Capitolo 45

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Kristen





Sentii le mani diventare ghiacciate, a causa della tensione accumulata; nell'esatto momento in cui Cleo e Raul fecero l'ingresso nella sala riunioni calò il silenzio, il gelo più totale, talmente tanto freddo da sentirlo in tutto il corpo; se da un lato c'erano i volti straniti dei ragazzi che lavoravano lì, dall'altro c'erano i volti di Graciela e Andrès che erano tutto fuorchè tranquilli...come biasimarli.

Cercai di preparami al peggio, mi aspettavo che da un momento all'altro Andrès facesse una scena, o peggio, che si scagliasse contro quell'uomo che non potevo definire padre, non dopo quello che mi aveva raccontato.

Andrès si alzò in piedi, ma rimanendo comunque vicino a me e Graciela e nell'esatto momento in cui pensai che avrebbe ribaltato il tavolo, fece la cosa più inaspettata al mondo

<<Buongiorno>> salutò, per poi invitare i due ad accomodarsi; sentii il freddo continuare ad espandersi lungo il mio corpo, forse avrei preferito gli spaccasse la faccia, piuttosto che far finta di nulla, anche perchè sospettavo, avrebbe solo carburato e aumentato la rabbia che sentiva.

Una volta accomodati, mi concentrai sui volti di entrambi, Raul aveva molti lineamenti simili ad Andrès, anche se oggettivamente somigliava di più a sua madre; Cleo, d'altra parte, era identica a suo padre, tranne che per il colore dei capelli; aveva un viso stanco, sembrava preoccupata, probabilmente non voleva trovarsi in quella situazione...

sotto alcuni punti di vista la capivo, dopotutto noi non siamo i colpevoli degli errori dei nostri genitori, però purtroppo ricadevano e si percuotevano sempre su di noi e sulle nostre vite...

solo a ripensare a tutto quello che era successo sentii la bile risalire in gola, cercai di scacciare via quei pensieri e di concentrarmi su ciò che mi circondava così da evitare una catastrofe.

La riunione iniziò, proseguì e finì, come tutte le normali riunioni che avevo visto e tenuto in azienda, l'unica cosa di diverso era lo sguardo di Andrès, diventato in quel momento, anche ai miei occhi, indecifrabile; sapevo fosse arrabbiato e tormentato, ma non riuscivo a capire come sarebbe andata e peggio, cosa sarebbe potuto succedere.

Finita la riunione, Cleo e Raul salutarono tutti in linea generale, ringraziarono ed uscirono, ma nell'esatto momento in cui varcarono la porta, vidi lo sguardo di Andrès cambiare, quasi come fosse pronto a seguirlo e saltargli alla gola; gli posai una mano sul ginocchio, che però spostò bruscamente, cercai di non rimanerci male, sapevo stesse passando un brutto momento, così voltai lo sguardo verso Graciela che continuava a non avere un bell'aspetto

<<Graciela vado a prenderti qualcosa di caldo>> mi regalò un sorriso, facendomi notare i suoi occhi tristi e lievemente lucidi, Andrès distolse completamente lo sguardo dalla sala, concentrandosi verso la vetrata alle nostre spalle; così senza dire altro mi precipitai fuori dalla stanza.

Mi recai alla macchinetta non molto lontana dalla sala riunioni e proprio in quel momento non potei non ripensare allo sguardo di Cleo e nonostante tutto anche a quello di Raul, che non aveva scusanti per ciò che aveva fatto, eppure mi suscitava grande tenerezza così come Cleo; avrei dato qualsiasi cosa per riavere mio fratello, anche se avesse commesso miliardi di errori, anche se mi avesse abbandonata, anche se avesse assecondato mio padre in scelte sbagliate...lo avrei voluto comunque.

Quasi meccanicamente mi allontanai dalla macchinetta e presi l'ascensore, sperando che non fossero già andati via; arrivata nella hall mi precipitai fuori e li vidi, pronti a salire in auto

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