Capitolo 10

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Andrès



<<Suppongo stia procedendo tutto al meglio>>

<<assolutamente si, l'11 mattina troverai il file della bozza direttamente sul tuo computer>> risposi.

 Era passata una settimana dal mio ritorno dall'Argentina, settimana in cui avevo conosciuto solo una parola "lavoro", era stata una settimana intensa, con orari assurdi, ma la cosa importante era che tutte le bozze erano complete e già da qualche giorno avevamo avviato la bozza in 3d definitiva, eravamo pienamente nei tempi di consegna e speravo davvero che questo progetto fosse approvato "tu sai che ci sono altre due aziende in competizione con il nostro finanziatore...non è detto che il nostro progetto sarà scelto Andrés..." le parole di Jeremy continuavano a ronzarmi in testa "se non dovesse finanziarlo, non possiamo tranquillamente chiedere ad un'altra persona" era stata la domanda più ingenua del pianeta, ma anche quella più sensata " Andrés se questo finanziatore sceglie un altro progetto temo che Kristen dovrà rinunciarci, almeno per un altro po', la nostra azienda è stata in mezzo ad una bufera economico-finanziaria pesante e la voce si è sparsa per tutti gli Stati Uniti, né l'ente, né un altro privato acconsentirebbe, almeno per il momento finché non facciamo capire di essere tornati in pista, ecco perché voglio che sia tu che Kristen lavoriate al mio fianco per il progetto Argentino, perché nel caso in cui il progetto di Kristen non venga scelto, lo stadio sarà il nostro nuovo trampolino"...

<<Evans si può sapere che diavolo fai lì impalato>> la voce di Kristen mi ridestò dai miei pensieri, mi resi conto solo in quel momento di essere meccanicamente uscito dall'ufficio di Jeremy ed essere arrivato nel mio ufficio;

 Kristen ed Emily erano sedute dietro la scrivania a lavorare alla bozza 3d;

<<Evans, ti sei incantato, hai parlato con mio padre>> era sempre la solita acidona, anche se nell'ultimo periodo sentivo fosse cambiato qualcosa, noi litigavamo e ci provocavamo sempre eppure dal viaggio in Argentina avevo avuto come l'impressione che il nostro rapporto avesse preso una piega diversa 

<<Collins non mi sono incantato stavo solo pensando>> risposi, la vidi accigliarsi 

<<quindi pensi pure ogni tanto, beh buono a sapersi>> ed eccola la nostra sfida quotidiana, mi avvicinai a loro 

<<come procede>> chiesi guardando la bozza 

<<la parte esterna è praticamente pronta, manca la cupola e alcuni dettagli ma credo che per domani sera sarà pronto>> rispose Kristen, rimettendo gli occhi sul computer 

<<Kris credo che sia perfetto, se vuoi, mentre voi iniziate a modellare la cupola io avviso gli altri che lavoreremo domani sera in sala meeting cosi da visionare gli ultimi dettagli insieme>> le chiese Emily, Kristen prontamente annuì ed Emily andò via 

<<che ha detto mio padre>> chiese 

<<voleva sapere come stava procedendo tutto e ha detto di fargli trovare >> mi interruppe <<di fargli trovare il progetto definitivo pronto l'11 mattina, ormai sa dire solo questo>> la vidi rattristarsi, ormai avevo capito benissimo che il loro rapporto faceva acqua da tutti pori e a quanto pare lei ci soffriva sempre più di lui

 <<domani sera concludiamo quindi>> chiesi sapendo benissimo la risposta, ma cercai di deviare l'argomento "padre" 

<<si Evans, perciò non prendere impegni perché altrimenti di faccio finire su Top Crime>> ormai le sue minacce erano abitudine, perciò non sentirla in quel momento mi avrebbe preoccupato parecchio, all'improvviso si alzò 

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