Kristen
Mi svegliai alle 8 in punto, al suono della sveglia; era sabato e non avrei lavorato, ma nonostante questo e il fatto che avessi fatto piuttosto tardi, mi ero comunque decisa a svegliarmi...avevo avuto la mezza idea di preparare una choco-torta per poi chiamare Andrès; quella notte era stata magica, mi aveva detto delle cose bellissime, mi aveva fatto stare bene e soprattutto mi aveva riempita di coraggio...le sue parole erano state come un armatura o meglio uno scudo
...magari qualche volta ti faccio da scudo...lo aveva detto quasi inconsciamente una volta per telefono eppure lo aveva fatto realmente.
Mi alzai dal letto e feci una bella doccia, ero talmente stanca da essermi coricata sopra le lenzuola con tutti i vestiti, me li sfilai rivelando sabbia ovunque
"hai mai fatto sesso in spiaggia, sotto la luce della luna"
le parole di Andrès mi colpirono con la forza di un uragano, non avevo mai fatto sesso in spiaggia nè tantomeno in acqua ed era stata un esperienza fantastica, forse più in acqua che in spiaggia, vista la sabbia, ma comunque bellissima...al solo pensiero dovetti serrare le cosce, così decisi di rimuoverlo momentaneamente dalla mia testa e di concedermi una doccia rilassante; una volta finito mi asciugai i capelli lasciandoli lisci e mi vestii, indossando un completo a due pezzi rosso con dei fiorellini bianchi, composto da una gonna e un top con le maniche a sbuffo e ai piedi indossai le converse bianche, poi mi diressi al piano di sotto ed iniziai a prendere tutto l'occorrente per la torta, ma nel momento esatto in cui tirai fuori il dulce de leche, il mio telefono emise un bip...non era il bip di un messaggio, ma quello dell'applicazione che Chanel aveva installato nel mio telefono e che mi avvertiva che Margaret stava facendo una telefonata.
Mollai il dulce de leche sulla penisola e afferrai il telefono collegandomi all'applicazione e alzai il volume al massimo così che non mi sfuggisse nulla.
"Siamo nella merda...letteralmente nella merda"
Margaret sembrava in panico e io mi concentrai maggiormente su quelle parole
"a quanto pare il Signor Collins ha altro da fare, qualcosa che non vuole dirmi ed è il motivo per cui non verrà in vacanza con me"
Parlava di mio padre, ma con chi cazzo stava parlando
"ho paura che sospetti qualcosa"
Paura...aveva paura, che mio padre sospettasse qualcosa, ma a proposito di cosa...del progetto, forse allora avevo ragione, ma se così fosse a chi lo stava raccontando
"Sta calma, non farti prendere dal panico"
Una voce forte e autoritaria risuonò nella mia cucina, non l'avevo mai sentita
"come faccio a non farmi prendere dal panico, tu sai che se Jeremy o sua figlia scoprono qualcosa siamo fregati"
Siamo...parlava al plurale
"smettila di essere paranoica Margaret, è andato tutto bene per cinque anni e va bene anche da molto prima, perciò io non mi preoccuperei adesso...ascoltami bene, voglio che lo porti via per un po', ho bisogno di tempo e spazio per la prossima mossa e mi serve che lui sia fuori città"
Cosa...volevano mio padre fuori città, volevano fargli del male...ma che cazzo stava succedendo
"Rori io non so come fare"
Rori...lo stesso nome che c'era sulla casella di posta elettronica al quale era stato inviato il mio progetto...fu lì che la mia testa incastrò tutti i pezzi...Gregory...Rori era il diminutivo di Gregory Harvis, era con lui che stava parlando Margaret...sentii la testa pulsare sempre di più, speravo che gli amici di Andrew stessero sentendo tutto così da poter intervenire, ma le parole che uscirono dalla bocca di Margaret subito dopo mi gelarono il sangue
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Second Courses |In revisione|
Romance"La vita è una sfida continua, un continuo susseguirsi di eventi...è come una partita a scacchi, solo che, in questo caso , è solo lei a decidere le mosse da utilizzare e tu puoi solo accettarle...o almeno provarci, perchè per quanto lei ti dia...al...