Andrès
Sentii lo stomaco contorcersi su se stesso, il sangue ribollirmi nelle vene e una gran voglia di ribaltare il tavolo davanti a me.
Nell'esatto momento in cui Cleo fece ingresso nella sala accompagnata da quell'uomo, tutta la felicità accumulata, i mesi passati con Kris, mia madre, il progetto, tutto sembrò svanire in un attimo, ritrovandomi davanti a ciò che cercavo di evitare da troppo tempo.
C'era gente, troppa gente e per quanta voglia avessi di spaccargli la faccia, non potevo farlo in quel momento; dopo tutto quello che era successo a mia madre, dopo la morte di mio padre, avevo lavorato tanto su me stesso, non avrei permesso a quel pezzo di merda di fare il suo gioco.
Girai lo sguardo verso mia madre, il suo volto era più bianco del solito...come biasimarla; da sotto il tavolo l'accarezzai, per poi ritornare con lo sguardo su di loro
<<Buongiorno>> dissi...
La voce di Kristen mi fece tornare alla realtà, la mia mente ritornò alle pareti del mio appartamento e il mio cuore tornò alle braccia di Kris strette intorno a me; le mie orecchie iniziarono a percepire la sua voce e i suoi singhiozzi e i miei occhi si focalizzarono solo ed unicamente su di lei;
<<ascolta, vedrai che troveremo un modo>> continuai a stringerla a me, cercando di placare il suo pianto e al contempo anche il mio
<<ci ho provato ad evitarlo, credimi, sono persino venuto a Los Angeles, ma non è servito>> dissi, avevo fatto di tutto per evitare che quell'uomo piombasse di nuovo nella mia vita, ma sembrava essere impossibile.
Kris si staccò da me, regalandomi la visione dei suoi occhi, nei quali mi ero specchiato spesso, ma che in quel momento erano arrossati e pieni di lacrime a causa mia; l'ultima cosa che volevo era ferirla, era la persona più importante della mia vita e senza di lei sarei stato perso e il solo pensiero di averla ferita mi uccideva
<<perdonami piccola mia, non volevo prendermela con te, ne tantomeno sparire così, ma>> le parole scivolarono nel vuoto, probabilmente perchè non ne avevo altre, le avevo perse tutte nell'esatto momento in cui quell'uomo era entrato nel mio ufficio;
Kristen mi afferrò le mani, le sue erano completamente ghiacciate, mentre le mie erano talmente calde che pensavo di avere la febbre
<<non devi chiedermi perdono, mi basta solo che tu non ti chiuda in stesso>> prese un bel respiro, poi continuò a parlare <<mi hai spronata per mesi a levarmi la corazza che portavo e non c'è stata cosa più bella che liberarmi del mio stesso autocontrollo, liberarmi di tutti i mostri del passato e non ce l'avrei fatta senza di te, ma ora ho bisogno che continui a rimare coerente con quello che sei, con la persona meravigliosa che hai dimostrato di essere, ho bisogno che ti fidi di me e che ti fidi di quello che abbiamo e di quello che potremmo avere, perchè ti giuro che niente e nessuno potrà mai distruggerlo>>
Le parole di Kris mi accarezzarono l'anima, alleviando un po' il dolore che sentivo nel petto
<<cosa senti in questo momento>> chiese, guardandomi con quegli occhi castani che amavo da morire;
sentivo di tutto, le mie emozioni variavano, oscillando dalla rabbia più feroce, alla tristezza incolmabile
<<sento un pizzico di quello che sentivi tu>> dissi, alludendo al vuoto di cui spesso mi aveva parlato; Kristen sembrò essersi scottata con qualcosa di troppo ardente, perchè di scatto mi prese il viso tra le mani
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Second Courses |In revisione|
Romance"La vita è una sfida continua, un continuo susseguirsi di eventi...è come una partita a scacchi, solo che, in questo caso , è solo lei a decidere le mosse da utilizzare e tu puoi solo accettarle...o almeno provarci, perchè per quanto lei ti dia...al...