1. A simple life

702 10 3
                                    


"Ahag!..."

"... il bambino ... sto"

"Dov'è il p ..."

"No ...ora tornato dal..."

"... misericordioso, c'è troppo sa ..."

"...fred dovev... proprio ora?"

"Forza, un ultima spinta."

"Aaagh!"

"WHAAA!"


Konrad Rootsawer



7 anni dopo


Mi svegliai di soprassalto, sudando come se fossi avvolto in trenta coperte invece che poggiato su un albero in una radura. Il sole filtrava attraverso le foglie degli alberi, illuminando chiazze di terreno che si spostavano ritmicamente con il soffio del vento. I maiali grufolavano tra gli alberi in cerca di qualsiasi cosa potessero mettere sotto i denti, che in realtà era praticamente tutto, comprese le dita di un porcaro disattento che mio padre, l'unico emettitore del villaggio, aveva dovuto curare. La magia degli emettitori era unica perché, trascendendo i quattro attributi del mana, era in grado di curare qualsiasi ferita e un emettitore bravo come suo padre si diceva potesse riattaccare un dito mozzato, anche se, come aveva spiegato al porcaro, non avrebbe potuto riattaccargliele dopo che fossero "uscite fuori dal maiale". Io, che mi trovavo in casa, scoppiai a ridere e affermai che era un modo davvero stupido di perdere le dita, motivo per cui mi aveva punito costringendomi a prendere il posto del porcaro finché questi non si fosse ripreso.

Di tanto in tanto avevo questo incubo strano, confuso, e ogni volta che mi svegliavo ricordavo solo una paura agghiacciante. Ho chiesto alla vecchia levatrice del villaggio se fosse un ricordo della morte di mia madre, ma lei diceva sempre che era solo suggestione. Non avevo ancora capito come avesse fatto a morire se mio padre era un emettitore, l'unica cosa che mi diceva sempre era solo "non ero dove dovevo essere" e poi mi cacciava se insistevo. Un giorno seppi da mia zia Elaine che un tempo faceva l'avventuriero, come lei, e che non si trovava qui quando sono nato. Non l'avevo mai visto abbandonare il villaggio di Elwood e avevo difficoltà a crederlo.

Mi sono lavato la faccia e ho guardato il sole. A occhio e croce presto sarei dovuto tornare a casa: da quello che aveva detto mio padre, in questi giorni sarebbe dovuta venire sua cugina, che non vedeva da molto tempo. Iniziai a radunare il piccolo branco di maiali tenendomi a distanza con un bastone (non volevo rischiare di perdere anch'io le dita), ma uno dei maiali scattò in avanti apparentemente senza ragione e corse in mezzo ai cespugli. Reprimendo un gemito lo rincorsi, sperando di prenderlo prima che scappasse troppo lontano. Attraversai i cespugli e zigzagai tra gli alberi per cercare di catturarlo, ma il maiale era più veloce di quanto pensassi e avevo difficoltà a raggiungerlo. Fece però un passo falso, affondando bel letto fangoso di un ruscello in secca, sbilanciandosi e dandomi quei due secondi preziosi per saltargli addosso. Era un maiale piccolo, poco più che un cucciolo, ma mi trascinò nel fango e lottammo per due minuti abbondanti.

Improvvisamente, sentii delle risate e fu il turno del maiale di approfittarne e sfuggirmi di mano. Mi alzai, e mi ritrovai davanti a quattro ragazzi che non si prendevano neanche la briga di trattenere le risate.

"Quindi è vero, tuo padre ti ha messo a fare il porcaro!" esclamò Alden, il ragazzo a destra.

"È solo per qualche giorno" provai a ribattere, risultando un po' patetico ricoperto di fango dalla testa ai piedi.

The Beginning After the End: Mysteries of the PastWhere stories live. Discover now