11 settembre 1943 (Sabato)
Il giorno dopo, all'ora di cena, puntuale come un orologio, il capitano Müller entrò nel locale e purtroppo, come temevamo, era in compagnia di quell'ufficiale della Gestapo. Rocco, per evitare che l'incontrassi, mi aveva suggerito di restare chiusa in camera. Lui avrebbe giustificato la mia assenza con il capitano Müller se questi, come era prevedibile, mi avesse cercata. Rocco andò loro incontro.
-Maggiore Jӓger! La vostra presenza mi lascia sperare d'aver lasciato una buona impressione o devo ringraziare voi, capitano?
-Ah ah, entrambe le cose, Rocco. Il maggiore ha apprezzato la vostra cucina e le torte della vostra impiegata. Dico bene, Erich? Ah ah, Rocco, ho ragione ... Ma non vedo Giulia... Dov'è?
-Non stava bene ... è su in camera che riposa. Le ho concesso la serata libera.
-Che cos'è questa novità? No, no, caro Rocco così non va.
-Mi dispiace capitano, ma la ragazza era molto stanca.
-Con i dipendenti ci vuole il pugno duro, amico mio! Altrimenti se ne approfittano! Su, andate a cercarla ... Per me e per il maggiore farà uno sforzo!
-Capitano ... le ho spiegato che ...
-Avanti Rocco, cercate di capirmi. Il maggiore è qui solo per vedere Giulia, ... non vogliamo scontentarlo, vero?
-Credo di non capire bene cosa intende, capitano. Giulia non è quel tipo di ragazza e non voglio che....
-So perfettamente come è Giulia, Rocco. E le assicuro che non c'è nulla di sconveniente nel desiderio del maggiore di rivederla.
-Credevo, capitano, che lei si fosse affezionato alla ragazza.
-Infatti.
-Allora lasciate che riposi. Domani la troverete qui fresca come una rosa. Va bene anche per lei, maggiore?
-Mi sembra che Herr Rocco sia troppo permissivo come padrone ... Che ne dite Franz? Herr Rocco può forse permettersi di lasciare a riposo una dipendente ... ma i clienti? Il locale è pieno ... nessuno si lamenta della lentezza del servizio?
-Ma cosa dite, maggiore? Laura è molto veloce e ci sono qua io a darle una mano.
-Nessuno si arrabbia con il proprietario per la sua cattiva gestione? È una possibilità concreta, Herr Rocco!
-Cosa state cercando di dirmi, maggiore? Non vi capisco!
-Voi non volete capire, herr Rocco. Ci sono clienti molto esigenti ... e può succedere che qualcuno si adiri sul serio e decida di buttare tutto per aria ... oppure ... di appiccare il fuoco.
-Appiccare il fuoco! Mio Dio! Perché mi raccontate queste cose, maggiore? E voi, capitano?
-Fate scendere Giulia, herr Rocco, datemi retta e fate in fretta.
Lo sguardo di ghiaccio del maggiore ebbe l' effetto di bloccare ogni altra obiezione. Rocco mi raccontò in seguito che anche il capitano Müller, in genere così cordiale, appoggiò del tutto l'ufficiale nazista. Subito salì a chiamarmi; era desolato. Mi riferì il breve dialogo con i due tedeschi e mi supplicò di scendere in locale. Aveva preso sul serio la minaccia del maggiore di bruciargli la trattoria e io stessa ne fui subito convinta. Non posso descrivere il mio terrore appena mi avvicinai al loro tavolo.
-Cara Giulia, il vostro bel viso è un po' pallido, ne convengo ... Ma vedete ... Sia io che il maggiore non possiamo fare a meno di voi ... Ah, non sorridete! Vi dispiace così tanto la nostra presenza?
-No no ... Scusate capitano.
-Allora cosa avete?
-Sono stanca, molto stanca ... Ma sempre contenta di servirvi, signori.
-Ah, bene, anche perché il maggiore è venuto oggi solo per voi. Non è vero, Erich?
-Per me? Mi lusingate, capitano! Sono così buone le mie torte?
-Le torte... Ah... Le torte, ... le torte, Erich?
Ancora quel nazista mi fissò intensamente e io ricominciai a sospettare che sapesse già tutto.
-Siete arrossita frӓulein, perché non mi guardate?
-Sì, vi guardo signore, vi ringrazio.
-Non sono le torte che mi interessano, ma voi!
-Ah, mio caro Erich, adesso siete troppo esplicito, mettete a disagio la ragazza. Su, Giulia, alzate gli occhi; il maggiore apprezza le belle donne e voi lo siete.
-Oh no, capitano! Io non mi reputo bella.
-Voi siete bella! In modo molto particolare e credo lo sappiate, frӓulein ... Anzi direi bellissima. Volete uscire con me questa sera, Giulia?
-No! Oh no, signore.
-Perché no?
Ammutolii alla ricerca disperata di un pretesto. Lui insisté.
-Perché no? Non vi piaccio?
-Non vi conosco maggiore.
-Guardatemi in faccia, frӓulein. Sono brutto?
-No signore.
-E allora... uscite con me! Mi conoscerete e vi assicuro che non ne resterete delusa.
-No signore, no... non esco con i clienti.
-Parlerò con il vostro padrone, farà un'eccezione per me.
-No, signore, non voglio!
-Perché? Siete italiana e io tedesco. Non siamo forse alleati?
-Vi chiedo perdono, maggiore, ma vi prego, non insistete. Volete la torta? Oggi c'è la torta al cioccolato, vado a prenderla.
-Non voglio la torta, voglio uscire con voi!... Levate la mano dalla mia spalla, Franz!
-Su, Erich, rimandiamo a più tardi la discussione. Avanti Giulia, portateci due grosse fette di torta, io consolerò il maggiore e tenterò di dissuaderlo... Ma non vi prometto nulla. Su, non fate quella faccia, non abbiate paura, andate... Portate il dolce...
Laura girava tra i tavoli. Mi riferì d'aver notato la mia faccia atterrita (così tanto si vedeva? Povera me!) e d'essersi messa a servire i clienti lì vicino. Così poté ascoltare ciò che i due tedeschi dicevano ... di me.
-Siete stato frettoloso Erich! Troppo sicuro di voi! Non vi avevo forse avvisato? Giulia non è una ragazza qualunque.
-Come osate rimproverarmi? E stringermi il braccio per farmi stare zitto di fronte a lei e a tutti?
-Abbassate la voce, Erich, state dando spettacolo e non è il modo migliore per conquistare la ragazza.
-Non me ne importa nulla! Posso far arrestare tutti questi stolti, compreso il padrone del locale e se...
-Calmatevi! Calmatevi, per amor di Dio! Ripeto: non è il modo migliore per ottenere l'assenso di quella ragazza. Fidatevi di me... Abbiate pazienza e lasciatemi fare... Parlerò con Rocco e sarà lui a persuaderla.
-Quella presuntuosa! Mi ha umiliato!
-Ecco che torna, non dite nulla, non spaventatela ancora, fatele credere che avete rinunciato all'idea. Fidatevi, ci penserò io. Ma promettetemi di trattarla bene... Tengo troppo a quella ragazza.
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GIUDITTA E OLOFERNE
Historical FictionGiuditta Naussbaum è una ragazza ebrea che lavora come cameriera sotto il falso nome di Giulia Sarti presso un amico di famiglia, Rocco Scalisi. Rocco la ospita nel caseggiato di sua proprietà e nasconde in un passaggio segreto i suoi genitori. Nell...