Soft BakuDeku: I Want it That Way

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Izuku non era davvero molto incline alle feste, che si trattassero di compleanni o altre ricorrenze perché era così impacciato da non sapere mai che viso mostrare. Era una caratteristica che aveva acquisito, se si poteva così dire, dall'essere sempre stato piuttosto da solo in quanto Quirkless.
Però quella pre-natalizia, detenuta il 24 dicembre al dormitorio della U.A. era una alla quale non avrebbe mai potuto mancare, neanche se si fosse trovato con le gambe spezzate e bloccato su una sedia a rotelle.


L'aria si era fatto piacevolmente allegra e profumata di leccornie verso le quattro del pomeriggio, precisamente quando la cucina era diventata proprietà di Rikido Sato. Il profumo di dolci, mele caramellate ma anche pollo, patate e molte altre cose aveva aleggiato in tutto il dormitorio che nel frattempo era stato meravigliosamente addobbato.

E quando era iniziata la festa c'erano stati subito brindisi e cibo a volontà, con tanti complimenti per Hero Sugarman. Izuku non si era risparmiato su questo ma a poco a poco si era messo in un angolo a guardare la neve che aveva iniziato a cadere, proprio fuori una delle quattro grosse finestre del dormitorio.

Era bella la neve, aveva sempre avuto un potere molto rilassante soprattutto sui suoi subbuglianti pensieri ma osservarla con il freddo pungente che rendeva il suo viso gelido e arrossato era la miglior cosa che amava fare in pieno inverno.

Così, spinto dalla voglia di lasciarsi chiacchiericci e risate alle spalle, decise di uscire. Il cambio di temperatura fu immediatamente evidente: le parti esposte del suo corpo come mani, collo e viso sembrarono come punti da aghi gelidi ma Izuku sorrise.

Si portò sotto all'infinito cielo scuro a osservare le stelle flebili e a cercare la luna che, come a realizzare il suo desiderio, si mostrò dietro a soffici nuvole da un blu più cobalto. Era bianca, piena, splendente e molto grande. Era semplicemente perfetta.

Izuku sbuffò una nuvoletta d'aria con la sua bocca; sì, faceva davvero freddo. Gli venne in mente come dovevano sentirsi quegli Hero e quelle persone che nascevano con un Quirk di Fuoco od Esplosivo e inconsapevolemente gli venne in mente Katsuki.

Al solo pensiero di quei rubini scarlatti ardenti di passione o determinazione in ogni incontro gli fecero notare che la voce burbera del biondo in questione sovrastava le risate di tutti gli altri. Izuku si voltò a tre quarti, verso la luce calda del dormitorio fuori dalla stessa finestra in cui lui si era messo a osservare la neve cadere: Kacchan stava sbraitando contro Eijiro e Ashido per evitare di farsi mettere un berretto tutto rosso.

Sorrise un po' ma poi qualcosa lo gelò a tal punto da non sentire neanche più il freddo dell'esterno: mentre Katsuki urlava e sbraitava anche oscenità, Ochako si era avvicinata e gli aveva stampato un bacio sulla guancia. Poi Denki e Ashido li avevano inconsapevolmente spinti insieme e loro due si erano trovati abbracciati.

Il cuore di Izuku si freddò e quel lieve calore nato dalla scenetta tragi-comica di pochi attimi prima svanì esattamente come i suoi respiri un po' incostanti diventati nuvolette quasi biancastre.

D'un tratto quella visione così inaccettabile andò a sfocarsi: per riflesso Izuku si ritrovò a sbattere le palpebre più e più volte ma non riuscì a frenare alcune lacrime calde che solcarono le sue guance fredde in un contrasto quasi troppo bollente. Non riusciva a staccare gli occhi da quella scena, dove Ochako si era proprio aggrappata al torso muscolo di Katsuki e quest'ultimo non la stava certo lasciando andare.

Izuku deglutì, strofinandosi le lacrime ma decise di farsi ulteriormente più male nel rientrare nel dormitorio, come se quella visione dai toni blu e aranciati fossero stati uno scherzo dall'aver preso troppo freddo.

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