16. Tu sei la donna più forte che conosca.

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Erano ormai ore che i ragazzi, erano usciti dallo stadio. Avevano preso una limousine ed erano andati al locale più famoso di Roma.

Niall si alzò dal divanetto dove era seduto e prese la mano di Emma facendo alzare anche lei. Non avevano bevuto molto. Solo un drink.

"Noi andiamo." Avvisò Niall, guardando i ragazzi. Lei si girò verso di lui confusa. Dove stavano andando?

"Okay divertitevi!" Louis fece uno sguardo malizioso ed Emma arrossì.

"Vieni!" Niall prese la mano ad Emma e prima di uscire dal locale fulminò con lo sguardo Louis, che rideva divertito. Louis non avrebbe mai smesso di stuzzicarlo in quel modo.

"Niall, dove stiamo andando?" Niall guardò la ragazza sorridendo.

"In un posto." Emma sorrise e lo seguì più curiosa che mai. Anche se la risposta del ragazzo non era proprio qualcosa di soddisfacente, ma decise di non insistere.

Erano ormai venti minuti che Niall ed Emma stavano camminando in mezzo alla strada.

"Quanto manca?" Emma incominciò ad essere impaziente e il ragazzo rise.

"Siamo arrivati." Disse tranquillo e la ragazza si guardò intorno. Si trovavano in un parco, molto grande, era su una collinetta e si vedevano quasi tutte le bellezze di Roma. Era un paesaggio magnifico. Emma, anche se viveva qui, non era mai stata a conoscenza di questo posto.

"Wow!" La ragazza riuscì a dire solo questo.

"È bellissimo vero?" Si misero seduti su una panchina e lui la tirò a se facendole mettere la testa sul suo petto.

"Bellissimo! Scherzi? È fantastico, più che bellissimo." Sussurra.

"Qualcosa che ti toglie il fiato." Dissero insieme per poi guardarsi e scoppiare a ridere. Niall la trovava bellissima, con le guance leggermente rosse per l'alcol bevuto in precedenza. Era andato in quel posto, poco prima che iniziassero le prove allo stadio. Voleva assolutamente portarci Emma.

"Parliamo un po' okay?" La ragazza annuì in accordo.

"Hai più visto Josh?" Il ragazzo guardò attentamente Emma e quando vide che aveva cambiato espressione, sospirò.

"Si, è venuto a casa mia qualche giorno fa."

"Cosa ti ha detto? Ti ha fatto qualcosa?" Il ragazzo iniziò ad agitarsi ed Emma questo lo notò.

"Niall calmati! Non mi ha fatto niente. Abbiamo litigato e basta."

"Su cosa?" La ragazza sospirò per poi cominciare a parlare.

"Mi ama ancora. Ma io non voglio avere più niente a che fare con lui. Mi ha fatto troppo male." Niall le strinse la mano guardandola.

"C'è stato un periodo, dopo che lui mi tradisse, che io non avevo un cuore. Ero stronza con tutti, anche con mia madre e con Lucas, ma, sono rimasti. Lo sai perché non avevo un cuore? Perché lo avevo lasciato nelle sue mani. Gli avevo affidato il mio cuore. Il problema è che lui non aveva lasciato nelle mie mani il suo."

"Non ti merita. Non ti ha mai meritato." Sussurrò il ragazzo per poi continuare a parlare.

"Non credo che tu non abbia avuto un cuore, credo che tu sia stata solo troppo male ed eri delusa. Ti sentivi delusa." E Niall in effetti aveva ragione, come sempre. Lei in quel periodo era sgarbata con tutti perché era ferita, troppo ferita.

"Il brutto del cuore spezzato è questo: che non ci puoi buttare sopra l'acqua ossigenata e soffrire mentre le bollicine camminano lungo la ferita, ma puoi solo tenere i cocci. E non ci saranno operazioni, né medicine che li possano rimettere insieme. Ti devi tenere il cuore così, rotto." Quelle parole così vere stavano uscendo dalla bocca della ragazza. Forse aveva ancora il cuore spezzato? Un po' si.

Twitter ||Niall Horan|| (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora