Andrès
<<Secondo me come struttura di base va bene, ma comunque parlane con la iena, per essere sicuri>> esclamai;
ovviamente mi fulminò con lo sguardo...
da quando avevamo trovato il posto adatto al progetto era passata una settimana, in cui avevamo iniziato a lavorare sodo e con costanza, ovviamente il fatto di essere nella stessa stanza con la pazza psicopatica, non aveva aiutato, ci eravamo letteralmente scannati ogni giorni, praticamente ogni pretesto era buono per discutere...beh sarò onesto nel dire che la provoco parecchio...pensai, non né sapevo il motivo, ma dalla sera in cui avevo conosciuto quella ragazzina, ogni sfida di sguardi o battibecco era una dose di adrenalina pura
<<la iena qui presente ti dice che hai fatto un ottimo lavoro Jimmy, puoi gentilmente riferirlo allo stronzo che hai davanti>> rispose acida, come al solito,
era incredibile la sua capacità di smuovermi i nervi, che se da una parte mi faceva impazzire, dall'altra mi divertiva parecchio;
Jimmy mi guardò imbarazzato, ovviamente in questi ultimi giorni si era ritrovato spesso in mezzo alle nostre discussioni, sembrava sull'orlo dell'esaurimento...gli diedi una pacca sula spalla <<ottimo lavoro amico, le misure adesso sono adattate alla perfezione e noi possiamo continuare a lavorare>> dissi guardando Kristen, cazzo quella ragazzina aveva un miliardo di difetti, però per quanto io potessi odiarla, il completo bianco che indossava, metteva a dura prova i miei istinti maschili
<<grazie Jimmy e scusa per le discussioni>> disse guardandolo in maniera del tutto sincera, il vero problema era che i nostri caratteri e il nostro primo incontro, non ci avrebbero mai permesso di smettere di discutere, eppure rimanevo sempre fermo dell'idea avuta sulla spiaggia la settimana prima "se vinco io farai tutto ciò che voglio", ripensando a quel momento, al suo sguardo e alle nostre mani a suggellare quella scommessa, sentì di colpo la patta dei pantaloni stringersi...cazzo...nel vero senso della parola...pensai
<<Collins prendi il bozzetto, ti raggiungo in ufficio tra dieci minuti>> ed eccolo di nuovo quello sguardo di fuoco che avrebbe potuto incenerirmi da un momento all'altro
<<tu però ci godi proprio a farmi incazzare, ti avrò ripetuto almeno mille volte di non darmi ordini>> era più forte di me, farla incazzare mi piaceva da morire
<<fa come vuoi, io vado in bagno>> dissi liquidandola, troppo a disagio per poter rimanere in quella stessa stanza con lei..."che razza di stronzo"...le sentì dire da lontano, sorrisi e dopodiché mi diressi in bagno.
Una volta finito di soddisfare le mie esigenze, uscì dal bagno e mi diressi in ufficio, pronto a lavorare e a litigare come al solito, ma quando vidi la bozza di Jimmy sulla scrivania e non vidi Kristen mi meravigliai...e ora dove cavolo è andata...pensai;
riuscì dall'ufficio <<Paul hai visto Collins>> chiesi
<<è venuta a chiamarla Giselle 5 minuti fa, credo sia all'ottavo piano>> rispose,
<<grazie>> dissi, dirigendomi verso l'ascensore.
Appena arrivato all'ottavo piano, la prima cosa che captai fu la sua voce...stava letteralmente urlando, vidi Scott e Giselle guardarsi preoccupati e con mia sorpresa vidi anche il Signor Joulise, che non vedevo dalla cena, mi avvicinai sentendo sempre di più le urla di Kristen
<<che sta succedendo>> chiesi, Scott e Giselle mi guardarono, ma non accennarono ad aprir bocca
<<Jeremy ne ha combinata un'altra delle sue>> fu Robert a parlare, così mi avvicinai a lui, notando la sua preoccupazione
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Second Courses |In revisione|
Romance"La vita è una sfida continua, un continuo susseguirsi di eventi...è come una partita a scacchi, solo che, in questo caso , è solo lei a decidere le mosse da utilizzare e tu puoi solo accettarle...o almeno provarci, perchè per quanto lei ti dia...al...