Soft BakuDeku: Prescelto dall'One for All

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Il dolore era disumano.

Giorno per giorno custodire quel potere stava mettendo a dura prova il suo corpo di sedicenne e aveva iniziato a vedere cambiamenti evidenti sul suo fisico da sempre minuziosamente allenato.

Era stato colto da un impeto di orgoglio sapere che All Might gli aveva trasferito uno dei Quirk più potenti della storia, l'One for All ma ben presto si era accorto che quel potere era stato più una maledizione.

Si era definito debole e aveva iniziato a pensare bene che forse non era lui il Prescelto.

Durante i suoi sogni febbrili indotti dal suo corpo pronto a spezzarsi da un momento all'altro, aveva rivisto i suoi ricordi e un paio di occhi smeraldo che correvano per salvarlo prima di una grande esplosione.

Izuku Midoriya.

Era stato un suo compagno d'infanzia che aveva iniziato a trattare con arroganza da quando aveva capito che lui era nato come Quirkless e che la sua vita avrebbe fatto schifo. Dopo le medie, dopo quel giorno in cui lui stesso si era lasciato sottomettere come un pivello da un Villain fangoso non l'aveva più rivisto.

Chissà come stava, che cosa stava facendo.

Una nuova ondata di dolore gli pervase le vertebre del braccio sinistro facendolo contrarre in uno spasmo involontario, come un terribile crampo. Forse era una punizione per essersi sempre comportato come un vero stronzo.

La porta della camera ospedaliera in cui alloggiava si aprì leggermente seguita da un vociare sconnesso. Lui, Katsuki Baguko voltò la testa dalla finestra alla porta cercando di mostrare un po' più di lucidità.

Fecero ingresso All Might nella sua forma scheletrica, un ragazzino dall'altezza insulsa con familiari capelli verdi e infine Recovery Girl che si fece strada tra le loro lunghe gambe per portarsi accanto al suo letto e dargli un'occhiata significativa.

"Ci dispiace irrompere qui senza preavviso ma abbiamo alcune cose di cui discutere, Bakugo Shonen" iniziò All Might facendogli una gentile carezza sui capelli.

Sotto i neon bianchi della stanza singola dai toni un po' aranciati Katsuki sembrava ancora più cadaverico e pallido, con profonde occhiaie scure sotto le iridi rubino spente.

"Molto piacere di conoscerti, sono Midoriya Izuku, 15 anni" si presentò il verdino, inchinandosi profondamente e con visibile soggezione.

"Non ti ricordi di me...?" parlò Katsuki con voce bassa e stanca.

Izuku inclinò di poco il capo poi scosse nervosamente il capo, facendo un passo indietro.

"Ha perso la memoria in un incidente d'auto, è un miracolo che sia ancora vivo" spiegò All Might, con voce cristallina. "Bakugo Shonen, abbiamo cercato a lungo il tuo amico d'infanzia come avevi detto e possiamo evitare che il tuo corpo ceda".

Katsuki annuì piano, spostando lo sguardo sul giovane, dove sulla fronte capeggiava una grossa cicatrice ancora in fase di guarigione. Per un momento non sentì neppure i suoi pensieri, solo un vuoto, seguito da un'immensa fatica per rimanere vigile. Sospirò, alzando tremante la mano per portarsela alla bocca. Morse, incidendo la pelle del pollice.

"Midoriya Shonen, è necessario che anche tu-".

"Certo, devo imitare Kacchan, giusto?" interruppe determinato Izuku.

Sia Katsuki sia All Might ebbero la stessa reazione stupita, gli stessi occhi illuminati da fioche speranze per il futuro stesso. Izuku inclinò dolcemente il capo, come sua abitudine, sollevando un sopracciglio: gli ci volle un attimo per unire i punti e scoprire il perché di quelle espressioni basite.

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