3. Forte dolore.

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Erano le due di notte ed Emma era ancora sveglia. Come poteva dormire dopo tutto quello che era successo poche ore fa. Non poteva crederci! Era rannicchiata su se stessa sotto le coperte con delle lacrime che le solcavano il viso.

Lo scorso mese aveva conosciuto una ragazza su Twitter, si chiamava Chiara, subito si era molto affezionata a lei. In fondo avevano una passione in comune, gli One Direction. Avevano deciso che sarebbero andate al concerto a Vienna insieme, ma Emma non potè più andare per motivi economici quindi non riuscì a prendere i biglietti. La sua amica, invece, prese i biglietti, ed Emma era felice per lei perché avrebbe realizzato il suo sogno.

Il giorno prima sarebbe stato il grande giorno, finalmente ci sarebbe stato questo concerto e Chiara era agitatissima ma nello stesso tempo felice, perché finalmente poteva realizzare il obbiettivo: vederli. Vedere quei cinque magnifici ragazzi. 

Un'ora prima del concerto Chiara inviò una sua foto ad Emma.
Sorrise guardando quella foto, si vedeva che era felice e serena poiché aveva un enorme sorriso che le illuminava il volto.

Ricordando quella foto Emma scoppiò a piangere non riuscendo più a trattenersi.

Chiara morì investita poco dopo il concerto e non fece in tempo ad arrivare in ospedale.
Perché, perché la vita deve essere così crudele a volte. La vita dicono che è una sola ma, per delle persone è anche molto breve.
Quelli erano i pensieri principali di Emma in quel momento.
Quella ragazza era morta per dei ragazzi che, dopo aver bevuto troppo, avevano fatto la scelta di salire in macchina e mettersi alla guida. A causa loro, una ragazza aveva perso la vita. Una ragazza aveva perso la vita per la loro sconsideratezza. 

La mamma che stava al computer a lavorare la sentì piangere e sospirò andando da leie abbracciandola forte. Sapeva che Emma aveva bisogno di lei.

"Amore, mi dispiace tantissimo". Sussurrò la madre ad Emma, accarezzandole i capelli. 


"Lei, era....era speciale!". Singhiozzò ricordando tutte le cose che si erano scritte fino a ieri, dal primo ciao che scrisse su quella conversazione all'ultimo ti voglio bene e divertiti. Si erano scambiare tante di quelle promesse.

Emma aveva promesso a Chiara che un giorno si sarebbero viste e abbracciate, avrebbero parlato per ore e ore sotto ad un'albero con un gelato in mano, avrebbero cantato insieme le loro canzoni preferite e avrebbero fatto le cavolate insieme.

"Perché non scrivi a Niall, magari lui ti farà calmare un pò". Sussurrò la madre dandole un bacio sui capelli e alzandosi. Emma annuì e aspettò che la madre uscisse per prendere il telefono e scrivere a Niall.

Forse la madre aveva ragione, Niall era l'unico che la poteva calmare. Infondo anche quando stava male o triste o arrabbiata, per calmarsi metteva le cuffie nelle orecchie e sentiva quelle cinque voci angeliche. Ma adesso che poteva scrivergli, voleva solo essere rassicurata e curata da lui.

Emma Steel: Ehi Niall, sei sveglio.

Emma Steel: Non voglio romperti a quest'ora ma...ho bisogno di te. Adesso.

Niall Horan: Piccola, si sono sveglio. Ehi sono qui, che succede?

Emma Steel: Niall...io...

Niall Horan: Mi sto seriamente preoccupando. Dimmi tutto. 

Emma Steel: Una mia amica è venuta al vostro concerto a Vienna.

Niall Horan: Si è divertita? :)

Emma Steel: Credo proprio di si.

Niall Horan: Però ancora non ho capito quale è il problema. 

Emma Steel: Subito dopo il concerto, lei è stata investita ed è morta Niall.

Emma aspettò qualche minuto ma, non ricevendo nessuna risposta, posò il telefono sul comodino. Non aveva neanche chiamato Lucas, ma non aveva proprio voglia di sentirlo in quel momento. Non perché non gli volesse bene, semplicemente perché farsi vedere fragile non era una cosa che lei amava fare.Sopratutto dal suo migliore amico. L'aveva sempre aiutata e adesso voleva solo farlo orgoglioso di lei.

Sentì il telefono vibrare e lo riprese in mano.

Niall Horan: Dio piccola, mi dispiace :( Era una nostra fan, quindi adesso che lo so ci sto male anche io.

Emma Steel: Niall, voglio un tuo abbraccio. Mi aiuterebbe a calmarmi e a farmi smettere di piangere. Ma so che non è possibile.

Niall Horan: *abbraccia la sua piccola Emma stringendola forte*

Leggendo quel messaggio, Emma fece un piccolo sorriso e chiuse gli occhi per qualche secondo immaginandosi la scena. Iniziò a calmarsi pian piano e si, la madre aveva ragione, Niall era riuscita a calmarla!

Emma Steel: *Lo stringe e non lo lascia più andar via*
Niall mi hai calmato, Grazie.

Niall Horan: Di niente piccola. Dio adesso voglio davvero vederti e abbracciarti.

Emma Steel: Niall anche io voglio abbracciarti.

Niall Horan: Accadrà molto presto piccola Emma. :)
Quando vuoi scrivimi su whatapp, il mio numero è **********

Emma sorride, prese il suo numero e lo salvò in rubrica.

Emma Steel: Okay Niall, grazie mille per tutto e...Buona notte.

Niall Horan: Notte e la tua amica starà sempre nel tuo cuore.

A quel messaggio Emma sorride e si asciugò le lacrime. Aveva ragione, Chiara rimarrà sempre nel suo cuore e sarà sempre importante per lei.

Con questo pensiero si addormentò stringendo il suo cuscino e sognando un biondino dagli occhi chiari e la voce di un angelo. La voce che risuonava nelle sue orecchie sembrava così reale che il suo cuore batteva velocemente nel petto. "Tu non ti sei mai amata la metà di quanto ti amo io. Non ti sei trattata mai bene piccola ma voglio che tu lo faccia. Se ti faccio sapere che sono qui per te, magari amerai più te stessa, come amo te." 

Eccomi ragazze. Ho fatto questo capitolo per ricordare la ragazza che è morta ieri investita subito dopo il concerto, ovvio delle cose le ho dovute inventare ma vorrei che faceste una preghiera per lei. Comunque come ci sembra il capitolo? Commentate e votate vi prego, ne sarei felicissima

~Nicole

Twitter ||Niall Horan|| (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora