Halloween Special Story - KIRIBAKU: Niente Zucca per i Draghi!

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«Idiota!».

Katsuki continuava a ripeterlo mentre affettava con una piccola falce le spesse radici verdognole di una media zucca. Il suo orticello, dietro l'alta dimora della famiglia Bakugo, aveva dato ottimi frutti, ripagando i suoi sforzi di agricoltore.

Ma Katsuki non era solo quello. Era un cavaliere, il più fiero giovane guerriero dei Barbari di Zelf e il futuro Re dei Draghi. Nelle sue vene, da quindici generazioni, scorreva il fiero sangue dei Domatori di quelle antichissime creature sputa-fuoco.

«Eijiro è andato a rifugiarsi nel bosco. Non vuole rischiare di appiccare inutilmente fuoco starnutendo a destra e a manca».

Ciò che gli aveva detto il Drago Nero Hanta Sero ancora risuonava nella sua mente. Katsuki si caricò la zucca sulla spalla per portarla nel cucinino della sua dimora. Poco prima di chiudere la porta scrutò il cielo, le nuvole cupe e scure si ammassavano tra di loro.

«Che razza di idiota! Prendi un raffreddore, sparisci e devo saperlo dalle altre comparse?».

Katsuki affogò la sua rabbia affettando con forza la dura zucca. All'interno un bel colore aranciato e tanti semi fecero capolino e questa vista provocò un misto di orgoglio nel ragazzo biondo.

Quello che aveva in mente di preparare era un ottimo porridge di zucca. Sua madre Mitsuki era solita prepararglielo quando aveva la febbre. Tempo un giorno e già si guariva.

Katsuki espirò pesantemente. Non capiva perché Eijiro non gli avesse detto nulla. Dopo la violenta bomba d'acqua che c'era stata sei giorni fa tutti i Draghi, sotto gli ordini di Masaru, si erano mobilitati per impedire alla frana della Montagna Dasfr di ricoprire l'intero villaggio di casette di legno.

Eijiro era quello che aveva lavorato più duramente di tutti. Poi era scomparso.

«Sei proprio un fottuto Drago! Sono tuo amico, che cazzo! Ti avrei fatto stare subito meglio e invece te ne sei andato a nascondere chissà dove con la coda tra le zampe!».

Era tempo di dedicarsi al risciacquo delle fette di zucca e della preparazione del piatto. Katsuki decise di prepararne in abbondanza anche per i suoi genitori.

Katsuki si mise a canticchiare sottovoce. Era stranamente di buonumore ora...


***


Il bosco a nord di Zelf era molto vasto ma non raggiungeva le proporzioni di una foresta.

Katsuki aveva sempre amato inoltrarsi nelle profondità di quel mondo magico e naturale solo per poter ammirare le chiome degli alberi passare dal verde all'arancio, all'oro e all'arancione. Col tempo aveva imparato a memoria dove trovare funghi commestibili, arance e perfino castagne. Erano così saporite!

Al sol pensiero si fermò per l'improvvisa acquolina. Katsuki se l'asciugò passandosi il pollice sulle sottili e perfette labbra.

Il cielo sopra di lui si era fatto più buio e sfidava che di lì a poco sarebbe venuto a piovere.

Sarebbe stato meglio accelerare il passo ma come poteva farlo se era circondato da alberi che brillavano di oro e di arancio in modo spettacolare?

Una foglia gli cadde in testa, rossa come il fuoco, vermiglia come gli occhi di Eijiro...

Bastò questo a far imporporare tenuemente le sue gote e a ripensare sul suo insuperabile porridge nel cestino che sorreggeva.

Gli piacerà?

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