Kristen
Altro lunedì...altra corsa...no il detto era decisamente diverso,
eppure quel lunedì fu letteralmente una corsa;
il giorno prima ero tornata dall'Argentina e per quanto, nonostante tutto ero stata contenta di andarci, il viaggio di ritorno era stato tra i peggiori fatti in vita mia, tra turbolenze, ritardi e cancellazioni avevo messo piede a casa alle 2 del mattino di lunedì e grazie al fuso orario non avevo chiuso un occhio, il che sarebbe stato indice di necessità di riposo e tranquillità, invece ero in macchina diretta in azienda, si perché non solo dovevo recuperare i giorni persi a lavorare al progetto, ma mio padre aveva avuto la brillante idea di dare un'occhiata ai progressi, nonostante sapesse benissimo che in una settimana e con la mia assenza non avremmo messo su il muro di Berlino;
ero talmente stanca da aver abbandonato le décolletté e optato per le Stan Smith, un paio di jeans e una canotta, i capelli li avevo semi raccolti in una piccola crocchia scombinata, non mi importava di apparire stanca e vestita in maniera forse poco consona agli standard dell'azienda, o meglio, di mio padre, volevo solo lavorare il più possibile al progetto, mi sarei riposata in seguito;
con questi pensieri in testa, parcheggiai l'auto e mi avviai nel mio ufficio, soliti saluti, stavolta accompagnati da qualche abbraccio di bentornata e da qualche sorriso in più vista la buona riuscita del colloquio, una volta in ufficio, presi la bozza della struttura e iniziai a lavorarci sopra. <<Pensavo non saresti venuta>> la voce di Andrés mi fece sobbalzare, ero talmente stanca da non aver notato le sue cose sull'altra scrivania, mi fermai a guardarlo e come me anche lui non sembrava in ottima forma
<<avrei tanto voluto poltrire, ma ho un progetto da portare avanti>> dissi, per poi riabbassare la testa sul foglio
<<sono andato da Gil e Audrey, hanno terminato la bozza esterna, mi sembra ottima, ma se vuoi dargli un'occhiata>> chiese, porgendomi la bozza, che prontamente afferrai, la visionai con calma e attenzione, notando tutti i particolari, la disposizione del verde, gli alberi, i fiori era tutto perfetto tranne un piccolo dettaglio che avrei tanto voluto aggiungere
<<mi sembra perfetto, ma voglio chiedere ad Audrey di aggiungere un dettaglio alla zona fiori>> dissi, mi guardò incuriosito
<<che genere di dettaglio>> a mio parere il più bello del mondo pensai
<<vorrei delle rose blu>> si accigliò, ma io ero consapevolissima della mia richiesta
<<delle rose blu, ma di che parli>> della mia passione per le rose blu, i miei fiori preferiti <<ascolta Evans, so benissimo che le rose blu non crescono in natura, ma vorrei comunque che ce fosse qualcuna nella zona fiori, magari vicino a quelli viola>> dissi, mostrandogli la zona sulla bozza
<<potremmo metterne qualcuna finta, in mezzo agli altri fiori, con qualche spruzzata d'acqua e accanto agli altri non dovrebbe notarsi troppo la differenza>> mi stava dando corda, aveva appena accettato il mio cambiamento in maniera tranquilla, pacata senza domande o provocazioni
<<Evans sei d'accordo con la mia idea>> chiesi stupita
<<si perché no, mi piace parecchio il colore e solo perché non ne crescano, non vuol dire che noi non possiamo utilizzarle>> sorrisi, non seppi il motivo, ma il mio cuore a quelle parole fece una capriola <<ottimo, dopo passo da Audrey e glielo riferisco>> affermai, annuì, dopodiché si accomodò sulla sua poltrona, massaggiandosi prima le tempie, poi l'addome, mi preoccupai un po' in realtà
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Second Courses |In revisione|
Romance"La vita è una sfida continua, un continuo susseguirsi di eventi...è come una partita a scacchi, solo che, in questo caso , è solo lei a decidere le mosse da utilizzare e tu puoi solo accettarle...o almeno provarci, perchè per quanto lei ti dia...al...