10 ottobre (Domenica)
Quel giorno ero di buon umore e la presenza dei due tedeschi all'ora di pranzo non riuscì a turbarmi. Anche il capitano Müller si accorse della mia "leggerezza".
-Sono lieto di vedervi così allegra, Giulia, nonostante la presenza del maggiore Jäger ... ah ah Erich, che espressione indignata! La vostra letizia ha qualche ragione speciale, Giulia?
-Sì. Le mie due nonne stanno bene e sono di nuovo insieme, capitano Müller. Oggi ho ricevuto dalla suora una loro letterina in cui mi pregano di salutare e ringraziare il maggiore per avermi accompagnato presso di loro.
-Oh oh Erich non sapevo che aveste un cuore così generoso ... cercherò di rivedere la mia opinione su di voi.
-Oggi avete molta voglia di scherzare, Franz.
-Il sorriso di Giulia mi mette sempre di buon umore, Erich. Appuntamento anche stasera?
-No. Oggi sono impegnato in un'importante operazione e ne avrò fino a tardi. Vi avrei accompagnato volentieri alla messa, Giulia. Devo purtroppo rinunciare alla vostra piacevole compagnia. Pazienza! Rimedierò la prossima domenica.
-Non sapevo foste religioso Erich.
-Non lo sono, infatti.
-Ah, capisco. Per questa bella ragazza vale la pena di seguire una funzione invisa e un prete che non potete soffrire. O forse unite l'utile al dilettevole, corteggiate Giulia e tenete d'occhio il prete.
-Basta, Franz ... o cesserò di sopportare il vostro atteggiamento troppo confidenziale.
-Ecco, adesso vi riconosco! Avete un caratteraccio, Erich ... e Giulia come può sopportarlo? Ditemi di stasera, il vostro impegno mi incuriosisce, avete individuato il nascondiglio dei partigiani? Sono certo di sì ... e spero che li prenderete tutti ... ho saputo del tenente Schender ... lo conoscevo ... credevo che la ferita non fosse così grave e che ce l'avrebbe fatta ... ho saputo che è morto ieri notte.
-Non parlate dei nostri affari, qui! Franz vi prego di essere più riservato.
-Oh scusate, non penserete che Giulia ... mia cara, vai! portaci una fetta di torta! E allora Erich ... adesso potete parlare ... ditemi di stasera.
***
Le indiscrezioni del capitano Müller mi misero subito all'erta. Sapevo da Rocco che gli ospiti di Mario dovevano lasciare il nascondiglio quella notte. Possibile che fosse un caso l'impegno notturno del maggiore? E se invece fosse stato collegato con quegli uomini che dovevano scappare proprio quel giorno?
-Rocco! Vieni in cucina, devo parlarti.
-Eccomi, che cosa succede, Giulia?
Mi accertai che nessuno potesse sentirmi ma abbassai la voce in un ulteriore eccesso di prudenza.
-Rocco! Devi avvisare Mario di bloccare tutto! Il maggiore e il capitano hanno parlato di "arrestare dei partigiani" stanotte. Potrebbe trattarsi degli ospiti di Mario!
-Cribbio! Che abbiano scoperto il nascondiglio?
-Non lo so, ma devi informarlo!
-Hai ragione ... appena si diraderanno i clienti farò un salto a casa sua e gli passerò l'informazione. Spero che sia un falso allarme. Che guaio se avessero scoperto il nascondiglio!
***
Il fatto che il maggiore non potesse accompagnarmi alla messa per me fu un sollievo, ma al tempo stesso una delusione. Desideravo intercedere ancora per padre Aldo ... La fine del corso era prevista per il lunedì della prossima settimana e temevo che dopo tale data sarebbe stato subito arrestato.
La notte ringraziai Gesù per l'opportunità di salvezza che ci era offerta. Mi accorsi che il maggiore non mi era più così odioso come a principio, grazie al suo interessamento per le mie nonne e sperai che anche uno come lui potesse cambiare il cuore. Pregai per la sua conversione, che potesse ottenere misericordia per i suoi peccati e che fosse liberato dall'odio assurdo e ingiustificato verso il mio popolo.
***
11 ottobre (Lunedì)Gli inquilini di Mario erano rimasti celati nel nascondiglio dopo le mie rivelazioni e poiché non si erano visti in giro tedeschi, credetti d'aver male interpretato le parole del capitano Müller. La cosa mi rassicurò dato che quel nascondiglio doveva salvare me e i miei genitori.
Gli eventi purtroppo seguirono un corso non previsto. Il giorno successivo un soldato si presentò al tenente Hans Schmidt delle SS, e ciò per me segnò l'inizio della fine.
-Tenente Schmidt, posso parlarle signore?
-Venga Kurt, entri, di che si tratta?
-Una questione delicata, ... ho bisogno di un consiglio, signore.
-Parli liberamente Kurt, l'ascolto.
-Due settimane fa circa durante la ronda abbiamo fermato una ragazza, tenente; correva per la strada ed era coperta di sangue. Non aveva documenti con sé e ha dichiarato di chiamarsi Giulia Sarti. La ritenevo sospetta e avevo intenzione di arrestarla per controllare se fosse davvero chi diceva di essere ... capisce signore ... dopo l'ultimo attentato preferisco essere più severo con i civili. Chi può dire se tra essi si nasconda un partigiano o un ebreo? Ma è arrivato il maggiore Jäger che ha confermato la versione della ragazza. Ha raccontato che stava con lui quando un fuggiasco, tale Hepner, un ebreo, ha tentato di sparargli e lui lo ha ucciso. La ragazza sarebbe scappata per la paura. Tuttavia per un eccesso di scrupolo ho voluto controllare l'identità di quella donna che, a quanto dichiarava, lavorava presso il ristorante 'da Rocco'.
-Conosco quella ragazza, Kurt, lavora effettivamente lì. Capisco il suo zelo, ma ...
-Sì signore, perdonatemi, ma c'era qualcosa che non mi lasciava tranquillo. Ho scoperto che qui a Bologna esiste una sola Giulia Sarti. Sono andato a cercarla all'indirizzo indicato e immaginate la mia sorpresa quando ho saputo dal nipote che Giulia Sarti aveva 90 anni! Sì, signore, "aveva", perché la signora è morta circa 5 anni fa. Chi è dunque la signorina Giulia che frequenta il maggiore Jäger? Data la curiosità del fatto, ho pensato fosse meglio riferirlo a lei, tenente.
-Forse la ragazza non è nata a Bologna. So che Rocco l'ha presa sotto la sua protezione alla morte dei suoi genitori ... Rocco ha aperto il ristorante circa 10 anni fa ... non credo ci siano dubbi sulla sua lealtà al fascismo ...
-Ripeto signore ... Giulia Sarti è nata qui e morta 5 anni fa. Trovo molto sospetto che quella ragazza che abita in città non figuri nell'anagrafe del comune, tenente.
-Mmh, ha ragione, Kurt, è meglio accertarsi che tutto sia in regola. Bene, le do il permesso di continuare ad indagare ... con discrezione, naturalmente.
-Ne parlerà al maggiore Jäger, signore?
-No ... e non lo faccia nemmeno lei. Credo che tutto si risolverà in un nulla di fatto e non voglio che il maggiore si risentisca del nostro interesse per la sua pupilla. Ma se dovesse scoprire qualcosa di strano mi informi immediatamente.
-Sì, tenente, heil Hitler!
-Hail!
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GIUDITTA E OLOFERNE
Historical FictionGiuditta Naussbaum è una ragazza ebrea che lavora come cameriera sotto il falso nome di Giulia Sarti presso un amico di famiglia, Rocco Scalisi. Rocco la ospita nel caseggiato di sua proprietà e nasconde in un passaggio segreto i suoi genitori. Nell...