Era arrivato un treno quella notte e il camino aveva fumato a lungo col suo odore insopportabile. Ogni volta che c'era un nuovo arrivo di prigionieri c'era il rischio di una selezione. Quella mattina alle 4:00 era iniziato l'appello. Faceva molto freddo e io battevo i denti. Dopo due ore in piedi iniziarono come avevo temuto la selezione.
Mamma aveva l'aspetto patito per la fame e la dissenteria e fu mandata a sinistra. Allora supplicai l'ufficiale tedesco che sceglieva di mandare anche me con lei. Si irritò molto, mi gridò: "schwine iudes!"[6] e con una frustata sulla spalla mi spinse a destra. Insistetti e lo strattonai per il braccio, gridando che volevo andare con mia madre. Allora s'infuriò davvero e mi riempì di frustate fino a farmi cadere per terra e infierì ancora con dei calci spingendomi a sinistra. Fui vicina a perdere coscienza. Mamma mi aiutò subito a sollevarmi, mi abbracciò e protestò gravemente, non voleva che morissi, diceva che io dovevo sopravvivere per raccontare tutto. Allora le bisbigliai qualcosa all'orecchio che la calmò: le dissi che non volevo più vivere sapendo di essere la responsabile della sua morte e di quella del babbo. Le dissi che volevo espiare il mio peccato.
La fila era interminabile. Aspettammo ore prima di avvicinarci alla camera delle docce ... i prigionieri incaricati dovevano arieggiare i locali per mezz'ora perché fosse possibile entrare e portare via i corpi di coloro che ci avevano preceduto e incenerirli.
Qualcuna singhiozzava. Tenevo la mano di mia madre e le sorridevo ogni tanto per consolarla.
Nel frattempo Helmut aveva accompagnato in auto il maggiore Jäger davanti al piazzale dove i gruppi rimasti di donne rientravano negli squallidi alloggi dopo l'appello.
-Salite Maggiore, saremo là in un attimo. Alt! Alt! Fermate quelle donne! Riportatele fuori! Ripetiamo appello! Chi cercate Maggiore? Ah, sono questi i nomi? Seguitemi presto!
Giuditta Nussbaum! Esca dal gruppo e venga qui ... Dina Camis! Esca dal gruppo e venga qui!
Giuditta Nussbaum!
Giuditta Nussbaum!
Dina Camis!
Dina Camis!
Qualcuno conosce queste due donne? Tu con la mano alzata, vieni avanti! Conosci Giuditta Nussbaum e Dina Camis?-Sì, signore. Dormono nella mia stessa cuccetta.
-Dove sono?
-In quella fila laggiù, signore. Sono state selezionate stamattina.
-Damn! Ha sentito maggiore? Non posso garantirle che.... Venga, raggiungiamo i gruppi in macchina. Presto! Dobbiamo fermare l'ingresso nelle camere a gas!
Ecco il primo gruppo, maggiore.
Giuditta Nussbaum!
Dina Camis! Uscite dalla fila, subito!
Giuditta Nussbaum!
Dina Camis!
Proseguiamo Maggiore, vediamo l'altro gruppo ... Giuditta Nussbaum! Dina Camis! Escano dal gruppo! Schnell! No, nemmeno qui, proviamo l'ultimo gruppo. Giuditta Nussbaum!
Dina Camis!
Giuditta Nussbaum!
Dina Camis!
No Maggiore neanche qui. I gruppi erano sette e quattro sono già entrati. Sono spiacente, devono essere già morte. Cosa fate Maggiore? Non potete introdurvi là dentro! Aspettate! Chiederò alla guardia all'ingresso ... Karl, quante sono là dentro? È già uscito il gas? Ah capisco... no Maggiore, dentro non c'è più nessuno vivo.-Non è possibile! Non è possibile!
-Mi dispiace, signore.
-Sono arrivato troppo tardi, troppo tardi!
-Qui, maggiore, non può entrare, c'è ancora il gas ... adesso aprono per arieggiare la camera e ci vorrà una mezz'ora prima che il SonderKommando[7] possa togliere i corpi ... venga, percorriamo ancora la fila, venga con me ... capisco il suo rammarico ma... erano solo ebrei.
-Non potete capire! Avevo bisogno di interrogarle su questioni di importanza vitale per il Reich!
-Così grave? Sono spiacente. Venga Maggiore proviamo ancora. Dina Camis ... c'è Dina Camis tra voi? Dina Camis ... Giuditta Nussbaum! C'è Giuditta tra di voi? Esca dalla fila!
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GIUDITTA E OLOFERNE
Historical FictionGiuditta Naussbaum è una ragazza ebrea che lavora come cameriera sotto il falso nome di Giulia Sarti presso un amico di famiglia, Rocco Scalisi. Rocco la ospita nel caseggiato di sua proprietà e nasconde in un passaggio segreto i suoi genitori. Nell...