiamo poche speranze di farcela...chi mai potrebbe testimoniare?"
Il duca la raggiunse alle spalle.
"Non vi dovete preoccupare di nulla,mi occuperò io di tutto"la rassicuró lui.
Elisa si voltò e si trovò faccia a faccia con lui.
Anche se quel volto era coperto da una maschera,poteva intravederne gli occhi e il sorriso...rimase per qualche istante ferma a scrutarlo,mentre in lei si mescolavano strane sensazioni.
"Contessa,cosa vi prende?" Chiese il duca con voce suadente,quasi soffiandole le parole sul viso.
"Perdonatemi,duca...è che voi mi ricordate tanto una persona...ma forse la mia è solo suggestione"
Il Duca non rispose e tentó di cambiare discorso.
"Sapete,Avete una figlia incantevole!" Si complimentò guardando la bambina dalla finestra.
"Agnese è tutta la mia vita! È il dono più prezioso che mi ha lasciato suo padre."rispose Elisa."Agnese aveva solo due mesi quando Fabrizio se ne è andato..." si rammaricò la contessa Ristori.
Il duca abbassó lo sguardo.
"Povera piccola...sono sicuro che suo padre non avrebbe mai voluto separarsi da lei..."
"No di certo! Purtroppo qualcuno si è arrogato il diritto di impedirgli di crescere i suoi figli!Ma io le ho raccontato sempre di lui,le ho mostrato i suoi ritratti.Lei dovrà sempre essere orgogliosa di suo padre!"
Il duca le rivolse un sorriso,le si avvicinò lentamente e le sfiorò il viso con le dita,Elisa sentì come un brivido lungo la schiena.
"Eravate molto innamorata di vostro marito,non è vero?"Chiese l'uomo,sempre più vicino.
"È stato l'uomo più importante della mia vita,ma non so perché ora vi sto dicendo tutte queste cose..."9
Confessó Elisa, mentre una lacrima le bagnava una guancia.
Il duca la guardò dritto negli occhi, e senza più parlare si chinò su di lei,che sembrava come ipnotizzata da lui.
Il duca,allora le sfiorò le labbra con le sue,ma lei si ritrasse bruscamente,come svegliata da un sogno.
"No!" Urlò la contessa:"vi prego, non fatelo mai più!"
"Perdonatemi,Elisa.Non so cosa mi è preso...non volevo mancarvi di rispetto!"
Elisa si allontanò di qualche metro.
"Duca,non vorrei che fraintendeste la mia gratitudine, con qualcos'altro..."
"No Elisa, io vi ho aiutato con il re solo perché non sopporto le ingiustizie. Non lo faccio per ricevere qualcosa in cambio, state tranquilla."
"In questo caso, vi ringrazio!"
Il duca allora,si ricompose e cambió nuovamente discorso.
"Domani stesso presenterò in tribunale la nostra linea difensiva e vedrete che tra pochi giorni inizierà il processo".
"E per il testimone,come farete?"
"Sarà una sorpresa!" Sorrise Misterious.
"A presto contessa Ristori. Ci rivedremo in tribunale!"
Il Duca si congedò,lasciando Elisa ancora più confusa di prima. Si accarezzó le labbra davanti allo specchio,chiuse gli occhi per un momento e sentì il cuore esplodere,ripensando alle sensazioni provate poco prima.
"Dio mio,ma che mi sta succedendo?" Pensó nella sua mente.
Andó in camera sua e si sdraiò sul letto.
Dopo un po' Agnese la raggiunse.
"Madre,chi era quel signore così simpatico?"
"È un amico della mamma, tesoro."
"Perché porta una maschera?"
"Non saprei, credo che voglia nascondere una brutta cicatrice.Ma dimmi, cosa ti stava dicendo,prima che Angelo vi interrompesse?"
"È stato molto gentile, mi ha fatto qualche complimento e poi..."
"Cosa? Cos'altro?"
"Mi ha chiesto quale fosse il mio gioco preferito;Io gli ho mostrato la mia bambola col vestito rosso che mi avete portato da Parigi e lui si è quasi commosso.Non lo trovate strano?"

Elisa di Rivombrosa: I Misteri di Rivombrosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora