-Ci vediamo oggi alle cinque del pomeriggio alla caffetteria!
Ti mando la posizione. Non vedo l'ora di conoscerti dal vivo!-.
Izuku lesse per l'ennesima volta il messaggio che gli aveva inviato il ragazzo con il quale aveva iniziato a chattare da un paio di settimane.
«Finalmente ci potremo incontrare!» squittì entusiasta.
Inko gli servì una spremuta d'arancia e un paio di fette di pane tostate con burro d'arachidi e marmellata di albicocche. Gli scoccò un bacio alla tempia per poi prendere posto di fronte a lui.
«Tesoro, sai che sono felice quando anche tu lo sei... ma non metterci il pensiero».
Ma Izuku era troppo raggiante per prestarle davvero attenzione. Aveva diciotto anni e sarebbe stato in grado di riconoscere la menzogna dalla verità.
«Ti preoccupi sempre troppo, mamma» disse.
La vibrante spremuta era buona come sempre. Inko la sapeva fare a regola d'arte, senza zucchero, e si assicurava di scegliere sempre il frutto più dolce per suo figlio.
A Izuku non sfuggì lo sguardo un po' malinconico di sua madre che scivolava sulla sedie a rotelle. Le poggiò la mano sulla sua.
«Mamma, andrà tutto bene. Mi hai cresciuto bene. Sono forte!».
«Lo so, Izuku ma...» la donna si spense mentre gli stringeva forte la mano.
Il suo bambino era nato perfettamente sano ma all'età di quattro anni venne investito da un motociclista e da allora viveva in carrozzina, con una lesione del midollo spinale. Izuku Midoriya era paralizzato dalla vita in giù ma nonostante questo era molto indipendente e spesso cercava di fare da solo.
Raramente sua madre lo aveva visto piangere per la sua condizione ma si emozionava molto facilmente, soprattutto in presenza di gattini.
«Forza, tesoro. Finisci la tua colazione. Oggi si va a fare compere!».
Il verdino sorrise calorosamente e le sue guance si gonfiarono come quelle di un bambino.
Sei una donna fortissima, mamma...
***
Il giovane dai capelli verdi era visibilmente nervoso, mentre sedeva al tavolino del bar che gli aveva consigliato Tomuchan. Non vedeva l'ora di incontrarlo e sperare di vivere una storia idilliaca, come anelata in quelle due settimane di continuo chattare.
Per l'ennesima volta controllava se la sua camicia bianca sotto alla giacca di jeans fosse perfettamente stirata. Anche il suo jeans attillato era perfetto. Izuku usò lo schermo del suo smartphone per specchiarsi. Aveva utilizzato un po' di gel per sollevarsi le ciocche un po' verso l'alto e sollevato un lato della frangia.
I suoi occhi scintillavano di gioia. Le sue labbra morbide non smettevano un momento di piegarsi in piccoli sorrisi.
Quello che il ragazzo non sapeva era di un bel barista che non aveva fatto altro che guardarlo mentre serviva i clienti, si occupava della cassa e di pulire i tavolini.
Era un alto ventunenne con la pelle ambrata, il fisico allenato, i capelli biondi come il grano e gli occhi rossi. La divisa nera a mezze maniche non faceva altro che fasciargli il largo petto, i bicipiti gonfi e la vita piccola.
«Baku-bro, stai fissando quel cliente da una mezz'oretta!».
Katsuki Bakugo sogghignò per tutta risposta ma non gli rispose davvero. Eijiro Kirishima, suo collega del part-time sospirò mentre scuoteva giocosamente il capo.
Il suo migliore amico sembrava un gatto curioso su un ramo di un albero mentre osservava un umano in giardino.
«Non ha preso ancora ordinazioni».
«Forse starà aspettando qualcuno» gli rispose Eijiro. «Vado io alla cassa stavolta. Tu smetti di guardarlo, però. Non è virile».
Ma Katsuki non aveva la benché minima voglia di lasciar perdere. Così, armato di blocco note e penna, si diresse a passo spedito verso di lui. Le sue buone intenzioni, tuttavia, sfumarono quando si accorse di un ragazzo che si avvicinava a Izuku.
Non gli passò inosservato lo sguardo prima sorpreso e poi disgustato.
«Ciao» salutò con un sorrisetto arrogante. «Sei Izuku, vero?».
Il verdino si illuminò a tal punto che fu Katsuki ad arrossire mentre fingeva di pulire alcuni tavolini poco distanti.
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UnderWorld
FanfictionWelcome to the UnderWorld è una raccolta di One-Shot dove racconto ciò che mi viene in mente. Vi porto con me nel mio mondo di fantasia, con una storia auto-conclusiva su ogni mia Ship preferita. Warning: Di tutto e di più!