Capitolo 22

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Kristen





"Ho parlato con mio padre, mercoledì sera sono da te"...


<<Kris, vuoi che torno dopo>> misi via il telefono,

<<no Emily, tranquilla, ho finito, sono tutta per te>> sorrise, porgendomi la bozza che aveva in mano

<<dagli un'occhiata e poi ci vediamo da Gil per lavorarci su>> annuii e iniziai a dare uno sguardo alla bozza;

da quando avevamo iniziato a lavorare al progetto di Giorgetti eravamo diventati come una grande catena di montaggio, nessuno escluso, e questo comportava fare su e giù per i piani continuamente

<<secondo me come base va bene, però ci sono dei dettagli da sistemare>> dissi, riconsegnandogliela, Emily annuì

<<scendo da Gil e glielo dico, ti aspettiamo lì>> disse, per poi andare via;

mi accasciai sulla poltrona, mi sentivo piuttosto stanca, nell'ultimo periodo non stavo riposando benissimo, il lavoro mi stava uccidendo e la mia unica via di fuga erano i pomeriggi con le ragazze e le notti con Andrès, di cui ormai sapevo di non poter fare a meno

...dovremmo ricalcolare gli orari della domenica...pensai,

era lunedì e io ero già a pezzi, perciò non avevo idea di come sarei arrivata a fine settimana;

presi un bel respiro e mi avviai al quarto piano per continuare a lavorare.

Una volta lì, andai nell'ufficio di Gil, dove c'era anche Emily ad aspettarmi

<<ok ragazze, mettiamoci a lavoro>> dissi, per poi fiondarci a capofitto su quelle bozze, sulle quali lavorammo per circa 2 ore.


<<Credo che dovremmo esserci>> disse Emily, dopo tutte quelle ore di lavoro

<<lo credo anche io>> disse Gil, annuii

<<perfetto ragazze, facciamo avere questa bozza ad Audrey, per farle controllare gli ultimi dettagli, dopodiché la date a Giselle, così me la farà avere per mandarla al team di Giorgetti>> dissi, poi controllai l'orologio che segnava le 14,

<<ragazze che ne dite di fare una pausa da Connie>> proposi

<<assolutamente si>> risposero all'unisono, così tutte e tre ci avviammo da Connie.


Appena arrivate la prima cosa che distinsi furono urla, provenienti da una voce che conoscevo fin troppo bene

<<TI HO DATO L'OPPORTUNITA' DI PARLARE, ORA BASTA TI VOGLIO FUORI DI QUI>>

...Andrès...stava letteralmente urlando contro una ragazza che non avevo mai visto e che di certo non lavorava in azienda, aveva lo sguardo triste e cercava in tutti i modi di trattenere le lacrime <<ma che sta succedendo>> mi chiese Emily, scossi la testa

<<non lo so>> dissi, non ne avevo idea, ma lo avrei scoperto

<<NON PROVARE A CERCARMI, MAI PIU', SOPRATUTTO SE SI TRATTA DI QUEL PEZZO DI MERDA>> non sapevo di chi stesse parlando, ma non lo avevo mai sentito urlare così, non lo avevo mai visto così arrabbiato, era fuori di sè, aveva letteralmente perso il controllo, così decisi di prendere in mano la situazione e iniziai a camminare nella sua direzione

<<TE NE VAI O DEVO FARTI CACCIARE>> continuò a inveire su lei, così intervenni

<<Andrès, credo che abbia capito, andiamo in ufficio>> dissi, cercando di portarlo via da lì, visto che aveva praticamente gli occhi del mondo addosso,

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