Non era la prima volta che mi mettevano ai polsi le manette di soppressione del mana – con il tipo di compagnia con qui avevo girato prima o poi capitava di essere invischiato in queste cose – ma era sempre una sensazione sgradevole di cui avrei volentieri fatto a meno. A rendere la cosa ancora più insopportabile fu che non avevo idea di cosa stava succedendo.
E questa volta probabilmente non c'entrava zia Elaine.
Dopo averci tolto le armi e ammanettati avevano portato me e Wil fuori dalla strada e poi fatti entrare in un tunnel buio sorvegliato da coppie di guardie ogni poche centinaia di passi, abbastanza vicino da potersi sentire e vedere. Non ci volle molto prima di attraversare una barriera e arrivare a quella che era probabilmente la base della guardia fluviale in quella zona. Non c'era molto da vedere, dato che si trattava di due tunnel perpendicolari su cui si affacciavano delle porte chiuse.
Ci portarono a quella che sembrava una stanza degli interrogatori, una camera rettangolare occupata per metà da una cella. Nella stanza erano presenti un tavolo e alcune sedie. Una di esse in particolare mi fece rabbrividire dato che aveva delle cinghie per tenere ferme mani e piedi e degli schizzi di sangue lasciati su di essa e attorno.
Ci misero entrambi dentro la cella e, dato che non c'erano panche di sorta o simili da quel lato delle sbarre, fummo costretti a sederci per terra. Le guardie ci lasciarono da soli, chiudendosi la porta dietro.
"Mi ricorda i vecchi tempi" disse Wil, ironico.
"Sta' zitto, è perché hai parlato a sproposito che siamo in questa situazione" dissi, piccato.
"Ehi, io non ho fatto niente. Sono quei bastardi che ci hanno arrestati appena hanno sentito il nome di quel luogo. Ma che cazzo gli è preso?"
"Me lo chiedo anch'io".
Alzai la testa verso il soffitto, dove era incastonato qualche cristallo di mana che illuminava debolmente l'ambiente, rendendolo poco più che in penombra. La mia mente girava vorticosamente, tornando spesso al macabro spettacolo di quei nani penzolanti. Mi ricordavano in maniera inquietante il modo in cui quel generale della famiglia Flamesworth aveva represso il popolo degli Helyg e mi chiesi se stesse succedendo qualcosa del genere, anche se non riuscivo a capire cosa c'entrasse con noi.
Passammo del tempo da soli, rinchiusi in quella cella ristretta, finché alla fine entrò un uomo. Non era ne alto ne basso, ma il suo viso sfregiato incuteva timore. Una grossa cicatrice sulla parte sinistra del volto probabilmente gli era stata procurata nelle Beast Glades quando era ancora un avventuriero, ma la cicatrice più recente che gli partiva dal cuoio capelluto fin quasi allo zigomo non sembrava essergli stata causata da una bestia di mana. Non potevo percepire la sua firma di mana in quel momento, ma la pressione che esercitava e la fattura della sua armatura rendevano chiaro il suo status superiore rispetto alle guardie che ci avevano portato sin lì.
"Wilhelm Ironside, ventitre anni, nato nell'Unione di Lyn da Adalbert e Agatha Ironside, avventuriero di classe A. Konrad Rootsawer, diciannove anni, nato nell'Unione di Lyn da Alfred e Carol Rootsawer, avventuriero di classe AA" disse l'uomo, snocciolando informazioni che sembrava aver preso da qualche documento. La cosa mi provocò un brivido lungo la schiena e la mia preoccupazione crebbe ancora di più. Ero finito diverse volte nei guai a causa di zia Elaine, ma non mi sarei mai aspettato che nostre informazioni fossero arrivate fin nel regno di Darv.
"Perché ci avete arrestato? Lavoriamo per conto della Gilda" disse Wil, anche se potevo percepire chiaramente l'esitazione nella sua voce.
"Andiamo, so benissimo come sua zia deve aver convinto il Gran Priore a firmare" disse. Quell'ultima frase aggiunse anche la vergogna alla miscela di brutte sensazioni che stavo provando in quel momento.
YOU ARE READING
The Beginning After the End: Mysteries of the Past
FanfictionATTENTION - The first part of the chapters is in Italian, the second part is in English. Il continente magico di Dicathen sta cambiando. Forze immense e antiche si scontrano tra di loro, mettendo in mezzo milioni di vite innocente. Nel frattempo nuo...