Twitter ||Niall Horan|| (da revisionare)

17. Sei più forte di come sembri.

La mattina dopo Emma fu svegliata dai raggi del sole che entravano dalla finestra. Cercò di alzarsi ma fu bloccata da due braccia che la stringevano. Si girò e trovò Niall dormire tranquillamente con le labbra socchiuse e i capelli scompigliati. Era così bello e dolce. Sembrava davvero un bambino.
Sorrise per poi togliere le braccia di Niall dal suo corpo, anche se controvoglia e si alzò cercando di fare il meno rumore possibile.

Andò per prima cosa a legarsi i capelli e poi, andò in cucina a fare la colazione, sia per lei, che per Niall. Trovò la madre seduta su una sedia che stava bevendo il suo solito caffè mattutino.

"Mamma, buongiorno" Emma la salutò con un bacio sulla guancia.

"Buongiorno amore, Niall ancora dorme?" La madre guardò la figlia maliziosa e lei arrossì.

"Si...dorme ancora". Simona rise di gusto.

"Come avete passato la nottata?"

"Mamma -piagnucolò la ragazza- non abbiamo fatto niente"

"Peccato!" Emma sbuffò per poi cominciare a preparare la colazione. Sua madre non sarebbe mai cambiata.

"Alex?"

"È andato a lavoro. Adesso anche io devo andare, sono anche in ritardo." Guardò l'orologio per poi alzarsi dalla sedia, salutare la figlia e uscire di casa. Simona, sua madre, non era molto presente a casa durante il giorno, ma le dava amore a sufficienza per colmare quell'assenza.

Emma appena finì di preparare la colazione, sentì un rumore proveniente dalle scelte. Si girò e trovò una Niall assonnato e sorridente a petto nudo sulla soglia della porta. Oh mio dio!

"Ho preparato la colazione, muffin e cappuccino." Annunciò la ragazza.

"Mmh, non vedo l'ora di assaggiare la tua colazione allora." Niall si avvicinò a lei e le diede un bacio sulla guancia.
Il ragazzo era molto felice di stare lì, insieme a lei. Stare assieme a lei stava benissimo, era simpatica, spontanea e sopratutto era se stessa. E quello al ragazzo gli piaceva da impazzire.
Lui la amava. Ma quando avrebbe avuto il coraggio di dirglielo? E soprattutto, lei lo amava? Si, lo amava, ma questo Niall non lo sapeva.

"Hai fame?" Chiese Emma sedendosi.

"Molta a dir la verità." La ragazza rise e Niall si mise seduto su una sedia non capendo per quale motivo la ragazza stesse ridendo così di buon gusto.

"Cosa c'è?"

"Tu hai sempre fame." Questa volta era il ragazzo a ridere. Emma aveva ragione, lui non rifiutava mai il cibo, eppure, il suo corpo era sempre perfetto.

"Grazie per aver preparato la colazione."

"Niall, non devi ringraziarmi. L'ho fatto con molto piacere!" Emma gli sorrise dolcemente.

I ragazzi decisero di fare a turno per vestirsi. Andò a vestirsi prima Emma in camera e poi Niall. Quando Niall entrò dentro la stanza, la ragazza scese andando in salone e proprio  in quel momento qualcuno suonò al campanello.
Emma corrugò la fronte. Chi poteva essere? Non aspettava nessuno.
Aprì la porta e sgranò gli occhi.

"Josh, quando mi lascerai vivere in santa pace!" Sbottò acida la ragazza. Il suo ex stava davanti a lei e non aveva proprio la voglia di litigare ancora con lui.

"Ti avevo detto che ti avrei riconquistata, piccola." Il ragazzo fece un sorrisetto furbo.

"Primo, non mi chiamare piccola, non ne hai il diritto. Secondo, ho un ospite a casa. Terzo, devi andare via."

"Chi sarebbe questo ospite?" Josh guardò la ragazza confuso. Non sapeva niente.

"Sono io" Niall spuntò dal nulla, vestito e guardò l'altro ragazzo con rabbia e disprezzo. Non capiva molto bene l'italiano, ma alcune parole si. Josh sgranò gli occhi.