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Quella sera tornai a casa con lo stomaco chiuso, dentro sentivo il cuore stringersi, avevo paura che la favola che stavo vivendo potesse svanire da un momento al altro, perché si ormai non avevo più dubbi ciò che stavo vivendo con Can era una favola e di favole ne avevo lette tante nella mia vita ma, si sa leggerle e una cosa, ma viverla in prima persona e un l'altra...

Rientrai a casa e perfortuna i miei erano fuori, furono invitati alla festa di fidanzamento della figlia di una nostra vicina, almeno avrei evitato che mi vedessero in questo stato... non riuscivo a togliermi dalla mente ciò che era accaduto in ufficio, l'arrivo di Polin la notizia che aspetta un bambino da Can, l'ipotesi a cui non volevo credere, e che lui avesse giocato con me, mi martellavano la testa, così decisi di provare a sfogare le emozioni sul mio diario, ma non riuscivo a lasciar libera meno una parola, allora presi la felpa e dopo essermi alzata i capelli in una cipollina, decisi di dirigermi sul Bosforo, cercando nella voce del mare, il conforto di cui avevo bisogno, lasciai un biglietto per Leyla prima di uscire di casa sia mai che metta sotto sopra il quartiere per niente... una volta arrivata sul Bosforo però notai che qualcuno ha avuto la mia stessa idea, così mi avvicinai a quel ombra sconosciuta e quando mi sedetti al suo fianco non riuscivo a crederci era Can ma cosa ci faceva seduto , pensavo fosse con Polin e invece era perso tra i suoi pensieri illuminato solo dal chiaro di luna...

Sanem<< cosa ci fai qui ??
Can<< avevo bisogno di pensare...
Sanem<< Polin ??
Can<< abbiamo discusso ma mentre andava via Emre le a chiesto di restare...
Sanem<< perché avete discusso??
Can<< le ho detto che mi assumero la responsabilità del piccolo ma con lei non voglio avere nulla a che vedere tra noi e finita, ma rifiuta di accettarlo...
Sanem<< non puoi allontanarla del tutto dalla tua vita sarà pur sempre la madre di tuo figlio un minimo di rapporto civile con lei devi averlo...
Can<< lo so... ma
Sanem<< ma niente Can isomma quel bambino non ha scelto lui in quale grembo nascere, e poi tu sai cosa significa avere una famiglia separata per cui non è giusto che anche quel bambino provi la stessa cosa, anche se in questo momento sento il cuore sgretolarsi, e con lei che devi stare...
Can<< ma come posso stare con una donna la quale non è mai riuscita a toccare il mio cuore, una donna a cui non nego di aver voluto bene, ma con cui non ho mai ne meno una volta fotografato il futuro...no non posso Sanem renderei infelice quel bambino oltre che nuovamente me stesso...
Sanem<< e cosa vuoi fare ?? una volta che il bambino sarà nato andrai avanti e indietro da Instabul a Londra e viceversa ?? perdendoti i suoi primi passi, la sua prima parola, la sua lauera...
Can<< Sanem stai andando oltre Polin non vivrà a Londra le chiederò di trasferisi qui a Instabul ma non a casa mia sia chiaro...
Sanem<< Can per quanto mi addolori ma credo sia giusto che tu sposi Polin e dia una famiglia unita a quel bambino anche se volesse dire andare a vivere a Londra e non vederci mai più, devi farlo per il bene del piccolo adesso è lui la priorità... dissi alzadomi dallo scoglio mentre provavo ad asciugare le lacrime, dentro mi sentivo andare in pezzi, e adesso so il perché mi sono innamorata di Can e non mi pento di avergli donato me stessa, lo rifarei, e proprio adesso che ho preso coscenza dei miei sentimenti ecco che arriva Miss gambe grissino a portarmelo via...

Erkencikus - Al Contrario Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora