Capitolo 39

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Kristen


Mi svegliai a causa del sole che filtrava dalle finestre, sentivo un caldo assurdo, il che mi fece capire che sarebbe stata una giornata cocente e che il climatizzatore si fosse spento durante la notte...

ma che cazzo di problema ho con i climatizzatori, o meglio, che cazzo di problema hanno i climatizzatori con me, mi ritrovai a pensare già nervosa di prima mattina, anche se non avevo la benchè minima idea di che ore fossero; mi girai a pancia in giù, infilando la testa sotto il cuscino, per poi cambiare immediatamente idea...ero relativamente stanca, mi sentivo stanca, sia fisicamente che mentalmente, il fuso orario mi aveva sballato come ogni volta che viaggiavo e a rompere i coglioni c'era anche il caldo spagnolo...

Kora, amica mia, ma tra tutti i posti in cui potevi portarmi, perchè proprio in Spagna, per di più su un'isola...sbuffai, per poi continuare a rigirarmi nel letto nella vana speranza di riuscire a riaddormentarmi.

<<Ehiii, dormigliona, vogliamo alzarci o pensi poltrire ancora un po'>> Karol piombò nella mia stanza per buttarmi dal letto e io come ogni dormigliona che si rispetti, mi girai dal lato opposto

<<dai, non fare così, ci aspetta una giornata fantastica e tu non puoi rimanere qui a poltrire>> una giornata fantastica...sicuramente...pensai

<<testona se non ti alzi entro due minuti ti tiro dai piedi e ti faccio finire col culo per terra>> urlò Kora dall'altra stanza; sbuffai di nuovo, per poi arrendermi

<<ok, ok mi alzo>> dissi, per poi aprire finalmente gli occhi; 

la stanza in cui dormivo era poco più piccola della mia, le pareti erano di un tortora chiaro e i mobili in legno, sembrava una di quelle stanze appartenenti a quelle case sull'acqua alle Maldive; non che la casa dove abitassimo non fosse bella, anzi...aveva tutti i comfort del mondo, tre camere, due bagni, cucina e salottino, ma la cosa più bella di tutte era che dal salottino si accedeva direttamente alla spiaggia, tramite una portafinestra gigante, il che era la cosa più rilassante del mondo, almeno per me; stavamo lì da due giorni e la cosa più bella che avessi potuto fare era stato camminare sulla sabbia di prima mattina e addormentarmi con il rumore delle onde, nonostante tutto, il panorama mi dava una sorta di pace, che sotto certi punti di vista mi faceva paura, ma della quale avevo estremamente bisogno.

Mi alzai dal letto, per poi dirigermi a piedi nudi in cucina, dove sospettavo avrei trovato le ragazze, ma ciò che vidi mi lasciò completamente a bocca aperta...

<Sorpresa>> urlarono Kora e Karol, ero letteralmente senza parole; la penisola sulla quale mangiavamo era completamente ricoperta delle mie pietanze preferite ed era tutta decorata con rose blu

<<buon compleanno tesoro>> disse Karol abbracciandomi

<<buon compleanno testona che non sei altro>> disse invece Kora, abbracciandomi anche lei, una volta sciolto l'abbraccio, mi fermai a guardare ogni dettaglio di ciò che avevano preparato

<<ragazze...sono>>

<<senza parole> mi anticipò Kora

<<si>> affermai, era davvero incredibile

<<come avete fatto a preparate tutto>> chiesi

<<diciamo che dormi come un ghiro, perciò abbiamo approfittato della notte, abbiamo preparato tutto mentre dormivi e abbiamo persino visto l'alba>> chiarì Karol...avevano passato tutta la notte a preparare dolci per me

<<si, diciamo anche, che c'è voluto un miracolo per trovare queste rose e che io mi sono occupata solo di ordinare i cornetti, gli altri dolci li ha fatti Karol, compresa la choco-torta>> specificò Kora; mi avvicinai alla penisola

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