BakuDeku: Bad Jokes 2

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Katsuki aprì la porta di casa al suo caro amico Eijiro.

Fuori pioveva a dirotto e il cielo era uniforme, completamente coperto da uno spesso strato di nubi grige.

«Trovato quello che ti avevo chiesto?» domandò con un sorrisetto.

Il rosso crinito sollevò la busta di carta firmata ed annuì soddisfatto. Katsuki lo invitò a prendere posto sul divano che divideva il salotto dal cucinino.

«Sei sicuro di voler fare questo scherzo ad Izuku? Lo sai che è successo l'ultima volta» mormorò Eijiro.

Katsuki tirò fuori un paio di birre dal frigo e gliene tirò una. Il rosso ringraziò, l'aprì e ne tirò un generoso sorso.

«Ho girato quattro negozi per trovare ciò che mi avevi chiesto, considerando il gusto, il colore e la taglia».

«Ecco perché l'ho chiesto a te e non a Denki» sogghignò il biondo.

Tirò fuori dalla busta di carta un perizoma color verde pastello, con merletti rossi, delle rifiniture nere e un adorabile codino piumato bianco sul retro.

«Tra l'altro è l'edizione limitata per donne. La lingerie basata sul costume di Deku è quasi sold out» continuò il rosso, un po' arrossendo.

Katsuki sogghignò con lo sguardo fisso sul perizoma. Sapeva a che cosa stava andando incontro ma ne aveva bisogno.

Da quando lui e Izuku stavano aspettando il loro primo bambino erano passati appena sei mesi ma in quel lasso di tempo le cose tra di loro si erano fatte tese.

Izuku era entusiasta di essere incinto ma anche preoccupato per il suo ventre ancora molto piccolo. Sapeva che il bambino cresceva bene e che tra una manciata di settimane la pancia sarebbe esplosa ma nonostante questo si era fatto molti problemi.

Temeva che non essendo più tonico sarebbe stato meno appetibile agli occhi di Katsuki e decisamente meno desiderato.

Così, data la sua testardaggine, Katsuki era giunto alla conclusione di dover necessariamente tirargli uno scherzo e scioglierlo un poco.

«Potevi pensare a qualche scherzo migliore... sai come la prenderà quando troverà un perizoma chiaramente femminile nella vostra camera da letto?» riprese Eijiro.

«Ah, lo so. Per questo è perfetto. Magari così capisce che il mio amore per lui non scemerà mai, a maggior ragione se il suo corpo cambierà con la gravidanza».

«A proposito, so che è un maschietto. Congratulazioni. E il nome?».

Katsuki aprì la bocca per rispondere quando una notifica sul suo brillante rosso Iphone lo fece balzare in piedi. La telecamera di sicurezza aveva appena evidenziato che Izuku si stava avvicinando al cancelletto per entrare.

«Vado a mettere il perizoma sotto al letto. Lui appena entra inizierà ad andare su per mettersi qualcosa di più comodo. Tu fai il finto tonto, capito?».

Eijiro annuì mentre l'altro correva su per le scale e tornava proprio un attimo prima che Izuku entrasse e scrollasse l'ombrello rosso tutto fradicio.

«Oh, ciao, Eijiro-kun!» sorrise.

«Ciao, Izuku! Come stai?».

«Tutto bene» replicò l'altro, chiudendo la porta. «Kacchan?».

Il biondo lo sorprese con un abbraccio alle spalle e un bacio alla guancia fredda. Izuku emise un versetto sorpreso e di puro apprezzamento.

«Denki non c'è?» domandò dopo qualche momento.

«No. E' a casa dopo un'intera ronda notturna. Ho preferito lasciarlo riposare».

Il verdino annuì e con un sorriso si affrettò ad andare in camera da letto per infilarsi una tuta e una polo nera.

Kacchan lo seguì con lo sguardo fino a quando non sparì nella prima porta a sinistra e si avventò a due mani sulla testiera del divano.

«Dove hai posizionato quel perizoma?» domandò il rosso, in un sussurro.

«Sai che c'è uno specchio ampio in camera da letto, no?» disse Katsuki e l'altro annuì. «Bene. Prova un po' a pensare la scena».

Eijiro, qualche momento dopo, schioccò le dita e comprese. A malincuore ridacchiò e si preparò alla scenetta che sarebbe avvenuta dopo qualche istante.

E intanto, Izuku si era già preparato ciò che avrebbe indossato. Quando si sedette sul letto e i suoi occhi caddero sulla sua figura riflessa nello specchio qualcosa catturò la sua attenzione.

Vide un indumento femminile proprio dietro al suo piede destro, sotto al letto. Izuku sollevò un sopracciglio mentre usava la Black Whip per afferrare il misterioso oggetto.

Lo aprì tra le mani e la sua mente andò letteralmente in bianco.

Un perizoma.

Chiaramente per donna.

Dello stesso colore del suo costume da Hero.

Della sua stessa taglia, paradossalmente.

Izuku strinse i denti e marciò dritto lungo le scale, battendo furiosamente i piedi nudi sul legno.

Katsuki si trattenne dal mormorare «Eccolo!» per mantenere un viso neutrale. Eijiro fece altrettanto, mentre fingeva di guardare alcune notizie della Hero Network sul suo smartphone.

«Katsuki, potresti spiegarmi cos'è questo?!» disse apparentemente calmo.

Il biondo, che si era messo ai fornelli per fingere di cucinare qualcosa, si voltò con aria scocciata per guardare il perizoma tra le mani del marito.

«E io che cazzo ne so, scusa?».

Il verdino inspirò pericolosamente dal naso e gli si avvicinò per portargli contro al naso quello straccetto assai succinto.

«Te lo ripeterò un'altra volta e tu mi risponderai... che cos'è questo?».

Eijiro si morse l'interno della guancia pur di non ridere. Doveva ammettere che Katsuki era davvero in gamba a fingere e la reazione di Izuku era impagabile!

«Ti ho già risposto. Non ne ho idea!».

«Ah, no? Stamattina ci sei stato tu a casa, mentre io ero a sgobbare in ufficio! Quindi saprai esattamente che diavolo è questa cosa che ho trovato sotto al nostro letto e per giunta sotto al lato dove dormi tu!».

Eijiro socchiuse leggermente gli occhi. Accidenti, Katsuki l'aveva studiato proprio bene!

«Non lo so. Non puoi pretendere di avere una risposta da me quando non ne so assolutamente niente» marcò deciso il biondo. «Stai insinuando che mi sia scopato una puttanella di turno mentre tu non c'eri?».

Izuku si ritrasse un po' mentre stringeva il perizoma in un pugno e sbatteva le palpebre per non soccombere a un pianto isterico.

«Come dovrei interpretarlo?» rispose, con voce tremolante.

Katsuki guardò un momento Eijiro che si era alzato dal divano con un'espressione quasi colpevole.

«Cosa dovrei pensare se non al fatto che tu mi trovi così disgustoso da averti portato una donna a letto per cinque minuti di svago?».

Izuku fece un paio di passi indietro e si alzò la polo nera per rivelare quel tenero gonfiore allo stomaco che aveva inghiottito completamente i suoi addominali e reso i fianchi leggermente meno scolpiti.

«So bene quanto ti disgusto e per quanto io sono felice di questo nostro bambino non riesco ad accettarmi... e tu... tu oggi me lo hai fatto capire...».

Katsuki corrugò le sopracciglia senza pronunciarsi.

«Perché l'ho dovuto scoprire così? E' stato come se tu volessi che io trovassi la prova della tua colpa, Katsuki! Anzi, del tuo tradimento!».

Improvvisamente, il cellulare di Katsuki trillò e lui rispose. Dall'altro capo arrivò sensuale la voce di una ragazza profondamente eccitata, dove il biondo la fece ascoltare in vivavoce.


«Oggi mi sono divertita così tanto con te... facciamolo anche la prossima volta quando mi toglierai il reggiseno con i denti e mi darai il tuo cazzo enorme ancora e ancora».


Katsuki chiuse la telefonata e fissò Izuku, completamente scioccato e immobile, con aria di superiorità. Il cellulare lo poggiò sul tavolo della cucina solo per mettersi a braccia incrociate e poggiarsi contro il top del cucinino.

Izuku deglutì un paio di volte prima di abbassare quegli enormi occhi scioccati al vuoto. Le lacrime caddero lungo le guance una dopo l'altra.

«Mi spiace che tu l'abbia dovuto scoprire così, Deku».

Il verdino trovò il coraggio di guardarlo in quegli occhi scarlatti che ardevano di mille emozioni diverse. Per un momento sentì perfino il gusto acido del vomito risalirgli l'esofago.

«Q-quindi è vero?».

Katsuki lo superò per andare verso Eijiro, visibilmente nervoso. Gli poggiò un braccio sulla spalla e iniziò a sogghignare.

«Perché cazzo mi stai ridendo in faccia adesso?!» scattò improvvisamente Izuku.

Quel ghigno si cancellò seduta stante e l'espressione di Katsuki divenne sconcertata.

«Oi, Deku... che vuoi fare?».

Izuku era roso di rabbia cieca mentre attivava l'One for All e non smetteva di guardare i due poveri malcapitati con le lacrime sulle gote lentigginose.

In uno scatto d'ira, prese la pentola sul fornello e la incassò nel muro, frantumando le mattonelle e sbaragliando polvere e detriti dappertutto. La Black Whip si avvolse intorno al tavolo e lo scaraventò contro il frigorifero.

«Deku, cazzo! Calmati! Vuoi distruggere casa nostra?!» intervenne Katsuki.

«Non hai capito, Bakugo-san! Tu ora te ne andrai da questa casa e divorzieremo! Hai scopato una puttanella alle mie spalle, sapendo che sto aspettando il nostro bambino!».

«Baku-bro... f-forse d-dovresti dirglielo».

Eijiro si abbassò un attimo prima che una sedia lo centrasse perfettamente in faccia. Questa si andò a schiantare contro il televisore, in un boato terribile.

«Che cazzo dovrebbe dirmi? Perché tu sai chi è la sgualdrina che si è portato questo schifoso stamattina mentre non c'ero, Eijiro?!».

Il rosso la sentì veramente la paura corrergli lungo la schiena mentre guardava il disastro dietro di sé, il viso terrorizzato di Katsuki e l'aspetto minaccioso di Izuku.

«N-no, certo che no! Ma g-guarda che ti sbagli, Izuku!».

Una seconda sedia lo beccò di striscio. Se Eijiro non avesse attivato il suo Quirk si sarebbe potuto lussare una spalla.

«Non ho capito bene. Anche tu vuoi prendermi per il culo?!».

La mancanza di risposta fece infuriare nuovamente Izuku. A quel punto di non ritorno, alzò il polso destro e caricò l'indice con il pollice, pronto a sparare i suoi proiettili d'aria come prevedeva l'Air Force Smash.

«Quel perizoma potrei indossarlo anche io e cosa avrei da invidiare a quella puttanella che ti sei scopato stamattina, schifoso?!».

«Deku, ma lo vuoi capire che è tutto uno scherzo?!» urlò improvvisamente Katsuki.

Quelle parole fecero congelare Izuku ma non tanto da fargli abbassare quella pericolosa mano alzata e pronta per sparare.

«Quella voce l'ho estrapolata da un porno che ci siamo guardati recentemente insieme prima di incendiare il letto! Non dirmi che te ne sei già dimenticato!».

Il verdino tentennò, guardando Eijiro.

«S-sì! E' uno scherzo! Baku-bro mi ha chiesto di comprargli questo perizoma per farti capire che t-».

«Deku, è da quando sei incinto che ti sei fatto problemi inesistenti! Sei tu che continui ad allontanarti da me ma io non ho ancora smesso di rincorrerti! L'hai espresso anche tu... vuoi piacermi e questo era l'unico modo per farti rinsavire e a quanto pare ha avuto successo» mitragliò veloce Katsuki.

Lo raggiunse in poche falcate e lo inghiottì in un abbraccio dove inspirò forte l'odore di pino e menta che da sempre lo aveva colpito. Sotto a suo tocco, Izuku si irrigidì ma lasciò ciondolare la mano lungo il fianco.

«E poi non mi porterei mai nessuno a letto» gli sussurrò in un orecchio. «Lo so quanto mi ami e tu conosci i miei sentimenti. Mi ha fatto piacere sapere che sei geloso e ci tieni a me ma dai...» si staccò un momento per prendergli il viso tra le mani. «... come puoi pensare che potrei mai tradirti?».

Izuku iniziò a piangere rumorosamente e a imprecare mentre Eijiro tirava un sospiro di sollievo per non aver perso la vita per uno scherzo.

«M-ma... io...» balbettò.

«Deku, mi fai impazzire. E poi non vedo l'ora di vederti palesemente incinto del nostro piccolo Katsu» riprese il biondo, baciandogli le labbra amorevolmente.

Le sue mani corsero sotto alla polo per riservare una carezza affettuosa al tenero gonfiore.

«Katsu? Intendi proprio Vittoria?» domandò stupito Eijiro. «Mi sembra un bellissimo nome!».

«E' stata una sorpresa sapere che potevamo avere figli... e il nostro piccolo qui è stata una grande e prima vittoria» spiegò Kacchan, innamorato e malizioso.

A quel punto, Izuku scosse il capo e lo colpì al petto con delicatezza. Ma tutto ciò che seppe fu Katsuki che urlava mentre volava verso e contro il divano, in uno schianto tragicomico.

«Kacchan!» squittì il verdino, preoccupato.

Eijiro gli offrì subito la mano e lo issò in piedi. Katsuki non aveva un graffio; per fortuna il divano aveva assorbito la maggior parte di quell'impatto!

«Bene. Me lo sono meritato. Ma hai capito, adesso, Izuku?».

Il verdino annuì felice. «Sì, Kacchan... ma ne avremmo anche potuto parlarne, visto che mi avevi promesso che non mi avresti più tirato scherzi del genere».

Lo pronunciò con un tono dolce ma incredibilmente minaccioso. Katsuki socchiuse pericolosamente gli occhi a quell'improvviso buonumore.

«Visto che sono incinto e non posso fare sforzi sarete voi due a ripulire questo casino e a cucinare. Eijiro, mi dispiace, ma anche tu sei in punizione per essere stato complice di Kacchan».

«C-cosa?» biascicò il rosso crinito. «M-ma devo tornare a casa, da Denki e-».

Izuku tirò fuori dalla tasca della sua tuta il cellulare e compose immediatamente il numero del compagno di Eijiro che rispose subito.


«Izuku, ciao! Dimmi! Eijiro è con voi?».


«Ciao! Sì, Denki. Lui e Kacchan si sono proposti di fare le pulizie e prepare la cena».
Mise in vivavoce. Dall'altro capo arrivò cristallina una risata.


«Non dirmelo! Ti hanno tirato un altro scherzo e tu ti stai vendicando? Ma io arrivo subito! Rimango per cena!»


Izuku guardò fra il malizioso e il sarcastico i due poveri malcapitati, mentre si appoggiava al top e teneva il telefono a poca distanza dalla bocca.

«Ti aspettiamo. Stasera, Kacchan cucinerà Katsudon per tutti e non solo...».

«Oh, andiamo! Lo sai quanto mi ci vuole per la cena che hai in mente tu?» sbottò stufo il biondo.

Izuku non smise si sorridere ma le sue sopracciglie si corrugarono e gli donarono un aspetto minaccioso. Un paio di Black Whip serpeggiarono come avvertimento.

«Cazzo! E va bene, hai vinto tu».

E il vero quanto dolce sorriso di Izuku prese il posto di quell'oscura espressione vittoriosa. Katsuki sospirò ma era felice. Amava il suo compagno che ora continuava ad accarezzarsi la pancia con affetto.

«Kacchan...! Vieni a sentire! Katsu si sta muovendo!».

Le pulizie aspettarono: il biondo futuro papà portò immediatamente mano ed orecchio sulla piccola curva ed ascoltò i primi movimenti del piccolo in arrivo. Fu un'emozione indescrivibile!

«Eiji, vieni qui anche tu a sentire come si muove nostro figlio!».

Il rosso non se lo fece ripetere e rimase del tutto folgorato che dentro quella così minuta pancia ci fosse una vita già molto sviluppata.

Izuku era al settimo cielo, non si preoccupava se con tutto quel movimento dettato dalle risate miste a lacrime di gioia la polo si fosse alzata e si fossero evidenziate alcune piccole imperfezioni.

Eijiro vide qualche minuta increspatura di grasso appena sopra l'elastico della tuta e la trovò del tutto adorabile. Fantasticò addirittura sul suo compagno Denki in questa versione così eccitante.

«Oi, datti una calmata».

Eijiro non capì l'avvertimento in cagnesco di Katsuki ma quando Izuku gli indicò il cavallo e lui vide che nel pensare di Denki incinto gli si era indurito, ridacchiò imbarazzato. Tentò perfino di nascondere la sua protuberanza ma senza successo.

Prima di pulire, Katsuki gli sussurrò in un orecchio: «Quel perizoma... voglio che tu lo metta stasera. Ti voglio e non accetterò che tu ti nasconderai sotto alle coperte».

Izuku avvampò deliziosamente. Annuì appena mentre si strofinava alcune lacrime dal viso. Era felice. Sì, anche molto imbarazzato per aver quasi distrutto la cucina e il soggiorno, tuttavia, era orgoglioso che un peso si fosse levato dal cuore.

«Kacchan, sei sicuro che avrai energia dopo le pulizie e la cena?».

«Ah? Io sono il grande DynaMight, Dio delle Esplosioni Mortali! Questo non è niente! Preparati, Deku! Il mio cazzo brama il tuo culo!».

«Kacchan!» squittì rosso il verdino. «Katsu ti sentirà e finirà per dire qualche cosa di sconcio alla sua prima parola!».

Eijiro vibrò una possente risata. Oh, se l'era appena immaginato ed era esilarante!

«Scommetti che non succederà?» gli disse il biondo.

«Io dico il contrario. Io e Denki abbiamo scommesso con gli altri dell'Agenzia che il vostro bambino avrà i capelli biondi mossi e gli occhi rossi».

«E perché mai?» domandò Izuku.

«E' solo una scommessa, nulla di che»...



Erano innamorati di quel piccolo fascio di gioia un po' imbronciato tra le braccia di Izuku. Aveva i capelli biondi e mossi con un paio di occhi scarlatti.

Denki ed Eijiro agitavano i loro contanti festosi. Avevano proprio stra-vinto!

«Izuku, Katsuki! Dovete fare subito un altro bambino così che possiamo chiedere la rivincita!» singhiozzò Ashido. «Mi hanno spillato un sacco di soldi! Ma Katsu-chan è così carino!».

Era vero. Era davvero un bellissimo bambino.



The End


Angolo di Watchie

Anche il seguito è stato scritto guardando un altro prank su Youtube. E' incredibile quante idee possono spuntare quando non hai voglia di fare nulla!

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