16 settembre (giovedì)
La seconda uscita.La macchina nera si fermò come il giorno precedente davanti alla porta di casa alla stessa ora. L'ingresso del mio appartamento era situato sul lato sinistro dell' edificio che ospitava l'accesso del locale e in quel giorno privo di luna risultava immerso nel buio. Anche il viso del maggiore era oscuro tanto che non riuscivo a scorgere con gli occhi la sua espressione. Mi aprì lo sportello dell'auto e io entrai rifugiandomi di nuovo a contatto con la fiancata. Lui entrò subito dopo e mi guardò. Ma io fissavo ostinatamente la strada dal finestrino. Allora si schiarì la gola e tossì per attirare la mia attenzione. Mi voltai a malincuore e vidi che nelle mani aveva un mazzo di fiori. Li presi con imbarazzo senza gradirli e ringraziai brevemente. Mi condusse nello stesso locale lussuoso, nel solito angolo riservato dove evidentemente portava tutte le sue conquiste.
-Oggi siete molto silenziosa, fräulein Giulia.
-Sarà forse perché non ho nulla da dire.
-Il capitano Müller ha voluto ancora raccomandarmi d'avere molta cura di voi. Vi siete forse lamentata con lui?
-No.
-Con Rocco?
-E se fosse ...?
-Ho capito. Vi sono piaciuti i fiori?
-Sì, grazie.
-Non conosco le vostre preferenze e ho voluto scegliere un mazzolino misto dove ci fosse un po' di tutto e mischiare i colori.
-Molto bello, grazie.
-Quindi?
-Quindi, cosa?
-Posso sapere quali fiori gradite di più?
-Amo tutti i fiori, maggiore, dalla superba rosa alla più minuta violetta; anche un mazzolino di fiori di campo mi renderebbe felice. Se dovessi scegliere sarei in difficoltà, ma forse ... forse la rosa è la più bella di tutte.
-E il colore?
-Amo le rose candide come la neve e rosse come il sangue. E voi?
-La rosa è un fiore che ho sempre apprezzato. Nella mia casa di campagna in Germania mia madre ha sempre voluto piantare cespugli di rose di vari colori, mi ha insegnato a potarle e prendermene cura. Tuttavia il fiore che più mi coinvolge è l'orchidea ... bianca soprattutto. Un fiore forte e delicato. La prediligo. Trovo che un po' mi assomigli.
-Davvero? E cosa apprezzate di più dell'orchidea ... la forza o la gentilezza?
-Entrambe, fräulein. Mi piace essere forte quando occorre e delicato con le persone che meritano la mia stima.
-Siete sposato maggiore?
-Ah ... la vostra curiosità mi piace. No, non sono sposato, fräulein Giulia, non credo che potrei accontentarmi di una sola donna nella mia vita. E voi? Avete qualche fidanzato segreto?
-Se è segreto, non potrei rivelarlo.
-Adesso volete stuzzicare la mia gelosia.
-No, affatto. Non ne ho intenzione.
-Allora rispondetemi.
-Posso non farlo?
-No.
-Non ho un fidanzato segreto, maggiore.
-Ne sono sorpreso, data la vostra bellezza.
-Non ho detto di non avere pretendenti.
-Ah, ecco! Vi piace essere corteggiata.
-Per nulla, signore, al contrario. Voi apprezzereste le attenzioni di chi non gradite frequentare oppure le riterreste inopportune? Perciò sono molto sincera con chi dimostra interesse nei miei confronti ... ma non tutti sanno apprezzare la mia schiettezza.
-Il vostro discorso è ambiguo. Vi riferite anche ai nostri incontri?
-La mia spiegazione, maggiore, era la risposta alla vostra affermazione che mi piace esser corteggiata.
-Se siete così sincera, vi chiedo di esserlo anche con me.
-Non vi conosco abbastanza per sapere se fate parte di coloro che non sopportano la verità.
-Quindi mi state dicendo che non gradite uscire con me!
-Oh ecco! Anche oggi ho parlato troppo e voi vi irritate! Non fatemi troppe domande e io non correrò il rischio di offendervi.
-Rispondetemi! Non gradite uscire con me? Mi trovate brutto? Scortese?
-No, maggiore Jäger, voi non siete né brutto, né scortese.
-Tuttavia?
-Non ho altro da aggiungere. Ho fame ... posso cominciare a mangiare? Buon appetito, maggiore.
-Vi prendete gioco di me!
-Noooo ... solo vi chiedo un po' di tempo ... un po' di tempo e un po' di pazienza!
***Quando il maggiore mi riaccompagnò a casa, appena aprì la portiera sgusciai fuori, lo salutai brevemente e raggiunsi le scale. Evitai di girarmi a guardarlo e mi rifugiai all'interno. Ero esausta ma soddisfatta di avergli tenuto testa senza tradirmi. Mi buttai sul letto e pregai:
<Grazie Gesù, d'aver protetto la tua pecorella>.
***
Ho sempre avuto con mia madre un rapporto speciale. E lei aveva una capacità unica, o forse addirittura un carisma, nel trovare le giuste parole o gesti per alleviare le mie pene.
-Vi ricordate, mammina, quante volte da piccola stavo così poggiata sul vostro cuore? Questa piccola, grande cosa mi dava un' enorme consolazione.
Rocco ha detto che ci vorrà del tempo per organizzare la fuga, forse un mese intero e io ho paura di tradirmi e tradirvi.
Non so che cosa mi succede, ma quando sono con quell'uomo provo una grande rabbia che supera la paura. Sento che potrei urlargli in faccia la verità da un momento all'altro e non comprendo come ciò sia possibile. Dovrei averne terrore ... e con ragione poiché percepisco che è un uomo crudele e abituato a non essere contraddetto.
Ogni volta che vorrei parlare liberamente mi trascina in un vicolo cieco dove devo solo tacere per non compromettere la mia vita e la vostra.
Sono sollevata al pensiero che per alcuni giorni non sarò costretta ad uscire con lui, né lo vedrò al locale di Rocco.
Oggi il capitano Müller è stato molto più premuroso del solito, come se si sentisse in colpa nei miei riguardi per aver parlato al maggiore del locale e delle mie fantastiche torte ... sarà vero? Ha voluto che gli assicurassi d'essere trattata bene e m'ha pregato di riferirgli qualunque cosa mi risultasse sgradita. Sembrava quasi uno della famiglia per la preoccupazione che manifestava, ma non mi faccio molte illusioni.
Il capitano Müller mi ha rivelato che hanno scoperto una ventina di ebrei nascosti nello scantinato di una vecchia casa abbandonata e che saranno mandati tutti via in treno ... dove non l'ha detto, ma io so che vanno nel campo di sterminio ... lo dice padre Aldo e temo che l'impegno del maggiore Jäger di questa settimana sia legato a questa situazione.
Papà è contrariato che io frequenti il corso di catechismo ma io vi andrò. Sono affascinata dalla bravura di padre Aldo e la figura di Gesù mi coinvolge sempre di più. Non inarcare le sopracciglia, mammina, lascia che scelga ciò che ritengo giusto.
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GIUDITTA E OLOFERNE
Historical FictionGiuditta Naussbaum è una ragazza ebrea che lavora come cameriera sotto il falso nome di Giulia Sarti presso un amico di famiglia, Rocco Scalisi. Rocco la ospita nel caseggiato di sua proprietà e nasconde in un passaggio segreto i suoi genitori. Nell...