Capitolo 51

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Kristen


8 mesi dopo...



Terminai di acconciare l'ultima ciocca di capelli con il ferro, per poi passare un po' di lacca ed iniziare ad aprirli con le mani, così da renderli più morbidi e non sembrare la regina Maria Antonietta di Francia.

Lasciai che i miei capelli ricadessero con onde morbide lungo le spalle, per poi applicare un po' di gloss sulle labbra, così da terminare il make-up che avevo realizzato in precedenza; i miei occhi erano incorniciati da un eyeliner nero, mascara e una pioggia di glitter bianchi, che ad ogni movimento sembravano assumere sfumature di diverso  colore... grazie Karol per il prestito...

Ringraziai mentalmente la mia amica per avermi prestato quell'ombretto; una volta terminato il make-up, uscii dal bagno e mi avviai verso il letto, dove, ancora all'interno del porta abiti, c'era il vestito che avrei indossato quella sera.

Sentivo lo stomaco in subbuglio e il cuore a mille, ma non per la paura, bensì per la felicità e anche per un pizzico di nervosismo dovuto all'importanza della serata, ma soprattutto tanta felicità...e non poteva esserci sensazione più bella.

Sfilai l'abito dal porta abiti, per poi iniziare ad indossarlo facendolo risalire lungo tutto il mio corpo e una volta arrivata in cima, arrivò la parte più difficile...la zip; iniziai a dimenarmi come una pazza, pur di riuscire a tirar su la zip e ad agganciare un gancetto che a mio parere sembrava essere invisibile all'occhio umano...mi ero addirittura messa a saltellare; passai cinque minuti abbondanti a provarci, ma ovviamente, senza successo, così decisi di chiamare i rinforzi

<<Andrès>> urlai; dopo neanche dieci secondi, lo sentii risalire le scale che lo avrebbero condotto nella sua stanza, quella nella quale mi stavo preparando e sempre nella stessa stanza dove dormivo da un mese.

Non appena Andrès aprì la porta si bloccò sul posto, costringendo il suo sguardo a vagare lungo tutto il mio corpo e costringendo anche me a farlo; indossava un bellissimo completo nero, anche se non aveva ancora messo la giacca e una camicia bianca, che non faceva altro che risaltare i suoi bellissimi occhi

<<dovrebbero dichiararti illegale, lo sai vero>> il suo complimento mi fece sorridere, dopodichè mi voltai dandogli le spalle

<<avrei un piccolo problemino>> dissi, rivolgendomi al mio vestito aperto; Andrès si avvicinò lentamente a me, per poi sfiorarmi la schiena con le dita, quel contatto sembrò essere in grado di uccidermi in solo colpo, il mio corpo sussultò e i brividi non tardarono ad arrivare

<<siamo piuttosto tesi mi pare>> disse, iniziando a scendere con le dita lungo la mia schiena

<<abbastanza>> risposi, in maniera non proprio tranquilla; Andrès arrivò sino alla zip, per poi iniziare a risalire verso l'alto

<<pensavo che tra ieri pomeriggio, stanotte e stamattina, ti avessi tranquillizzato abbastanza>> il mio viso si infiammò, così come il resto del mio corpo, a tal punto che avvertii un fremito tra le gambe; i miei pensieri ripercossero il pomeriggio in ufficio, dove Andrès aveva realizzato il suo più grande sogno...capiamoci...

e dire che non era stato piacevole era dire poco...la notte, l'avevamo passata ad annodarci tra le coperte, finchè anche loro esauste erano finite dall'altra parte della stanza e la mattina...beh...quello si che era stato un bel buongiorno;

<<fatto>> disse Andrès, staccando la mano ed interrompendo tutti i miei focosi pensieri; mi voltai verso di lui, rimanendo come sempre ammaliata dalla sua bellezza e dai suoi occhi.

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