16. Padre, sono ebrea

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3 ottobre (domenica)

-Volevate parlarmi, padre Aldo?

-Sì, Giulia, siediti ... qui cara. Ho saputo da Rocco ciò che ti è successo, una cosa orribile! Povera cara, cosa hai dovuto sopportare! Io conoscevo il professor Hepner ... una bravissima persona, e anche la sua famiglia. Sapevi che è stato licenziato a causa delle leggi razziali?

-Sì ... ne ero al corrente. Una cosa vergognosa. Insegnava nella stessa scuola di mio padre, era un caro amico di famiglia.

-Davvero? Allora la sua morte ti ha toccato ancora di più. Che ingiustizia, Giulietta! E sapevi che la moglie non era ebrea? Dopo il licenziamento lo ha lasciato portandosi via i due figli e lui poveretto è caduto in depressione. Sapevo che voleva trasferirsi in un paese vicino, dal fratello, per aiutarlo nei campi, ma poi c'è stato il sequestro delle terre degli Ebrei da parte dei fascisti e non ho più saputo nulla di lui e della sua famiglia. Che situazione incresciosa! Oh bambina mia! Dimmi di te, come stai? Hai visto la morte con i tuoi occhi ..., sei venuta in contatto con ciò che i nazisti stanno facendo nel più completo disinteresse della popolazione ... sono tutti ignari? No, non lo credo, ma molti hanno paura per la loro incolumità.

-Sto male, padre Aldo! Non potrò mai scordare la faccia del professor Hepner, i suoi occhi! Mi ha riconosciuta! Cosa avrà pensato vedendo la figlia del suo caro amico, seduta con un ufficiale della Gestapo! Oh padre! È stato un attimo! Ho sentito lo sparo e il suo viso è esploso come un melone! No, no, no ... , non è giusto! Perché? Perché Gesù lo ha permesso?

-Figlia mia, Gesù interviene cambiando i cuori. Devi avere fiducia in Lui, anche nelle prove più difficili, non ci lascia soli. Ora dimmi, che ne è del maggiore Jäger?

-Non lo so, è quasi una settimana che è scomparso e ne sono così lieta ... vorrei che sparisse ... per sempre; ma so che ritornerà.

-Sì, tornerà; e tu che farai?

-Sono spaventata all'idea di rivederlo, padre Aldo, e soprattutto di dover uscire ancora con lui. Ma non posso evitarlo.

-Lo so, Rocco mi ha spiegato.

-Veramente?

-So che esci col maggiore per evitare che perquisiscano il locale e l'abitazione di Rocco.

-E cos'altro?

-Non so se posso parlare.

-Le ha parlato della famiglia ebrea che nasconde al primo piano, non è vero?

-Mi ha detto di una famiglia ebrea che ha bisogno di lasciare Bologna con urgenza ... ho fatto due più due e ho capito che si nascondono presso di lui.

-Sì, marito, moglie e una figlia ... Giuditta ... Giulia.

-Giulia? Oh Dio mio! Tu?

-Sì, padre Aldo, sono ebrea.

-Ma se il maggiore venisse a saperlo!

-Che beffa, vero? Un nazista che odia il popolo ebraico che costringe un'ebrea ad uscire con lui.

-Dio mio, Giulia! O Giuditta? Figlia mia, tu non sai con chi hai a che fare.

GIUDITTA E OLOFERNEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora