11. Una brutta notizia

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19 settembre  (Domenica)

Il giorno dopo mi recai a trovare padre Aldo qualche minuto prima della messa. Lui era già entrato in sacrestia e stava indossando la casula sopra il camice.

-Posso salutarla, padre Aldo?

-Certamente. Buongiorno Giulia, come stai?

-Vorrei rispondere “bene”, padre Aldo, ma sono in ansia … il maggiore Jäger rientrerà da un momento all’altro e ogni mattina, quando scendo dalla mia stanza per cominciare il lavoro, il mio cuore impazzisce d’angoscia. Guardo subito di sottecchi il tavolino del capitano Müller al centro del locale e, se vedo che è solo, tiro un sospiro di sollievo. Ma lui tornerà … tornerà.

-Oggi è domenica, figlia mia, e a ogni giorno bastano le sue pene. Prega come ti ho detto anche per la salvezza eterna di quel tedesco e Gesù non ti abbandonerà mai.

-Sì, ma non è facile.

-Perché non prendi l'Eucaristia, Giulia? Ti aiuterebbe parecchio. Se hai bisogno di confessare, sai che sono a tua disposizione.

-Per ora non me la sento… è già molto per me seguire la messa, le assicuro.

-Ma perché? Ah voi giovani! Dopo la cresima lasciate la chiesa e i sacramenti! Se sapeste quanto vi esponete al male in questo modo e quanto sareste al sicuro tra le braccia amorevoli di Gesù Cristo!

-Un po' alla volta, padre Aldo. Per ora sono tornata a frequentare la celebrazione della domenica, poi chissà…

-Non voglio forzarti, Giulietta, ma pensaci. Sei una ragazza così buona, che peccati possono tenerti lontana dall'Eucaristia?

-Le motivazioni ci sono, padre Aldo. Ma per ora, non mi sento ancora pronta per parlarne.
-Come vuoi. Ricordati che Gesù ti aspetta. Sempre.

***

Quello stesso giorno, Rocco andò a trovare i signori Calò. Speravamo tutti di avere buone notizie sulla nostra fuga. Trovò entrambi i coniugi molto agitati e Gilberto appena lo vide lo sollecitò ad entrare velocemente.

-Rocco! Vieni dentro, presto!

-Gilberto! Hai notizie?

-Siediti. Valeria tira le tende, ma dà un’occhiata fuori.

Rocco guardò la signora Calò che sbirciava all'esterno nascosta dalla parete, sollevando un piccolissimo lembo della cortina della finestra. Capì subito che c'era qualcosa che non andava come di solito.

-Non vedo nessuno, Gilberto, vuoi che esca nel giardino?

-No, Vale, non ce n'è bisogno.
Rocco … ieri notte sono finalmente riuscito a parlare con mio cugino Carlo; lui e gli altri erano impegnati in un’operazione di sabotaggio a diversi chilometri da qui. Non possono occuparsi a breve della fuga dei ‘tuoi’ Ebrei, non subito almeno. Hanno avuto diversi feriti e la polizia fascista e le SS li stanno cercando.

-È una brutta notizia, Gilberto.

-Non possono restare da te?

-Se fossi certo che non c’è pericolo di perquisizione, potrei lasciarli lì in eterno, il nascondiglio è ben celato, ma non posso garantire che sia introvabile e l’arrivo da più di una settimana nel mio locale di quell’ufficiale nazista rende la situazione di quella famiglia molto rischiosa.

-Quanto rischiosa? Quell’uomo sospetta di te?

-Non posso saperlo con certezza, Gilberto. Egli appare invaghito della ragazza ebrea, Giulia, che costringe ad uscire con sé proprio sotto la minaccia di una perquisizione del mio ristorante. Non so cosa aspettarmi, la situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro o trascinarsi per lungo tempo. Ho timore poi per la ragazza, non so quanto riuscirà a resistere senza tradirsi o se quell'uomo possa pretendere da lei molto di più di un'uscita serale.

-Capisco la tua preoccupazione. Mi dispiace molto per quelle brave persone. Hai provato altre vie?

-Per esempio?

-Hai parlato con padre Aldo?

-Non ancora.

-Ti consiglio di farlo. So che si appoggia a una rete di antifascisti che sono intervenuti più volte per far partire di nascosto ebrei italiani.

-Sì, ne sono al corrente. Ma so anche che padre Aldo è sorvegliato. Sai che in passato è stato arrestato dalla Gestapo? Ma non ha parlato. Tuttavia è fortemente sospettato e i nazisti lo tengono d’occhio.

-Purtroppo, amico mio, non abbiamo per ora altra possibilità. Carlo non ha potuto darmi una data certa… i fascisti li cercano dappertutto e non possono rischiare d’esser presi e fucilati. Dobbiamo muoverci con prudenza, Rocco, la Gestapo collabora con i fascisti e se scoprono la mia radio …

-Parlerò con padre Aldo, Gilberto, … tienimi informato.

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GIUDITTA E OLOFERNEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora