Capitolo 6

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Kristen



<<Quanto manca>> chiesi annoiata;

 erano ormai le 4 del pomeriggio, avevamo passato tutta la mattinata tra Howthorne e Alondra Park, dai quali non avevamo ricavato grossi risultati, ma non avevamo molto tempo da perdere, perciò anche se come scelta pesò ad entrambi, decidemmo verso le 2 di fare una pausa in un fast food vicino ad Alondra Park, inutile dire che discutemmo anche lì e che questo ci fece perdere ulteriore tempo; 

erano ormai quasi venti minuti che eravamo in macchina diretti verso quello che sarebbe dovuto essere l'ultimo posto della lista, che aveva Evans, quindi non avevo la più pallida idea di dove fossimo diretti e quanto tempo mancasse, dal momento che si era incapricciato per non dirmelo.

<<Siamo quasi arrivati>> disse pacato, con gli occhi fissi sulla strada, lo osservai per un lungo momento e alla mente mi tornò subito ciò che era successo qualche ora prima, le sue mani sui miei fianchi, il suo respiro sul mio viso...ma che cazzo Kristen ora non ti farai incantare da questo energumeno solo perché ti ha evitato una caduta...

mi rimproverai mentalmente per ciò che avevo pensato e mi rimisi a guardare fuori dal finestrino, dal quale iniziai a vedere un quartiere più aperto rispetto a Howthorne; 

c'erano poche case e tanti palazzi, ma comunque era meno circoscritto...non sapevo perché ma quei palazzi mi sembravano molto familiari

...come dire L.A. è enorme e non ero stata i tutti i meandri esistenti...

Andrés accostò l'auto, <<arrivati>> disse, dopodiché scesi, e lo seguì finché non fummo davanti ad un enorme terreno sterrato

 <<Jimmy ha scritto nella mail che qui prima c'era un enorme palazzo che è stato buttato giù tre anni fa e nessuno ha più edificato>>  disse iniziando a controllare le misure;

iniziai a guardarmi intorno e a differenza degli altri posti questo sembrava essere molto più azzeccato, c'erano case e palazzi, ma c'erano comunque spiragli e oltretutto era un'area piuttosto centrale, visto che aveva la strada da entrambi i lati...eppure non sapevo perché sentivo un magone nello stomaco, sentivo come se ci fossi già stata...

<<le misure sono perfette anche qui e a differenza degli altri questo mi piace molto di più>> disse, 

effettivamente era vero, ma per togliermi ogni dubbio, iniziai ad incamminarmi da un angolo all'altro del terreno per vedere un po' di panorama e quando fui vicina all'angolo destro mi paralizzai...

<<secondo me è perfetto Collins, è stata una lunga giornata, ma credo proprio che sia il posto giusto>>

 Evans parlò, ma le mie orecchie sentivano, rifiutandosi di ascoltare, mentre i miei occhi rimasero fissi sull'enorme grattacelo bianco che si innalzava davanti a me...

<<Collins hai sentito cosa ho detto>> no...non lo avevo sentito o meglio non lo avevo ascoltato, perché le mie orecchie percepivano rumori diversi, rumori di macchine con bip continui, rumori di disperazione;

 i miei occhi rimasero fissi lì sul Centinela Hospital Medical Center

...ecco perché il posto mi sembrava così familiare... 

<<Collins è tutto ok>> mi ridestai dal mio stato di trance, accorgendomi di avere gli occhi umidi <<questo posto non va bene>> dissi, senza voltarmi verso di lui, 

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