[ La domanda di questo capitolo è...quale è il vostro colore preferito?
Il mio blu e tutte le sue sfumature.]Erano passati tre giorni.
Tre giorni da quando il suo migliore amico era morto. Era stata tutti quei giorni nella sua camera e di Niall.
Già, erano ritornati a Londra e lei non aveva parlato da quando il dottore aveva detto quelle parole, "Lucas non ce l'ha fatta".Non parlava con nessuno, tutti però provavano a parlarle, ma niente. Tutti erano preoccupati, sopratutto il ragazzo.
Lui sapeva, che da quel momento in poi, la sua ragazza non sarebbe stata più la stessa.
Emma era sconvolta. Era come se tutto non avesse più un senso, come se tutti intorno a lei non esistessero. Come se fosse rimasta solo lei e il dolore. Un dolore insopportabile.
Quel giorno, in ospedale, aveva visto Andy, travolto dal dolore e dalla consapevolezza di aver perso la persona che amava, ma non aveva avuto il coraggio di fare assolutamente niente. Si era sentita come paralizzata e...morta. Perché si, lei si sentiva morta.Un giorno una ragazza le disse che il dolore fisico non era niente in confronto al dolore psicologico, e in quel momento poteva dire che aveva ragione.
Perché proprio lui è dovuto morire? Perché non io? Quelli erano i pensieri di Emma. Quanto avrebbe voluto vederlo almeno un'ultima volta.L'ultima volta che si erano visti, lei pensava che sarebbe stato un'addio ed aveva ragione. Forse, se lei non sarebbe partita, lui sarebbe stato ancora vivo, che le sorrideva in quel modo dolce.
Quel giorno, ci sarebbe stato il funerale. I genitori del ragazzo aveva deciso di seppellirlo in un cimitero a Londra, dove lui aveva sempre sognato di vivere , proprio come la sua migliore amica.
La ragazza si stava guardando allo specchio, indossava un pantalone e una maglietta nera, molto semplice, capelli sciolti ed era senza trucco, non aveva ne le forze ne la voglia di metterlo.La porta si aprì e la ragazza non si voltò, continuando a guardare il suo riflesso nello specchio.
"Piccola, siamo pronti, manchi solo tu." Riconobbe subito quella voce. Come poteva non riconoscerla.Niall era dietro di lei, con lo sguardo basso, uno sguardo triste e pieno di dolore, che però cercava di mascherare. Il biondo si avvicinò alla ragazza, abbracciandola la dietro e lei chiuse gli occhi, mentre due lacrime scendevano lungo le sue guance. Si lasciò stringere, le serviva un abbraccio. Un abbraccio di Niall.
"Meglio scendere adesso che ne dici?" La ragazza, sentendo la mano del ragazzo stringere la sua, fece un piccolo sorriso, che il biondo notò. Le era sempre stato vicino, sempre.
Il funerale ormai era iniziato, la ragazza non stava minimamente ascoltando le parole del parroco ma guardava davanti a se con sguardo perso. Niall era al suo fianco, come sempre e i ragazzi erano dietro di loro con la testa bassa. Alcune lacrime scendevano dai loro visi, come tutti a quel funerale, tranne Emma. Non aveva ancora versato una sola lacrima.
Emma si alzò solo quando il parroco la chiamò per fare un piccolo discorso di addio al suo migliore amico. Non voleva farlo, ma doveva, per Lucas, per il suo migliore amico.
Arrivata davanti alla bara posò una rosa e un braccialetto, che gli aveva regalato Lucas, quando avevano dodici anni. Si ricordava di quel giorno come se fosse ieri.Lucas e Emma stavano a casa come al solito a parlare tra di loro.
"Emma?" Il ragazzo le si avvicinò piano, sorridendo dolcemente. Lei ricambiò quel sorriso."Dimmi."
"Ti ho fatto un regalo, sai per la nostra amicizia." Lucas arrossì e la ragazza sorrise di nuovo abbracciandolo.
"Lo sai che non dovevi vero?"
"L'ho fatto con piacere." Tirò fuori dalla tasca un braccialetto, d'oro, con la lettera L sul cuore, anche esso d'oro. Lui invece aveva lo stesso braccialetto, ma con la E al posto della L ed era già allacciato al polso.
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Twitter ||Niall Horan|| (da revisionare)
FanfictionEmma, una ragazza di 18 anni a cui piace la musica e che ama alla follia i suoi idoli, gli One Direction, ma sopratutto Niall Horan, il componente irlandese degli One direction. Cosa succederà se un giorno la seguisse su Twitter ? Cosa succederà qua...