Consigli

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"Martino,Martino!"
" Madame Chevalier,ditemi!"
"Ho ricevuto una lettera di Elisa, dice che sta per arrivare qui a Parigi e mi chiede ospitalità!"
" Elisa? Ma è pericoloso...Vi prego,ditele di non venire,che me la caverò da solo! Non sono più un bambino!"
" Avete ragione Martino,ma io non posso negarle la mia ospitalità... vedrete,quando sarà qui potrete spiegarle tutto da vicino e sono sicura che sarà più facile trovare una soluzione"
" Sì,forse è così... D'altronde conosco bene Elisa,so bene che nessuno può fermarla se prende una decisione!"
"Sì,per quel poco che l'ho conosciuta,ricordo bene il suo carattere determinato..."Sorrise la Signora.
"Ma voi,avete parlato col duca di Nives?"
"Sì,ci siamo incontrati a Versailles e mi ha consigliato di aspettare,di non fare nulla per il momento... dice che Rinaldi ha sicuramente un complice e che per scovarlo dobbiamo aspettare che faccia un passo falso!"
"Capisco..."
" Sì Rossana,ma io non riesco a stare calmo,se una notizia del genere si sapesse all'accademia Militare,sarebbe un grosso problema...abbiamo da sempre tutti i nobili contro,fin da quando mio padre ha sventato la congiura ed ha sposato Elisa!E ora,se sapessero che sono un illegittimo... potrebbero trovare il modo per mandarmi via dall'Accademia!"
"Adesso calmatevi Martino, se il duca vi ha detto di stare tranquillo,potete fidarvi!"
"No, io torno da lui;forse non sono stato molto chiaro..."
Martino si alzò dalla sedia di scatto e corse via.
Arrivó in pochi minuti davanti al cancello del palazzo ducale.
Gli sembrò un posto molto tetro. Il palazzo era imponente, ma i giardini sembravano più dei cespugli di rovi, e le piante rampicanti,che avvolgevano la facciata anteriore del castello,sembravano voler preservare la riservatezza del Duca.
Martino si fece annunciare da una cameriera e questa lo condusse davanti allo studio del padrone di casa.
Il Duca era di spalle, in piedi, con lo sguardo rivolto verso la finestra, le mani incrociate dietro la schiena.
"Signor Duca, Il conte Martino Ristori vorrebbe conferire con voi"
"Grazie Cloudette, fallo entrare e portaci del tè per favore!"
"Sì,signor Duca!"
Martino entró nella stanza e osservó quel luogo così austero, arredato con mobili in ebano, pareti verdi molto scure e l'illuminazione talmente ridotta,da far provare un senso di tristezza e solitudine in chi vi entrava.
Rimase qualche minuto in silenzio mentre si guardava intorno...
"Conte Ristori, cosa vi prende? Siete venuto per starvene tutto il tempo sulla porta in silenzio?"
"O no, signore! Sono venuto per parlarvi nuovamente del marchese Rinaldi!"
"Mi sembra di avervi già detto che dovete restare calmo... "
"Vedete, il fatto che conosca le mie origini potrebbe compromettere la mia posizione all'accademia militare..."
"Martino, ascoltate..." sospiró il duca.
" Rinaldi non agisce da solo...sono sicuro che ha un complice che gli abbia anche fornito quest'informazione. Ma non ha nessun motivo di usarla contro di voi! Cosa ci guadagnerebbe? Rinaldi ha mire molto più elevate.Vorrebbe diventare quanto meno, primo ministro di Francia,cosa avrebbe a che fare con voi e con la vostra tenuta?"
"Ma allora perché si sarebbe fatto dare tutte quelle informazioni sul mio conto?"
"Non saprei, può darsi che le abbia avute per caso..."
"Duca,io sono molto preoccupato,anche la contessa Ristori, la donna che considero mia madre, sta venendo qui e temo per la sua incolumità..."
La tazzina del tè cadde all'improvviso dalle mani del Duca.
Martino fece per raccoglierla.
"Lasciate stare,vi prego..." disse il duca,suonando il campanello della servitù.
"Duca,ho detto forse qualcosa di sbagliato?"
"No, è stato solo un incidente... continuate pure, stavate parlando di vostra madre"
"Sì, la contessa Elisa Ristori è la vedova di mio padre. Mi ha cresciuto lei e per me è come se fosse mia madre"
"Capisco, e vive ancora con voi a Rivombrosa?"
"Sì, con me e mia sorella Agnese...sta aspettando il mio ritorno per potersi finalmente sposare di nuovo"
Il duca giró di nuovo le spalle a Martino e si fece serio,mentre tornava a sedersi alla scrivania.
"E, se non sono indiscreto,con chi avrebbe intenzione di risposarsi?"
"Non è certo un segreto! Con il principe Cristiano Caracciolo di Montesanto, del regno di Napoli."
Il duca si alzò di nuovo dalla scrivania e ritornò a scrutare la finestra in silenzio per qualche minuto.
" Conte Ristori, vi prego,adesso andate.Ho bisogno di stare da solo."
"Ma come? E con Rinaldi?"
"Vi ho già detto di andare e di non preoccuparvi, ci rifletterò meglio e vi farò sapere io cosa fare. Ora andatevene, per favore"
"E va bene, Duca.Aspetterò vostre notizie.Arrivederci."

Elisa di Rivombrosa: I Misteri di Rivombrosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora