19. Le due nonne

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7 ottobre (giovedì)
Sesta uscita

Scorsi la vettura nera accostare al marciapiede e indossai una giacca di lana leggera sopra la camicetta. Appena mi vide il maggiore uscì dalla macchina e io, a malincuore, gli andai incontro. Tenevo gli occhi bassi, non mi era facile celare l' irritazione e l'ansia che mi agitavano da quando quell' uomo aveva ucciso il professor Hepner e minacciato padre Aldo. Poiché indugiava senza muoversi mi sforzai di guardarlo in faccia per capire quale fosse il problema. Forse aspettava solo questo perché sorrise e aprì lo sportello dell' auto.

-Salite in macchina, Giulia, oggi desidero mi portiate a conoscere le vostre nonne.

-Le mie nonne? Sono morte, maggiore Jӓger, perché questa strana richiesta?

-Il capitano Müller, che vi loda di continuo, mi ha raccontato di due anziane signore che voi avreste "adottato" come nonne. Si sbaglia, forse?

-Ah ... voi parlate di Albina e Matilde, due care vecchine che vado a trovare all'ospizio quando il lavoro me lo consente. Perché vorreste conoscerle?

-Voglio sapere tutto di voi. E poiché siete molto misteriosa sulla vostra famiglia, vi chiedo di incontrare perlomeno qualcuno che amate e vi ama. Volete concedermelo?

-Preferirei non coinvolgere le mie nonne in questi nostri incontri.

-Per quale motivo?

-Sono persone molto fragili, magg... Erich. Vi porterò da loro se lo desiderate, ma non con la divisa, le nonne potrebbero spaventarsi.

-Mmh... voi non volete farvi vedere in compagnia di un ufficiale tedesco!

-Vi ho detto la verità, Erich.

-Ebbene domani verrò da voi in borghese e conoscerò le due vecchine. Siete soddisfatta?

-Sì ... Erich. E ora vorrei farvi anch'io una richiesta.

-Cosa desiderate Giulia?

-Desidero che padre Aldo venga lasciato in pace. Io sono certa che è innocente. Ve ne prego ... vi prego: è un sacerdote, un servo di Dio!

-E anche una spia dei banditi!

-Vi prego Erich... che male può fare? Lo sorvegliate e lui lo sa. Anche se fosse colpevole come potrà arrischiarsi a fare qualcosa contro di voi?

-È colpevole! Come vi ho già detto, Giulia, ho tutte le prove che mi servono. Se quell'uomo è ancora libero lo deve a voi. Tenete a quel corso e io vi permetto di frequentarlo. Ma non chiedetemi cose che non posso concedervi. Il mio dovere è di arrestarlo!

-Che male può fare alla potenza del terzo Reich un povero prete? Ma invece quanto bene fa alla sua comunità di fedeli!

-Spargendo il seme dell'odio contro il popolo tedesco!

-Oh no! Quando mai ho sentito padre Aldo parlare male di qualcuno nelle sue omelie? Mai! Mai! Vi prego credetemi, quel prete racconta solo d'amore, dell'amore infinito di Gesù per ognuno di noi, amore donato con la sua morte in croce per colmare l'abisso del peccato dell'uomo. Parla di Gesù risorto e sempre vivo accanto a noi! E vi assicuro che grazie a lui io ho sperimentato che è tutto vero!

-Siete bella quando vi infervorate Giulia, molto bella ... sapete che io non credo negli dei ma le vostre parole non mi lasciano indifferente. Tuttavia padre Aldo è un punto di raccordo tra la rete dei sovversivi presenti in città e i banditi che operano alla macchia e il lavoro di informatore che svolge è molto pericoloso per me e i miei soldati. Io devo prevenire gli attentati, Giulia, prima che causino morte e distruzione. Quel prete vi inganna con la sua aria innocua, è molto furbo, ma non inganna me che conosco bene ciò che fa.

GIUDITTA E OLOFERNEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora