Capitolo 27

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Kristen



Corsi più veloce che potessi, evitando persino di prendere l'ascensore, con Andrès per mano...ero letteralmente terrorizzata, avevo paura di quello che mi avrebbero potuto dire, di quello che fosse successo o di poter sentire per le terza volta le stesse parole.

Arrivata al quinto piano mi diressi nella stanza di Charlotte e quando entrai lei non c'era e nemmeno il suo letto...

Beth era inginocchio davanti alla finestra con le mani giunte e davanti quell'immagine sentii il mondo mancarmi da sotto i piedi...

<<Dimmi che non è vero>> implorai tra le lacrime, Beth si voltò, piangeva ancora anche lei eppure non seppi perchè, ma quando si voltò a guardarmi i suoi occhi sembrarono avere una luce diversa, riuscii a scorgere qualcosa che somigliava vagamente alla speranza 

<<Beth...>> la richiamai, pronta a crollare del tutto...

<<ha chiamato il centro trapianti...hanno un donatore compatibile>> cercai di analizzare quelle parole nella mia testa centinaia di volte

...ha chiamato il centro trapianti...hanno un donatore compatibile...quella frase equivaleva a dire che c'era una speranza, che la mia bimba dai capelli rossi poteva vivere, poteva avere una vita normale come tutti gli altri bimbi...sentii le forze mancarmi, tanto che caddi inginocchio <<Kris>> Andrès mi richiamò preoccupato appoggiandomi le mani sulle spalle, ma l'unica cosa che realmente percepivo era la gioia...la notizia che aspettavo da quasi due anni era finalmente arrivata...tua nipote può vivere...mi ripetevo; 

mi sentii sollevare da terra e mi ritrovai seduta su una poltroncina <<Kris guardami per favore>> Andrès si mise davanti a me, guardandomi con i suoi occhi azzurri, mi concentrai su di essi e riiniziai pian piano a sentire i rumori intorno a me, a vedere tutto in maniera più nitida...

<<Andrès>> sussurrai, quasi con la paura di svegliarmi

<<sono qui Kris>> rispose prendendomi le mani, feci un bel respiro

<<è vero ciò che ho sentito>> chiesi, pregando che mi dicesse si, che non stessi ancora dormendo e che quello non fosse solo un sogno...lo vidi annuire 

<<si Kris, è tutto vero>> aveva anche lui le lacrime agli occhi, ma mi permisi di spostare lo sguardo verso Beth 

<<avevi ragione, non possiamo arrenderci>> disse avvicinandosi <<abbiamo una speranza>> sussurrò per poi abbracciarmi, la strinsi forte tra le mie braccia, per poi allungare una mano verso Andrès...si unì anche lui al nostro abbraccio, eravamo come una sorta di guscio protettivo, al momento vuoto, ma che presto sarebbe tornato ad essere pieno di luce, amore e gioia, un guscio che avrebbe protetto e amato quella bambina a qualunque costo.

Sciolto quell'abbraccio, Andrès si offrii di andare a prendere dei caffè, buttai uno sguardo all'orologio appeso nella stanza...erano le 7 passate,

 <<cosa ha detto il medico>> dissi rivolgendomi a Beth

 <<che è un intervento complicato e che ci vorrà tempo, anche se non ha specificato quanto, ma ha detto che mi terranno aggiornata>> sospirai, per poi dirigermi verso la finestra, era mattina già da un po', avevamo praticamente visto l'alba appena arrivati a San Diego, speravo con tutta me stessa che quell'alba fosse un segnale per un nuovo inizio, che lo fosse il cielo limpido del mattino, che lo fossimo noi...speravo che tutto preannunciasse un nuovo inizio, sapevo che ora sarebbe arrivata la parte più difficile...l'attesa...un'attesa angosciante, piena di paure, eppure per la prima volta volli essere fiduciosa...alzai gli occhi al cielo e mentalmente chiamai mio fratello...non portarmela via, ho bisogno di lei...

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