Kristen
<<Non andare via, ti prego, proviamo a trovare una soluzione insieme>> piangevo, cercando di trattenerlo in tutti i modi
<<non c'è una soluzione, o meglio c'è nè solo una ed è questa>> era irremovibile, non sapevo più cosa fare per convincerlo
<<se tu andrai via, io ti perderò per sempre>> sapevo come sarebbe andata a finire
<<non mi perderai mai scimmietta>> e detto questo aprì la porta e sparì...
Mi svegliai piangendo, la prima cosa che misi a fuoco fu il buio della stanza, era ancora notte e io avevo avuto l'ennesimo incubo, mi misi lentamente a sedere, cercando di calmarmi e nel farlo il lenzuolo scivolò dal mio petto, rivelando il mio seno scoperto...ero ancora nuda...d'istinto mi girai alla mia sinistra, dove pensavo avrei trovato Andrès dormire beatamente, ma così non fu, il letto era disfatto, ma vuoto;
scattai fuori dal letto, presi un paio di mutande e una vestaglietta di seta, l'indossai e uscì dalla stanza ancora scalza, l'anticamera era buia, illuminata solo dalla luce proveniente dall'esterno, proseguii verso le scale inciampando nei vestiti che avevamo lasciato come Pollicino e una volta al piano di sotto, vidi una luce provenire dalla cucina, mi avviai verso di essa ritrovandomi Andrès di spalle, a torso nudo, solo con i boxer, seduto sullo sgabello davanti alla penisola con il telefono in mano, vedevo le sue spalle alzarsi e abbassarsi velocemente, aveva il respiro accelerato, era nervoso.
Mi avvicinai con calma e gli poggiai delicatamente le mani sulle spalle, lo sentii irrigidirsi sotto il mio tocco
<<è tutto ok>> chiesi, non rispose, cosa che mi fece preoccupare ancora di più, continuai ad accarezzargli le spalle, finché non posò il telefono, si girò con lo sgabello e mi abbracciò, affondando la testa sul mio petto, rimasi un po' spiazzata, ma non per via dell'abbraccio, ma perché sapevo ci fosse qualcosa che non andava, lo strinsi, accarezzandogli i capelli con le mani <<ne vuoi parlare>> chiesi, scosse la testa tra le mie braccia, non lo avevo mai visto così
<<vuoi che torniamo a letto>> si staccò dal mio abbraccio e mi guardò, aveva il viso leggermente stanco, sembrava preoccupato e anche un po' triste
<<ci ho provato, ma non riesco a riaddormentarmi>> in quel momento mi sembrò un bambino e sotto certi aspetti mi ricordo me stessa, mi era capitato tante volte di non riuscire a dormire da bambina a causa dei mostri che credevo si nascondessero nella mia stanza e da adulta a causa dell'ansia, dei problemi e degli incubi...
gli sorrisi, poi mi avviai verso il frigo
<<ho già bevuto il latte, ma non ha funzionato>> girai leggermente la testa verso di lui
<<chi ha parlato di latte>> presi il mascarpone e il latte dal frigo, poi mi avviai verso la dispensa recuperando dei biscotti al cioccolato, e una tavoletta di fondente e appoggiai tutto sulla penisola
<<si può sapere cosa stai combinando>> mi chiese, guardando gli ingredienti che avevo appoggiato sulla penisola
<<preparo un rimedio per farti addormentare>> mi guardò scettico <<ti fidi di me>> chiesi, guardandolo negli occhi
<<si>> rispose subito, con sicurezza, sorrisi,
<<bene allora non fare domande e osserva>> dopodiché, recuperai le fruste e poi aprii il mio cassetto "segreto" tirando fuori un barattolo di dulce de leche e appoggiai anche loro sulla penisola
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Second Courses |In revisione|
Romance"La vita è una sfida continua, un continuo susseguirsi di eventi...è come una partita a scacchi, solo che, in questo caso , è solo lei a decidere le mosse da utilizzare e tu puoi solo accettarle...o almeno provarci, perchè per quanto lei ti dia...al...