Capitolo 48

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Kristen



<<Inizi a istruirla già da ora, certo che sei tremenda>> affermò Beth, abbassando il volume della radio;

<<certo, anzi, ho iniziato piuttosto tardi>> risposi a mia volta, alzando nuovamente il volume, facendo si che la mia playlist risuonasse in tutto l'abitacolo.

Erano le 7:40 del mattino, io, Beth e Charlotte eravamo in auto, dirette ad accompagnare Charlotte a scuola ed io facevo ormai di tutto per rendere il viaggio il più piacevole possibile;

era ormai più di un mese che Charlotte aveva iniziato a frequentare la prima elementare e nonostante le varie storie mattutine per alzarsi, aveva già iniziato ad integrarsi molto bene, sia dal punto di vista scolastico, che da quello sociale, il che mi riempiva di gioia; ogni volta che pensavo al fatto che non avrebbe potuto mai iniziare la scuola e farsi degli amici mi si si formava un magone enorme, ma poi la guardavo e mi dicevo...la tua bimba dai capelli rossi sta bene, è sana e sarà una bambina normale come tutti gli altri.

Il volume della musica si abbassò di colpo, sostituito dal suono della mia suoneria;

<<pronto>> risposi con il bluetooth attivo

<<buongiorno belle donne, siete già dirette a scuola>> la voce di Andrès riempì di colpo l'abitacolo, scatenando subito il buonumore a Charlotte

<<zio Andrès>> urlò avvicinandosi ai sedili anteriori

<<ciao principessina, allora, è tutto ok o devo picchiare qualcuno>> ormai quei due avevano instaurato un rapporto incredibile; Andrès passava quasi tutti i pomeriggi a trovarla e a passare un po' di tempo con lei e questo la rendeva molto felice, lo chiamava addirittura zio, il che rendeva felicissima anche me;

<<ho tanto sonno, voglio tornare a casa a dormire e a guardare la tv>> rispose come al suo solito Charlotte

<<dai piccola, fa la brava e vedrai che lo zio ti porterà una mega sorpresa>> vidi gli occhi di Charlotte illuminarsi dallo specchietto

<<Andrès>> lo ammonì Beth, ormai anche loro avevano instaurato un bel rapporto; 

era da più di un mese che eravamo tornati da New York, l'autunno aveva ormai inondato Los Angeles e durante tutto questo periodo avevamo iniziato ad assomigliare sempre più ad una famiglia...

Avevo ritrovato ufficialmente i miei ritmi, la mia quotidianità; lavoravo in azienda, passavo del tempo al cantiere, vedevo le ragazze e facevo delle serate pazzesche con loro, tornavo a casa e trovavo Beth e Charlotte ad aspettarmi, mio padre passava quasi tutti i giorni da casa, ed io e Andrès...beh noi...



<<ragazzina, arrivo un po' più tardi in azienda, devo vedermi con Andrew>> beh...tra di noi andava alla grande;

<<d'accordo, ci vediamo lì>> risposi

<<a dopo ragazze>> disse, per poi chiudere.

Io e Andrès eravamo tornati da New York ancora più forti di prima, passavamo molto tempo insieme, non solo al lavoro, facevamo passeggiate incredibili, ci dedicavamo serate fantastiche e cosa ancor più bella, avevamo reso il sabato il nostro giorno Kris e Andrès, nel quale passavamo ore intere a dipingere insieme e la maggior parte delle volte finiva in modo diverso...ma questo è totalmente un altro discorso...


Dopo aver lasciato Charlotte a scuola, accompagnai nuovamente Beth a casa, dal momento che aveva una lezione online...ebbene sì, ero riuscita a convincerla a riprendere gli studi, dopo tutto quello che era successo e quello che aveva passato, si meritava anche lei un po' di normalità, meritava di riprendere la sua vita in mano.

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