23. Nuove conoscenze.

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Non so per quanto tempo Emma e Niall fossero stati in quel parco a baciarsi. Erano felici insieme.

"Voglio fare una cosa, ma se vuoi che mi fermi, basta che me lo dici, okay?" La ragazza annuì non capendo che cosa volesse fare Niall. Il ragazzo la fece sdraiare sull'erba e si guardò intorno per assicurarsi che non ci fosse ancora nessuno. Si mise a cavalcioni su di lei ed Emma a quel gesto arrossì.

"Ti sei mai toccata, piccola?"

"Cosa?" Lei sgranò gli occhi a quelle parole e sentì le guancia andare a fuoco.

"Ti sei mai toccata?" Ripetè il ragazzo accarezzandole i fianchi lentamente.

"No..." Emma chiuse gli occhi. Amava essere toccata così delicatamente da lui.

"Bene." Detto questo, Niall si abbassò e le diede un bacio sulle labbra per poi passare al collo, le sue mani raggiunsero i jeans e li sbottonò per poi abbassarli.
Iniziò ad accarezzarle l'interno coscia lentamente e delicatamente. Ad Emma vennero i brividi. Sentì una strana ma piacevole sensazione nel basso ventre. Le scappò un gemito di piacere quando le labbra di Niall scendevano lungo la pancia fino ad arrivare alla coscia.

"Vuoi che lo faccia io? Vuoi che sia io a toccarti." La ragazza annuì velocemente presa dall'eccitazione del momento e sentì l'atmosfera divenire sempre più intensa e intima.
Il ragazzo, con molta lentezza, fece scivolare giù gli slip, facendoli arrivare fino alle ginocchia. La ragazza chiuse di scatto le gambe dalla vergogna. Non lo aveva mai fatto prima. Non si era mai esposta ad un ragazzo. Lui era il primo.

"Non ti vergognare, sei bellissima, piccola." Lei riaprì gli occhi e sorrise a Niall, che la guardava con uno sguardo intenso e eccitato. Lui riaprì con dolcezza le gambe della ragazza e toccò la sua intimità con un dito. Lei sussultò a quel contatto.

"Ci può vedere qualcuno." Sussurrò la ragazza con il respiro corto e il cuore che batteva all'impazzita.

"Questo parco è deserto." La rassicurò Niall , per poi far entrare un dito dentro la sua intimità e muoverlo lentamente.
Era una sensazione strana, non faceva poi così male, anzi. L'irlandese continuò a donarle piacere e baciò la ragazza, che in quel momento aveva gli occhi chiusi.

Durante il bacio lei gemette per il piacere e Niall sorrise soddisfatto. Emma sentì il piacere invaderle il corpo e quando le sue gambe le si irrigidirono, sussurrò il nome del ragazzo per poi venire.
Niall sorrise e le baciò nuovamente le labbra. Il ragazzo subito dopo le tirò su gli slip e le rimise anche i jeans. Emma lo guardava non imbarazzata per quello che era successo poco fa, ma di più.
È stata un sensazione straordinaria! pensò, ma non lo avrebbe ma detto ad alta voce.

Stavano camminando per tornare a casa. C'era un silenzio imbarazzante dopo quello che era successo poco fa.

"Non volevi farlo?" Niall sussurrò all'improvviso quelle parole. Aveva paura che si fosse pentita di quello che avevano fatto poco fa.

"Si che volevo, è stato...fantastico!" Sussurrò la ragazza guardandolo. Lui fece un sospiro di sollievo.

"E allora cosa c'è che non va?"

"È imbarazzante, si insomma mi hai appena fatto...-si fermò- cioè hai capito cosa intendo." Arrossì di nuovo. Cazzo Emma, non arrossire! pensò la ragazza.

"Non essere imbarazzata, sono il tuo ragazzo, piccola. Non vergognarti di me." La ragazza sorrise e annuì, così, mentre percorrevano la strada per tornare a casa, continuarono a parlare e a ridere come avevano sempre fatto quando stavano insieme.

Arrivarono a casa e quando entrarono la ragazza rimase a bocca aperta e delle lacrime iniziarono a scorrere lungo il suo viso. Ma erano lacrime di gioia.

Twitter ||Niall Horan|| (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora