2. Perché Dio permette questo?

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L'incontro con quell'ufficiale nazista mi aveva sconvolta. Lo sforzo fatto per mostrarmi cordiale come al solito mi aveva sfiancato. Ero riuscita a celare il terrore che provavo? Le mie mani tremavano. Poggiai i due piatti con le fette di torta così velocemente che il capitano Müller non riuscì a trattenermi ancora. Mi rifugiai in cucina e Rocco mi accolse tra le braccia.

-Rocco! Oh Rocco!

-Calma piccolina ... sei stata bravissima.

-Sei sicuro? Non riesco quasi a respirare!

-Non crollare adesso... , non voglio che i clienti si accorgano che c'è qualcosa che non va. Tranquilla, si sono già allontanati ... Non sanno di te, non sanno nulla.

-Ma quel maggiore ... È della Gestapo!

-Ma non è qui per te! Non come credi almeno. Temo che il capitano Müller abbia decantato il mio ristorantino e la tua bellezza attirando qua quell'adone di nazista. Ma non ci sono sospetti, ne sono certo.

-Ma tu lo conosci? Sai chi è quell'uomo?

-Ne ho sentito parlare, piccolina: collabora coi fascisti alla ricerca degli ebrei rimasti in città o quelli scomparsi misteriosamente. Pare abbia il fiuto di un segugio nel rintracciare la tua gente.

-Se dovesse sospettare ...

-Perché dovrebbe farlo? I tuoi documenti sono in regola.

-Ma mio padre e mia madre ... Se scoprissero che sono nascosti qui nel tuo locale ...

-Il nascondiglio è sicuro, no, non credo avremo problemi dal maggiore. Ma tu stai attenta a non tradirti con lui. Vai ora... Sali in camera a riposare. I clienti stanno per andar via e qui basta Laura per servire, vai! Non preoccuparti, avvisa tuo padre che d'ora in poi dovranno essere molto più prudenti. Speriamo che il maggiore non torni una seconda volta ... Ma purtroppo dagli elogi che mi ha fatto su di te e sulla tua cucina temo che abbia la stessa opinione del capitano Müller. Sei brava e bella, Giulia, non si può negare. Potresti avere delle noie da quell'ufficiale, forse dovrai difenderti dalle sue "avances". Sii prudente, non dargli confidenza.

-Mai! Mai! Mi ripugna il solo pensiero! Quell' uomo cattura e uccide il mio popolo! Un ufficiale nazista!

-SSt! Abbassa la voce! Non devi mai rivelare i tuoi veri sentimenti e soprattutto non mostrare d'avere paura. Nulla! Nulla deve mai far nascere in lui un sospetto ... Sarebbe la fine per tutti noi.

-Oh, Rocco! Lascia che sia Laura a servire il capitano Müller!

- Giulia mia sai che non è possibile ... Müller vuole te.

***

Raggiunsi i miei genitori e parlai loro di ciò che era successo e di quell'uomo. Si agitarono molto, soprattutto mia madre che si preoccupava per la mia incolumità. Mio padre chiese che pregassimo con lui il salmo di Davide: il Signore è il mio pastore non manco di nulla ... A bassa voce cominciammo a recitare quelle parole così belle e dolci nella speranza dell'intervento divino. Poi mi avvicinai a mia madre e le presi la mano.

-Sento freddo, mamma, tanto freddo e ho paura.

-Vieni tra le mie braccia, piccola mia! No aspetta! Spegni prima la lampada, così non potranno vederci all'esterno.

-Questo buio, mamma, lo vivo dentro di me. Finirà questa guerra? Potremmo mai tornare liberi alla luce del sole?

-Giuditta mia, mia cara e dolce figlia, solo Dio sa la risposta. Marito mio ... senti cosa dice Giudy? Perché Aaron, perché Dio permette tutto questo? Perché permette che il suo popolo soffra in questo modo?

-Il peccato ... é la punizione di Jahweh per la malvagità degli uomini.

-Che peccato abbiamo commesso Aaron per meritare l'ira di Dio? No! Non posso pensare che Jahweh abbia qualcosa a che fare con questa tragedia. No! E tu Giuditta?

-Credo che il Gesù dei cristiani con la sua assurda morte in croce sia la risposta a tutto questo.

-Ma cosa dici? ... Gesù? Quel prete, Padre ... Padre ... Come si chiama?... Padre nonsochecosa ti ha traviata? Non lasciarti confondere da lui: "Ascolta Israele, il Signore è Dio, il Signore è uno!"

-Papà ... Padre Aldo dice che Dio è diventato carne per prendere su di sé il peccato del mondo per amore nostro.

-Basta Giuditta, basta ... Non voglio sentire più nulla. Neanch'io ho la risposta a tanta malvagità umana.

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GIUDITTA E OLOFERNEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora